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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21279 del 15 ottobre 2010
«Tuttavia, come per gli altri rapporti di lavoro privi della stabilità reale od obbligatoria, deve escludersi, in linea generale, la configurabilità di altri danni risarcibili, poiché la risoluzione del rapporto costituisce esplicazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5095 del 9 marzo 2006
«...avendo egli solo diritto, in tal caso, al rimborso delle spese ai sensi dell'art. 1756 c.c., restando, viceversa, escluso qualsiasi obbligo di risarcimento per i danni che il mediatore deduca di aver subito per non aver percepito la provvigione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19769 del 23 dicembre 2003
«In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, venuta a mancare la restituzione della cosa per fatto imputabile al depositario (nella specie: per furto notturno mediante narcosi indotta da ignoti), sorge, a carico di quest'ultimo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9579 del 21 luglio 2000
«In tema di responsabilità processuale aggravata ex art. 96 c.p.c., il carattere temerario della lite, che costituisce presupposto della condanna al risarcimento dei danni, va ravvisato nella coscienza della infondatezza della domanda e delle tesi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18947 del 28 settembre 2005
«...dell'operazione di compensazione, da ritenersi perfezionata in forza della mera annotazione in conto della posta passiva proveniente dall'altro rapporto, può tuttavia essere fonte, per la banca, di una responsabilità per risarcimento danni.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9584 del 15 novembre 1994
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta stipulata dal vettore per i danni alle cose trasportate, la qualità di assicurato, titolare dei diritti derivanti dal contratto, spetta al proprietario delle merci, e non al contraente vettore, la cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3388 del 23 marzo 1995
«Nell'ambito di contratti di assicurazioni contro i danni, il danno alla vita di relazione ed il danno biologico, ancorché non derivanti da illecito, ben possono costituire situazioni di pregiudizio risarcibili; ne deriva che, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4753 del 30 marzo 2001
«L'obbligazione assunta dall'assicuratore contro i danni è un debito di valore, come emerge dal costante riferimento al risarcimento del danno ed al valore della cosa assicurata in tutte le disposizioni normative che regolano la materia, ed in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 238 del 12 gennaio 1984
«In materia di assicurazione contro i danni, l'obbligo di salvataggio, imposto all'assicurato dall'art. 1914 c.c., consiste nel compimento di attività volta ad evitare il sinistro e, questo verificatosi, ad evitare il danno o ad attenuarlo, e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1336 del 20 gennaio 2009
«L'assicuratore dei danni alle cose trasportate il quale, dopo avere indennizzato il destinatario, proprio assicurato, agisca in surrogazione ex art. 1916 cod. civ nei confronti del vettore responsabile della perdita, fa valere il medesimo diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4211 del 25 marzo 2002
«In tema di assicurazioni contro i danni relativa a cose oggetto di contratto di trasporto, la surrogazione dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato (art. 1916 c.c.) realizza una successione particolare nel credito, trasferendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15859 del 15 dicembre 2000
«...e proprio ed al danno morale, che sono tipiche figure di «danno-conseguenza») rientrano tutte le ipotesi di danno «non reddituale—, e cioè i danni estetici, quelli alla vita di relazione, i danni da riduzione della capacità lavorativa generica.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2979 del 15 giugno 1978
«Per individuare la portata di una clausola di un contratto di assicurazione della responsabilità civile, la quale escluda dalla copertura assicurativa la responsabilità per danni nei confronti di determinate persone, che le parti hanno convenuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8732 del 10 agosto 1991
«Con riguardo all'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli (o natanti) a motore, la domanda proposta dall'assicurato nei confronti dell'assicuratore per essere tenuto indenne da tutte le pretese del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2746 del 13 marzo 1998
«...il venditore non è legittimato ad agire nei confronti della società con cui ha stipulato il contratto di assicurazione per il risarcimento dei danni verificatisi al predetto bene successivamente alla consegna di esso al vettore (art. 1510 c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17458 del 31 luglio 2006
