-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7220 del 21 marzo 2013
«È affetta dal vizio di ultrapetizione, ex art. 112 c.p.c., la decisione resa all'esito di un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la quale - revocato parzialmente il provvedimento monitorio - ordini, in assenza di apposita domanda, la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22382 del 10 dicembre 2012
«Il giudice investito da una domanda di risarcimento del danno ambientale può condannare il responsabile al ripristino dello stato dei luoghi o al risarcimento in forma specifica anche d'ufficio, dovendosi considerare la richiesta di tutela reale,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24081 del 26 novembre 2010
«Il rimborso forfettario delle spese generali ai sensi dell'art. 14 delle disposizioni generali della tariffa professionale forense, approvata con d.m. 8 aprile 2004, n. 127, non può essere liquidato d'ufficio nel procedimento speciale disciplinato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16876 del 19 luglio 2010
«Nello stesso giudizio possono essere proposte, in forma alternativa o subordinata, due diverse richieste tra loro incompatibili, senza che con ciò venga meno l'onere della domanda ed il dovere di chiarezza che l'attore è tenuto ad osservare nelle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28660 del 27 dicembre 2013
«Nella domanda di condanna al pagamento di una determinata somma di danaro deve ritenersi sempre implicita la richiesta della condanna al pagamento di una somma minore, con la conseguenza che la pronuncia del giudice del merito di condanna ad una...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13740 del 22 luglio 2004
«La domanda intesa al riconoscimento di una qualifica professionale superiore include implicitamente quella di riconoscimento delle qualifiche che, ancorché inferiori a quella richiesta, siano, nell'ambito del medesimo genere di mansioni, pur...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 572 del 19 gennaio 2002
«Non incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice che accoglie la domanda sulla base di una prospettazione che, seppur non espressamente formulata, possa ritenersi tacitamente proposta e virtualmente contenuta nella domanda introduttiva del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15345 del 1 dicembre 2000
«Un'istanza non espressamente e formalmente proposta può ritenersi implicitamente introdotta e virtualmente contenuta nella domanda dedotta in giudizio quando si trovi in rapporto di connessione necessaria con il “petitum” e la “causa petendi”,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2848 del 17 marzo 1998
«Il giudice competente a sospendere l'esecuzione non è il giudice dell'opposizione ad essa, bensì quello dell'esecuzione (art. 624 c.p.c.), e l'ordinanza è da questi revocabile e modificabile pur dopo la riassunzione del processo dinanzi al giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2262 del 2 marzo 1998
«Non viola il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunziato il giudice che, nell'esercizio del potere di interpretazione della domanda, indipendentemente dall'esattezza delle indicazioni della parte e senza mutare gli elementi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8258 del 30 agosto 1997
«La domanda di accertamento dei diritti scaturenti da un contratto, proposta in via principale, postula la validità del contratto medesimo, con la conseguenza che il giudice può d'ufficio dichiararne la nullità anche in sede di impugnazione.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21397 del 18 settembre 2013
«La liquidazione d'ufficio di un corrispettivo d'opera in misura inferiore a quella pretesa non richiede una specifica istanza dell'attore, non avendo le parti l'onere di sollecitare il giudice all'esercizio dei suoi poteri officiosi, qual è quello...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 27 gennaio 2009
«Non sussiste il vizio di "extrapetizione" (art. 112 c.p.c.) se il giudice dell' opposizione a decreto ingiuntivo - giudizio di cognizione proposto non solo per accertare l'esistenza delle condizioni per l'emissione dell' ingiunzione, ma anche per...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1881 del 4 marzo 1997
«L'azione di arricchimento senza causa costituisce un'azione autonoma, per diversità della causa petendi, rispetto alle azioni fondate su titolo negoziale, così che deve escludersi come possa ritenersi proposta per implicito in una domanda fondata...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3863 del 15 febbraio 2008
«La domanda di accertamento del diritto del lavoratore ad essere inquadrato, anziché nella qualifica richiesta, in una qualifica diversa ed inferiore, ma pur sempre superiore alla qualifica attribuita dal datore di lavoro, può ritenersi domanda...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 475 del 17 gennaio 2002
