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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8790 del 28 luglio 1987
«...nza. In tal caso l'amministrazione condominiale, come il singolo condomino, riceve indiretta tutela penale e, in quanto soggetto danneggiato dal reato, complessivamente considerato, può costituirsi parte civile per il risarcimento del danno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11011 del 14 novembre 1988
«Il semplice possesso di banconote provenienti dal pagamento di somme versate per ottenere la liberazione del sequestrato, in uno alle contraddizioni incorse nel tentativo di giustificarne la provenienza, pur essendo chiaramente indicativo di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12655 del 17 dicembre 1988
«...sufficiente la semplice insinuazione, a carico di chi si sa innocente, di fatti dai quali possa desumersi l'esistenza di un reato e che quindi siano oggettivamente idonei a provocare il promovimento di un processo penale a carico dell'incolpato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1737 del 11 febbraio 1988
«...una condotta non corrispondente ad alcuna fattispecie legale di reato, a nulla rilevando che il denunciante abbia indicato un preciso nomen iuris e si sia proposto di provocare l'apertura di un procedimento penale in pregiudizio dell'incolpato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7827 del 6 luglio 1988
«Ai fini della sussistenza della responsabilità per pubblica apologia e quindi della realizzazione del delitto previsto dal secondo comma dell'art. 303 del codice penale col mezzo della stampa, è anche sufficiente che il colpevole collabori, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9753 del 7 ottobre 1988
«In tema di rapina impropria l'elemento dell'immediatezza tra violenza o minaccia e sottrazione, indicato nel secondo comma dell'art. 628 del codice penale, va riferito alle nozioni di flagranza e quasi flagranza. Pertanto ai fini della sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14401 del 26 ottobre 1989
«...profitto ingiusto realizzato mediante violenza o minaccia e, dall'altro, il danno patrimoniale arrecato alla parte lesa, essendosi, con il verificarsi di tali elementi costitutivi della fattispecie penale, il fatto illecito interamente esplicato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2030 del 11 febbraio 1989
«...una pluralità di reati. Ed invero, a ciascuna delle false incolpazioni corrisponde uno specifico evento, consistente nel pericolo dell'esercizio dell'azione penale nei confronti di un innocente per ogni reato ad esso falsamente attribuito.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2048 del 28 luglio 1989
«L'assunzione da parte del vero colpevole di generalità proprie di altra persona, in relazione ad un procedimento penale svolgentesi a suo carico, integra il delitto di calunnia e non quello di false dichiarazioni sulla propria identità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3885 del 17 marzo 1989
«Qualora l'autore di un reato faccia uso della violenza non fine a sé stessa, ma per commettere altro reato, sussiste la circostanza aggravante del nesso teleologico nella contestualità dei reati commessi con un'unica condotta, giacché la legge...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11 del 2 gennaio 1990
«In tema di successione di leggi, nell'ipotesi di sopravvenienza di legge penale più favorevole al reo per comminare, in ordine ad una data fattispecie, pena detentiva, nel massimo, in misura inferiore a quella stabilita dalla precedente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1405 del 5 giugno 1990
«Secondo le norme del vigente codice di procedura penale non è ipotizzabile e, dunque, è inammissibile la denuncia di conflitto fra pubblico ministero e giudice. L'attuale normativa ha ricondotto l'istituto dei conflitti entro i confini di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23909 del 20 marzo 1990
«...della norma penale circa la previsione di condizione analoga alla schiavitù, condizione da individuarsi, invece, sulla base dell'art. 1 della convenzione di Ginevra 7 settembre 1956, ratificata dall'Italia con L. 20 dicembre 1957, n. 1304).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5349 del 11 aprile 1990
«La norma di cui al primo comma dell'art. 59 c.p. si applica alle circostanze aggravanti o attenuanti del reato, siano esse previste dal codice penale o da leggi speciali. Infatti, in quanto disciplina la loro valutazione a carico o a favore...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5913 del 23 aprile 1990
«Ai fini della comparazione delle circostanze, nel sistema penale vigente, il criterio generale che deve essere osservato dal giudice, è quello risultante dallo schema dell'art. 133 c.p.; dal coordinamento di detta norma con quello dell'art. 69...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8238 del 6 giugno 1990
