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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13165 del 30 marzo 2007
«L'emissione del decreto di giudizio immediato non può in alcun modo pregiudicare la diversa e autonoma valutazione che il giudice de libertate è chiamato ad operare circa la sussistenza o no dei «gravi indizi di colpevolezza» richiesti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13385 del 1 aprile 2011
«In materia di misure cautelari, non è nulla per difetto assoluto di motivazione l'ordinanza applicativa di una misura coercitiva in cui risulti trasfusa integralmente ed alla lettera la richiesta del P.M., sempre che risulti che il giudice abbia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30200 del 28 luglio 2011
«I termini di durata massima della custodia cautelare per la fase del giudizio abbreviato, anche nella ipotesi di rito non subordinato ad integrazione probatoria e disposto a seguito di richiesta di giudizio immediato, decorrono dall'ordinanza con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2743 del 23 gennaio 2012
«Il procedimento di correzione degli errori materiali è applicabile anche all'ordinanza dichiarativa della inammissibilità dell'appello, quando la rilevata discrasia tra motivazione e dispositivo dell'ordinanza non ha impedito all'atto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7676 del 28 febbraio 2012
«La mancata impugnazione sulla ritenuta responsabilità dell'imputato fa sorgere una preclusione su tale punto ma non basta a far acquistare alla relativa statuizione l'autorità di cosa giudicata quando per lo stesso capo d'imputazione penda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5050 del 31 gennaio 2013
«Nel caso di emissione nei confronti di un imputato di più ordinanze le quali dispongano la medesima misura cautelare per fatti diversi, tra i quali non sussiste la connessione prevista dall'art. 297, comma terzo, c.p.p., la regola della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4372 del 29 gennaio 2015
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la condizione ostativa al riconoscimento del diritto all'indennizzo, rappresentata dall'avere il richiedente dato causa all'ingiusta carcerazione, deve concretarsi in comportamenti, non esclusi dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4607 del 7 gennaio 1994
«In tema di concorso di persone nel reato, non può costituire concorso, salvo che l'attività addebitata al reo non si ricolleghi ad un proposito manifestato in precedenza, quella realizzata successivamente alla commissione del reato, e cioè dopo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 440 del 30 marzo 1995
«In materia di misure cautelari personali, è nulla, per mancanza di motivazione, l'ordinanza che, sulla richiesta dell'indagato di sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari presso la propria abitazione disponga gli arresti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2576 del 11 febbraio 2004
«A seguito della scelta posta in onere dal curatore fallimentare, ai sensi dell'art. 80 l.fall., di subentrare nel contratto «pendente» di affitto di azienda munito di clausola di prelazione, la vendita del bene caduto nel fallimento, e già oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1703 del 11 agosto 1993
«In tema di misure cautelari personali, per accertare la sussistenza delle esigenze di prevenzione, il giudizio prognostico, richiesto dall'art. 274 lett. c) c.p.p., su elementi specifici, dai quali sia logicamente possibile dedurre, secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 7 luglio 1993
«Un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso da più giudici per le indagini preliminari appartenenti allo stesso ufficio e, quindi, tutti egualmente competenti, costituisce non un atto collegiale ma un atto congiunto, processualmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4496 del 21 gennaio 1993
«Per giurisprudenza consolidatasi sotto il vigore dell'art. 80 dell'abrogato codice di rito, ma applicabile, stante l'identità di ratio, alla nuova normativa, le richieste e le impugnazioni presentate in busta chiusa, tanto più quando non ne è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 8 maggio 1996
«Nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento di un provvedimento del tribunale del riesame da parte della Corte di cassazione, non è applicabile la disposizione di cui all'art. 309, decimo comma, c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6 del 3 luglio 1996
«L'inosservanza del termine per la notifica dell'avviso dell'udienza di riesame, di cui all'ottavo comma dell'art. 309 c.p.p., integra una nullità di ordine generale a norma dell'art. 178, primo comma, lett. c), c.p.p., che si propaga, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 3 luglio 1996
