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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11637 del 2 agosto 2002
«La domanda diretta a far valere la simulazione assoluta di un contratto di affitto agrario (o, in subordine la simulazione relativa del canone di affitto, o, in ulteriore subordine, la domanda di revoca del contratto medesimo ex art. 67 legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12436 del 16 dicembre 1993
«Con riguardo all'opposizione a decreto ingiuntivo, il fallimento del creditore opposto, nei cui confronti sia stata proposta dall'opponente domanda riconvenzionale, non comporta l'improcedibilità del giudizio di opposizione e la rimessione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11439 del 18 giugno 2004
«Esula dalla competenza funzionale del tribunale fallimentare, ai sensi dell'art. 24 R.D. 16 marzo 1942, n. 267, ed è, invece, devoluta alla cognizione del giudice del lavoro, la controversia instaurata dal lavoratore che, senza avanzare pretese...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7129 del 29 marzo 2011
«Ove il lavoratore abbia agito in giudizio chiedendo, con la dichiarazione di illegittimità o inefficacia del licenziamento, la reintegrazione nel posto di lavoro nei confronti del datore di lavoro dichiarato fallito, permane la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19248 del 14 settembre 2007
«Le domande proposte dal lavoratore, una volta intervenuto il fallimento del datore di lavoro, per veder riconoscere il proprio credito e il relativo grado di prelazione, devono essere proposte, come insinuazione nello stato passivo, non dinanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3129 del 3 marzo 2003
«Nel caso in cui il lavoratore abbia agito in giudizio per ottenere la declaratoria di illegittimità o inefficacia del licenziamento e l'ordine di reintegrazione nel posto di lavoro, il sopravvenuto fallimento del datore di lavoro non fa venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8007 del 14 agosto 1998
«La competenza del pretore in funzione di giudice del lavoro, ai sensi dell'art. 409 n. 3 c.p.c., in ordine alla controversia fra società assicuratrice ed agente, relativa al pagamento, da parte di quest'ultimo, delle differenze fra le somme lorde...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2411 del 2 febbraio 2010
«L'improcedibilità del giudizio fra il creditore ed uno dei condebitori in solido, determinata dal fallimento del secondo, non impedisce che il giudizio prosegua nei confronti degli altri condebitori "in bonis" nella sede ordinaria, ivi compresa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25403 del 3 dicembre 2009
«In tema di obbligazioni solidali, la regola dell'improcedibilità nella sede ordinaria della domanda di adempimento e della conseguente attrazione a quella fallimentare, ai sensi dell'art. 24 legge fall., non trova applicazione in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3924 del 17 aprile 1998
«La domanda di «regolarizzazione» della posizione contributiva proposta nei confronti di un datore di lavoro dichiarato fallito appartiene, come le altre domande aventi contenuto patrimoniale, alla competenza del tribunale fallimentare, e va fatta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7583 del 30 agosto 1994
«Qualora il convenuto in revocatoria fallimentare sia dichiarato fallito nelle more del giudizio, tale giudizio prosegue davanti al foro del pregresso fallimento, in cui il curatore ha proposto la domanda revocatoria, atteso che il conflitto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16867 del 2 agosto 2011
«Le questioni concernenti l'autorità giudiziaria dinanzi alla quale va introdotta una pretesa creditoria nei confronti di un debitore dichiarato fallito, anche se impropriamente formulate in termini di competenza, sono in realtà questioni di rito;...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1399 del 10 febbraio 1987
«Il difetto temporaneo di giurisdizione del giudice ordinario, circa le pretese creditorie nei confronti di impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, per improponibilità della relativa domanda fino a quando il credito non sia passato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8111 del 14 giugno 2000
«Nel fallimento, anche il debito cosiddetto «di massa» che sia controverso per non essere stato contratto direttamente dagli organi del fallimento deve essere verificato attraverso il procedimento previsto dagli artt. 93 ss. e 101 L. fall., come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7532 del 12 aprile 2005
«Il provvedimento del giudice delegato che, su istanza del curatore, ritiene non opponibile al fallimento la sentenza di accoglimento della domanda diretta ad ottenere l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10036 del 25 maggio 2004