«Per conseguenze dannose e pericolose del reato debbono intendersi esclusivamente quelle concernenti il danno penale causato dal reato stesso e cioè solo quello strettamente inerente alla lesione o al pericolo di lesione del bene giuridico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2445 del 23 febbraio 1991
«In tema di concorso nel sequestro di persona a scopo di estorsione, coloro che — pur non avendo partecipato al sequestro — intervengono successivamente con attività dirette al conseguimento del prezzo della liberazione quando l'evento del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2653 del 26 febbraio 1991
«Non sussiste pertanto l'esercizio di una siffatta potestà allorché il giudice è chiamato a decidere sul comportamento, tenuto dagli organi della pubblica amministrazione o dai dipendenti di essa, in relazione al caso concreto e detto comportamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2721 del 31 luglio 1991
«Una volta introdotta la possibilità di applicazione della disciplina del concorso formale o del reato continuato in sede esecutiva, deve riconoscersi al giudice dell'esecuzione il potere - dovere di rideterminazione completa delle pene in aumento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3385 del 28 ottobre 1991
«...detenute, sicché l'armamento del sodalizio criminoso viene in considerazione, ai fini dell'aggravante del reato associativo, come semplice e oggettiva situazione di fatto, indipendentemente dalla sua eventuale e intrinseca illiceità penale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6012 del 31 maggio 1991
«In tema di falsità commessa su documenti di accompagnamento dei vini, la normativa su tali documenti, pur essendo extrapenale, integra la fattispecie del falso in quanto è ad essa che deve farsi riferimento per individuare un elemento del precetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 619 del 19 marzo 1991
«Nel caso in cui a carico di un imputato pendano per gli stessi fatti due procedimenti penali, ognuno in fase diversa, dei quali il primo, instaurato nella vigenza del codice di procedura penale del 1930 e che deve proseguire secondo quel rito,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7310 del 8 luglio 1991
«...del patrimonio ambientale, appartenente all'intera collettività, e quello di carattere strettamente giuridico, tutelato dalle norme che, nel campo del diritto civile o di quello penale, sono predisposte alla tutela della proprietà e del possesso.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11076 del 17 novembre 1992
«La sentenza di proscioglimento emessa dal Gip in sede di valutazione della richiesta di decreto penale di condanna, formulata dal P.M., è soggetta, in difetto di specifica e diversa normativa, alle ordinarie impugnazioni previste dagli artt. 568 e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11078 del 17 novembre 1992
«La sent. n. 443/90 con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 444, secondo comma, secondo periodo, per violazione dell'art. 24, primo comma Cost., nella parte in cui non prevede che il giudice penale possa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2427 del 3 agosto 1992
«...a preludio — in caso di mancato possesso della carta — di indagini di polizia ed eventuale esercizio dell'azione penale o di repressione amministrativa, sia per ragioni di pubblica sicurezza, che ampliano la portata delle ragioni di giustizia.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 24 marzo 1992
«La valutazione sull'ammissibilità dell'opposizione al decreto penale di condanna non è riservata esclusivamente al giudice delle indagini preliminari, ma può essere compiuta anche nel giudizio conseguente all'opposizione, finché il decreto penale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 300 del 15 gennaio 1992
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 659 c.p. integra una norma penale in bianco e quindi il precetto, dalla cui violazione discende la sanzione, non è ivi completamente specificato, richiedendosi la sua integrazione mediante un atto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3394 del 23 marzo 1992
«L'uso o porto fuori della propria abitazione di un tale giocattolo assume rilevanza penale soltanto se mediante esso si realizzi un diverso reato del quale l'uso o porto di un'arma rappresenti elemento costitutivo o circostanza aggravante, come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3663 del 27 marzo 1992
«L'art. 245 del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 271, che detta le norme transitorie in conseguenza dell'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, prevede espressamente quali disposizioni di questo nuovo codice debbano trovare immediata...»