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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4416 del 10 marzo 1995
«...che la Corte costituzionale con la sentenza del 12 ottobre 1990 n. 445 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 554, secondo comma, c.p.p. relativo al procedimento pretorile nella parte in cui non prevede un analogo potere del Gip.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39340 del 20 ottobre 2003
«Il provvedimento del giudice che, respingendo la richiesta di archiviazione del pubblico ministero, ordini la formulazione dell'imputazione a carico di un indagato ed ordini l'iscrizione della notizia di reato a carico di un altro indagato, non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35209 del 27 settembre 2001
«...dal P.M. (secondo quanto affermato dalla stessa Corte costituzionale nella sentenza n. 478 del 1993), consentito dalla legge in forma interlocutoria e non vincolante per il P.M., come tale non idonea a generare situazioni di stasi processuale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3252 del 8 agosto 2000
«Affermando il principio sopra riportato, la Corte ha ritenuto che, in assenza di qualsivoglia richiesta dell'accusa, l'imputazione coatta si pone come abnorme imposizione di esercizio di azione penale, e si traduce in una espropriazione del potere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«...Corte costituzionale, dichiarativa della parziale illegittimità costituzionale del citato art. 513, in quanto gli specifici obiettivi perseguiti dall'intervento demolitorio e manipolativo di detta sentenza risultano già compiutamente realizzati.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9828 del 4 agosto 1999
«L'imputato, qualora lamenti l'inosservanza, da parte del pubblico ministero, dell'obbligo di trasmettere, con la richiesta di rinvio a giudizio, tutti gli atti d'indagine concernenti la posizione oggetto di detta richiesta (come sancito dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44711 del 18 novembre 2004
«Ne consegue che il giudice dibattimentale il quale abbia respinto in limine litis la richiesta di accesso al rito abbreviato - «rinnovata» dopo il precedente rigetto del giudice per le indagini preliminari ovvero proposta per la prima volta, in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2977 del 17 marzo 1992
«La sentenza della Corte costituzionale 23 aprile 1991, n. 176 non può determinare effetti svantaggiosi per gli imputati di reati punibili con l'ergastolo che hanno richiesto il giudizio abbreviato prima della dichiarazione dell'illegittimità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1109 del 7 aprile 1992
«In tema di giudizio abbreviato, a seguito della modifica additiva apportata all'art. 464, primo comma, c.p.p. dalla Corte costituzionale con sentenza n. 23 del 1991 - in base alla quale al giudice del dibattimento è riconosciuta la facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2043 del 3 marzo 1993
«Anzitutto la Corte ha indicato, in relazione al pubblico ministero, l'esigenza non di un mero dovere di comportamento da ricondurre al parametro indicato dall'art. 124 c.p.p., ma ha ad esso assegnato una precisa valenza processuale, quale primo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11634 del 16 novembre 1991
«In tema di impugnazione nel giudizio abbreviato, a seguito della sentenza n. 363 del 23 luglio 1991 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 443, secondo comma, c.p.p., va considerato ammissibile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15293 del 17 aprile 2007
«La sentenza 6 febbraio 2007 n. 26, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui, sostituendo l'articolo 593 del c.p.p., non consentiva al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6375 del 18 gennaio 1999
«A seguito della sentenza n. 443 del 12 ottobre 1990 della Corte costituzionale, il giudice nell'applicare la pena secondo la richiesta delle parti, deve liquidare le spese in favore della parte civile eventualmente costituita, condannando...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 814 del 31 marzo 1998
«Il fatto che, ai sensi dell'art. 444, comma 2, ultima parte, c.p.p. e della sentenza della Corte costituzionale 12 ottobre 1990, n. 443, in caso di applicazione della pena su richiesta, il giudice debba condannare l'imputato al pagamento delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3010 del 26 marzo 1993
«...sede né quantificazione del danno né assegnazione di provvisionale, dovendosi il giudice limitare al regolamento delle spese processuali concernenti la parte civile costituita, giusta la sentenza 12 ottobre 1990 n. 443 della Corte costituzionale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7467 del 26 giugno 1992