«In materia di responsabilità civile, la domanda dell'assicurato di essere tenuto indenne anche oltre il limite massimale di polizza, per mala gestio dell'assicuratore, deve essere espressamente formulata, non potendo ritenersi implicita nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6340 del 26 giugno 1998
«Il regime dell'assicurazione della responsabilità civile contenuto nell'art. 1917 c.c. — non modificato, per quanto attiene al rapporto tra assicurato e assicuratore, dall'art. 18 della legge sulla assicurazione della Rca 24 dicembre 1969, n. 990,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6799 del 5 maggio 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, l'obbligazione diretta dell'assicuratore (o dell'impresa designata alla liquidazione dei danni a carico del Fondo di garanzia per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5242 del 15 marzo 2004
«In tema di assicurazione della responsabilità civile, le spese giudiziali al cui pagamento l'assicurato venga condannato in favore del danneggiato vittorioso costituiscono un accessorio dell'obbligazione risarcitoria e, ai sensi dell'art. 1917...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 620 del 26 gennaio 1984
«L'art. 32 c.p.c. — secondo il quale la domanda di garanzia può essere proposta al giudice competente per la causa principale affinché sia decisa nello stesso processo, anche se eccede la sua competenza per valore — pur essendo dettato in linea...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10987 del 10 giugno 2004
«Il decreto del tribunale fallimentare che, con riguardo a fallimento revocato, provvedendo sull'istanza del curatore di liquidare il suo compenso ponendolo a carico del creditore che aveva richiesto il fallimento ovvero a carico del fallito,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3117 del 16 febbraio 2005
«Il diritto all'equa riparazione dei danni patrimoniali sofferti per l'eccessiva durata di un processo, pur se ancorato all'accertamento della violazione dell'art. 6 della Convenzione Cedu e cioè di un evento ex se lesivo di un diritto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 27 gennaio 2011
«Il curatore del fallimento che proponga domanda giudiziale di risarcimento dei danni conseguenti ad un sinistro stradale verificatosi, in danno del fallito, in epoca antecedente al fallimento, non agisce in sostituzione dei creditori al fine della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3987 del 18 marzo 2003
«L'art 45 legge fall. costituisce applicazione in sede fallimentare dei generali principi posti dall'art. 2915 c.c., con l'effetto di rendere inopponibile al creditore pignoratizio che abbia trascritto il pignoramento prima della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 351 del 11 gennaio 2005
«L'azione revocatoria fallimentare dei pagamenti effettuati dal fallito nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento (art. 67, secondo comma, legge fall.) e l'azione diretta ad ottenere la dichiarazione di inefficacia dei pagamenti eseguiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19 del 5 gennaio 1981
«Qualora il trasferimento della residenza del destinatario non risulti dai registri anagrafici, la notificazione va effettuata nel luogo risultante da tali registri solo se il notificante versi in buona fede, e non sia cioè a conoscenza dello stato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9447 del 21 aprile 2009
«In tema di notificazione alle persone giuridiche, se la notificazione non può essere eseguita con le modalità di cui all'art. 145, primo comma, c.p.c. - ossia mediante consegna di copia dell'atto al rappresentante o alla persona incaricata di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 435 del 14 gennaio 2003
«Il principio della rilevabilità d'ufficio della nullità dell'atto va necessariamente coordinato con il principio dispositivo e con quello della corrispondenza tra chiesto e pronunciato e trova applicazione soltanto quando la nullità si ponga come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 875 del 14 febbraio 1986
«Poiché la sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale, disposta dalla L. 7 ottobre 1969, n. 742, si applica anche ai termini di comparizione, deve ritenersi affetto da nullità l'atto di citazione — anche se di impugnazione — che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17408 del 12 ottobre 2012
«La domanda introduttiva di un giudizio di risarcimento del danno, poiché ha ad oggetto un diritto c.d. eterodeterminato, esige che l'attore indichi espressamente i fatti materiali che assume essere stati lesivi del proprio diritto, a pena di...»