«Non costituisce violazione dell'art. 112 c.p.c. l'accoglimento, anche d'ufficio, fatto dal giudice, di una domanda che rientri in quella, di maggiore ampiezza, ritualmente proposta dalla parte (alla quale, del resto, è sempre consentito procedere...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16621 del 19 giugno 2008
«Il potere del giudice di rilevare d'ufficio la nullità (o l'inesistenza ) di un contratto, in base all'art. 1421 c.c., va coordinato con il principio della domanda fissato dagli artt. 99 e 112 c.p.c., nel senso che solo se sia in contestazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16017 del 13 giugno 2008
«Mentre l'effetto estensivo della nullità della singola clausola o del singolo patto all'intero contratto, avendo carattere eccezionale rispetto alla regola della conservazione, non può essere dichiarato d'ufficio dal giudice con la conseguenza che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12075 del 24 maggio 2007
«La risoluzione consensuale del contratto non costituisce materia di eccezione in senso stretto, ma è un fatto estintivo dei diritti nascenti dal contratto, che può essere accertato anche d'ufficio dal giudice. (Nella specie, essendo stato...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25775 del 15 novembre 2013
«L'obbligo di risarcimento del danno da fatto illecito, contrattuale o extracontrattuale, ha per oggetto l'integrale reintegrazione del patrimonio del danneggiato e, pertanto, nella domanda di risarcimento del danno deve ritenersi implicitamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12218 del 17 luglio 2012
«È viziata da extrapetizione la sentenza che, a fronte di una domanda di ristoro del danno patrimoniale, condanni il convenuto a risarcire anche quello non patrimoniale, a nulla rilevando che l'attore avesse domandato, in via subordinata, la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15397 del 28 giugno 2010
«Il danneggiato da un sinistro stradale che intenda invocare la responsabilità ultramassimale dell'assicuratore della r.c.a. del responsabile incorso in c.d. "mala gestio" impropria non ha l'onere di formulare la relativa domanda in modo espresso,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3593 del 16 febbraio 2010
«Nel giudizio avente ad oggetto il risarcimento del danno, qualora l'attore, dopo avere indicato analiticamente le voci di danno di cui chiede il ristoro ed il relativo ammontare, abbia dichiarato di rimettersi comunque "alla valutazione equitativa...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26516 del 17 dicembre 2009
«La produzione e la vendita di tabacchi lavorati costituiscono attività pericolose ai sensi dell'art. 2050 c.c., poiché i tabacchi, avendo come unica destinazione il consumo mediante il fumo, contengono in sé una potenziale carica di nocività per...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4184 del 24 febbraio 2006
«Non incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice che, anche senza una specifica domanda della parte, le attribuisca il risarcimento dei danni non patrimoniali di cui essa risulti aver sofferto in conseguenza del fatto illecito costituente reato...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6753 del 5 maggio 2003
«In tema di chiamata di terzo da parte del convenuto che ritenga il soggetto da lui indicato l'unico effettivamente e direttamente obbligato alla pretesa dell'attore, l'erronea difforme qualificazione dell'azione come chiamata in garanzia impropria...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11766 del 6 agosto 2002
«In tema di risarcimento del danno per sinistro verificatosi durante la prestazione lavorativa, il risarcimento può essere richiesto al datore di lavoro con due distinte azioni una proposta a titolo di responsabilità contrattuale e l'altra a titolo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2078 del 13 febbraio 2002
«Nel giudizio di risarcimento del danno derivante da fatto illecito, costituisce violazione della regola della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, di cui all'art. 112 c.p.c., il prescindere, travalicandole, dalle specifiche indicazioni...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12694 del 16 novembre 1999
«Il rifiuto della parte di consentire al consulente tecnico d'ufficio le necessarie indagini per l'accertamento del danno, costituisce condotta valutabile, ex art. 116 c.p.c., ai fini dell'accertamento della responsabilità.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7080 del 22 giugno 1995
«Nell'esercizio del potere di interpretazione e qualificazione della domanda il giudice del merito non è condizionato dalla formula adottata dalla parte, dovendo egli tenere conto piuttosto del contenuto sostanziale della pretesa desumibile dalla...»