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti la Corte costituzionale ha stabilito, con sentenza 12 ottobre 1990, n. 443, che competono alla parte civile le spese processuali anche quando il giudice non decide sulla correlativa...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 2618 del 20 settembre 1990
«...sentenza 2 luglio 1990, n. 313 della Corte cost. che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale «in parte qua» dell'art. 444 c.p.p. (Nella specie si è negato che potesse avere valore modificativo dell'accordo già intervenuto tra P.M. e imputato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8372 del 24 luglio 1992
«... Gli atti processuali compiuti in base a tale legge conservano validità anche dopo che la Corte costituzionale ne ha dichiarato la illegittimità con sentenza 28 gennaio-8 febbraio 1991, n. 68. Infatti, gli atti processuali sono disciplinati...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39645 del 22 novembre 2002
«La sentenza della Corte costituzionale n. 120 del 16 aprile 2002, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 458, comma 1, c.p.p., nella parte in cui non prevedeva che il termine per la richiesta di giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31085 del 9 agosto 2001
«...indicati nelle liste; dall'altro, può sollecitare l'esercizio da parte del giudice del potere di assunzione delle prove, ritenute assolutamente necessarie, ai sensi dell'art. 507 c.p.p. (vedasi sentenza Corte costituzionale n. 111 del 1993).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1836 del 14 febbraio 1994
«Qualora l'incompetenza per territorio emerga in sede di incidente probatorio effettuato dopo l'udienza preliminare, è sempre applicabile l'art. 21 c.p.p., a norma del quale la competenza territoriale va verificata, a pena di decadenza, prima della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2224 del 29 febbraio 1996
«Con l'entrata in vigore della legge 7 agosto 1992 n. 356 - che a seguito della sentenza 255/92 della Corte costituzionale ha modificato gli artt. 500 e 503 c.p.p. - le dichiarazioni contenute nel fascicolo del P.M. ed utilizzate per le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39718 del 12 ottobre 2009
«Alla luce del principio già affermato dalla Corte costituzionale (sent. 111/1993) con riferimento ai poteri di integrazione probatoria riconosciuti al giudice dall'art. 507 c.p.p., secondo cui, anche in un sistema di tipo accusatorio, “fine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 144 del 11 aprile 1996
«Le norme suindicate adottano la stessa ratio dell'art. 513 c.p.p. di rendere utilizzabili le dichiarazioni rese dall'imputato qualora lo stesso si rifiuti di sottoporsi all'esame, così determinando un'ipotesi di impossibilità sopravvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12291 del 29 novembre 2000
«È manifestamente infondata l'eccezione di incostituzionalità della disciplina concernente le letture dibattimentali (artt. 512 e 512 bis c.p.p.), disposte per sopravvenuta impossibilità di ripetizione, di atti assunti nella fase preprocessuale e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9003 del 3 ottobre 1997
«La disciplina transitoria prevista dall'art. 6 di detta legge deve, invero, ritenersi limitata ai soli giudizi di merito, in quanto, non essendo la Corte di cassazione giudice del fatto, non esistono strutturalmente e funzionalmente spazi per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13330 del 19 novembre 1999
«Se la parte richieda l'applicazione della disciplina transitoria di cui all'art. 6 della legge 7 agosto 1997, n. 267, secondo la lettura datane dalla sentenza della Corte costituzionale del 2 novembre 1998, n. 361, nel corso del giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5563 del 11 maggio 2000
«...acquisite al fascicolo per il dibattimento, e già valutate ai fini delle decisioni, si applicano nel giudizio dinnanzi alla Corte di cassazione le disposizioni vigenti in materia di valutazione della prova al momento delle decisioni stesse.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3091 del 8 marzo 1999
«La disciplina della acquisizione e valutazione delle prove contemplate dall'art. 513 c.p.p. conseguente alla sentenza della Corte costituzionale 1988, n. 361 si applica anche ai giudizi in corso davanti alla Corte di cassazione, per i quali,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7598 del 11 giugno 1999
«Il principio di correlazione tra reato contestato e fatto ritenuto in sentenza risulta violato solo nella ipotesi di assoluta incompatibilità tra i due dati, di modo che la pronuncia del giudice debba ritenersi relativa ad un fatto del tutto nuovo...»