«La disposizione di cui al decimo comma dell'art. 309 c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che dispone la misura coercitiva perde immediatamente efficacia se la decisione sulla richiesta di riesame non interviene entro il termine prescritto, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 931 del 21 aprile 1998
«Deve riconoscersi al tribunale investito dell'appello in materia de libertate, ai sensi dell'art. 310 c.p.p., il potere di fondare la propria decisione (pur nell'ambito dei motivi proposti e, quindi, nell'osservanza del principio devolutivo),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22751 del 4 ottobre 2013
«Qualora il procedimento cautelare "ante causam" si concluda con un'ordinanza che dichiari cessata la materia del contendere, in tale provvedimento non va fissato il termine perentorio per l'inizio del giudizio di merito né si applica comunque il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45683 del 5 novembre 2014
«Non è abnorme l'ordinanza con la quale il G.i.p. rigetta la richiesta di emissione del decreto penale di condanna, disponendo la restituzione degli atti al P.M., salvo che il provvedimento sia fondato esclusivamente su ragioni di opportunità. (In...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32 del 5 gennaio 2016
«In tema di estorsione, integra la circostanza aggravante del c.d. metodo mafioso, prevista dall'art. 7 D.L. n. 152 del 1991, conv. nella L. n. 203 del 1991, la condotta di chi usa implicita ma inequivoca minaccia per pretendere dalla persona...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 20136 del 17 agosto 2017
«L'iniziativa contrattuale dell'amministratore che, senza previa approvazione o successiva ratifica dell'assemblea, disponga l'esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell'edificio condominiale e conferisca altresì ad un professionista...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 16259 del 28 giugno 2017
«I procedimenti di nunciazione si articolano in due fasi, la prima delle quali, di natura cautelare, si esaurisce con l'emissione di un'ordinanza che concede o nega la tutela interinale, e la seconda, di merito, destinata alla definitiva decisione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19485 del 4 agosto 2017
«In tema di espropriazione presso terzi, ove il “debitor debitoris”, destinatario di un’ordinanza di assegnazione del credito, emetta in pagamento di essa un assegno (bancario o circolare), ciò impedisce, ove in seguito il terzo debitore riceva la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17937 del 10 aprile 2017
«Sussiste l'aggravante della minorata difesa, con riferimento alle circostanze di luogo, note all'autore del reato e delle quali egli, ai sensi dell'art. 61, n. 5, cod. pen., abbia approfittato, nell'ipotesi di truffa commessa attraverso la vendita...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17586 del 6 aprile 2017
«In tema di delitti di corruzione, l'"atto d'ufficio" non deve essere inteso in senso strettamente formale in quanto esso è integrato anche da un comportamento materiale che sia esplicazione di poteri-doveri inerenti alla funzione concretamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15573 del 29 marzo 2017
«Ai fini della configurabilità del delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la P.A., è necessaria la sussistenza di un'organizzazione strutturale, che può anche essere rudimentale e preesistente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40548 del 6 settembre 2017
«La ritenuta sussistenza della circostanza aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso, ai sensi dell'art. 7 del d.l. 13 maggio 1991, n. 152, convertito in legge 12 luglio 1991, n. 203, in relazione a taluni reati-fine di un reato associativo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27094 del 30 maggio 2017
«In tema di associazione di tipo mafioso, la costituzione di una nuova organizzazione, alternativa ed autonoma rispetto ai gruppi storici, può essere desunta da indicatori fattuali come le modalità con cui sono commessi i delitti-scopo, la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27428 del 1 giugno 2017
«In tema di associazione di tipo mafioso, va considerato comportamento concludente idoneo, sul piano logico, a costituire indizio di intraneità al sodalizio criminale la presenza e la partecipazione attiva ad una cerimonia di affiliazione, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15299 del 28 marzo 2017
«Il reato di sequestro di persona è assorbito in quello di maltrattamenti in famiglia previsto dall'art. 572 cod. pen. soltanto quando le condotte di arbitraria compressione della libertà di movimento della vittima non sono ulteriori ed autonome...»