«...confronti a titolo di inadempimento contrattuale, e può pertanto essere tenuto al solo risarcimento dei danni pari al costo del biglietto stesso, salvi gli ulteriori danni che questi assumesse e provasse, come conseguenze dell'errore di stampa.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4830 del 1 marzo 2010
«...la sentenza impugnata, che aveva escluso la "legitimatio ad causam" del fideiussore relativamente all'azione di risarcimento dei danni patiti dal debitore principale per effetto della violazione del dovere di buona fede da parte del creditore).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4241 del 12 dicembre 1974
«Non rappresentano, pertanto, istanze nel senso anzidetto la denunzia penale e la querela per i reati di assegno a vuoto e di truffa, proposte dal creditore nei confronti del debitore principale, resosi inadempiente all'obbligo di pagare l'importo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 615 del 17 gennaio 2003
«In tema di transazione, le reciproche concessioni alle quali fa riferimento l'art. 1965, primo comma, c.c., possono riguardare anche liti future non ancora instaurate ed eventuali danni non ancora manifestatisi, purché questi ultimi siano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11043 del 22 dicembre 1994
«In tema di trasporto marittimo, il legittimo possessore della polizza di carico, secondo la legge di circolazione dei titoli di credito, oltre ad avere diritto alla riconsegna della merce, é abilitato a pretendere il risarcimento dei danni per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2220 del 28 febbraio 2000
«Rispetto a tale accertamento di fatto, l'onere di provare la sussistenza di un'attività pericolosa incombe su chi invoca l'applicazione dell'art. 2050 c.c. (Nella specie, la S.C., alla stregua del principio enunciato, ha confermato, in parte qua,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11592 del 13 maggio 2010
«La responsabilità da cose in custodia ex art. 2051 c.c. sussiste qualora ricorrano due presupposti: un'alterazione della cosa che, per le sue intrinseche caratteristiche, determina la configurazione nel caso concreto della cd. insidia o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20427 del 25 luglio 2008
«La responsabilità oggettiva prevista dall'art. 2051 c.c. è invocabile anche nei confronti della P.A., per i danni arrecati dai beni dei quali essa ha la concreta disponibilità, anche se di rilevanti dimensioni. Tale responsabilità resta esclusa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17377 del 8 agosto 2007
«...conducente, senza valutare la situazione in concreto del guard-rail e della sua conformazione e se la stessa richiedesse l'apprestamento di soluzioni idonee ad evitare, in caso di fuoriuscita di un veicolo, il verificarsi di danni alla persona).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15779 del 12 luglio 2006
«Figura sintomatica della sussistenza dell'effettivo potere di controllo su una strada del demanio stradale è rappresentato dall'essere la stessa ubicata all'interno della perimetrazione del centro abitato (art. 41 quinquies legge 17 agosto 1942...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4492 del 25 febbraio 2009
«In tema di risarcimento dei danni, l'art. 2044 cod. civ rinvia sostanzialmente, per la nozione di legittima difesa, quale situazione idonea ad escludere la responsabilità civile per fatto illecito, all'art. 52 cod. pen., che richiede la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12100 del 19 agosto 2003
«In tema di illecito, qualora l'attore abbia chiesto il risarcimento dei danni e sia stato accertato che il convenuto aveva agito in stato di necessità, il giudice deve applicare d'ufficio l'art. 2045 c.c., essendo implicita nella domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5024 del 29 aprile 1993
«In tema di responsabilità per i danni derivanti dalla circolazione stradale, il conducente la cui responsabilità civile sia esclusa, ai sensi dell'art. 2046 c.c., perché ritenuto incapace, senza colpa, di intendere e di volere nel momento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6528 del 22 marzo 2011
«In tema di responsabilità civile derivante da fatto illecito, la norma dell'art. 2049 c.c. - che pone a carico dei padroni e committenti la responsabilità per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi, nell'esercizio delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20359 del 21 ottobre 2005
«...solo quelle di per sé potenzialmente dannose per l'alta percentuale di danni che possono provocare, in ragione della natura o per la natura dei mezzi adoperati, assoggettandole al giudizio di responsabilità indicato dalla norma stessa.»