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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19067 del 5 settembre 2006
«Nel vigore dell'art. 345 nuovo testo c.p.c., non è possibile proporre istanza di verificazione ex art. 216 c.p.c. per la prima volta in appello con riferimento ad una scrittura privata prodotta in primo grado e in quella sede disconosciuta ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9921 del 28 luglio 2000
«Qualora nel giudizio di primo grado la conformità all'originale della copia versata in atti di una scrittura privata non sia stata disconosciuta, è inammissibile nel giudizio di appello, la richiesta di esibizione dell'originale, in quanto priva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22409 del 19 ottobre 2006
«La domanda di sostituzione esecutiva ai sensi dell'art. 511 c.p.c. realizza il subingresso di uno o più creditori del creditore dell'esecutato nella sua posizione processuale e nel diritto al riparto della somma ricavata dall'esecuzione; le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2882 del 26 febbraio 2003
«...privata autenticata (di data certa anteriore a quella di consegna del ruolo); pertanto, detta prova non può essere offerta mediante la produzione delle matrici degli assegni che sarebbero stati consegnati per l'acquisto dei beni pignorati.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 217 del 23 gennaio 1976
«...la certezza della data di una scrittura privata non autenticata e, quindi, l'anteriorità della formazione di tale documento ai fini della opponibilità ai terzi, a norma dell'art. 2704 c.c., non possono costituire oggetto della prova testimoniale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4811 del 19 settembre 1979
«Nell'opposizione di terzo all'esecuzione, qualora l'opponente produca in giudizio una scrittura privata registrata dalla quale risulti che i mobili pignorati sono stati da lui affidati in comodato al debitore, tale scrittura, provenendo da due...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6660 del 6 dicembre 1982
«L'estratto di una scrittura contabile ancorché non soggetta obbligatoriamente a bollatura e vidimazione (nella specie, estratto di conto corrente presso una banca privata), integra prova scritta al fine dell'emanazione di decreto ingiuntivo, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22655 del 31 ottobre 2011
«...della scrittura privata, a norma dell'art. 2702 c.c.; né si richiede, peraltro, che la dichiarazione di quietanza annotata sulla fattura sia autografa, potendo la stessa essere costituita anche da un timbro dattiloscritto con la dicitura "pagato".»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18056 del 11 maggio 2002
«...da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, previsto dall'art. 481 c.p., mentre la contraffazione o l'alterazione dello stesso documento configura il reato di falsità in scrittura privata, previsto dall'art. 485 dello stesso codice.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47029 del 20 dicembre 2011
«Il delitto di falsità materiale commessa dal privato in certificati o autorizzazioni amministrative (artt. 477 e 482 c.p.) si consuma con la semplice formazione del documento falso e non, come nel caso di falso in scrittura privata, con l'uso del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 172 del 1 febbraio 1971
«La registrazione di una scrittura privata, assolvendo al compito di realizzare una condizione per la futura utilizzazione del documento, non costituisce «uso» ai fini penali.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4647 del 7 maggio 1993
«Ai fini della fattispecie di cui agli artt. 488 e 485 c.p. (falsità su foglio firmato in bianco costituente scrittura privata, diversa da quella prevista dagli artt. 486 e 487 c.p.), per «vantaggio» va inteso ogni possibile utilità materiale o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31061 del 24 luglio 2008
«Integra l'elemento soggettivo del delitto di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri (art. 490 c.p. ), la consapevolezza che la condotta nella specie, taglio della parte superiore, in cui sia indicata la data, di alcune bolle di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9080 del 3 luglio 1989
«Il compito del candidato di un pubblico concorso, ai fini della tutela della sua genuinità, è da considerare come scrittura privata.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12109 del 3 dicembre 1987
«Il fine specifico di procurare a sé o ad altri un vantaggio è richiesto quale componente essenziale dell'elemento psicologico del reato di cui all'art. 490 c.p., solo quando il documento si identifica in una scrittura privata, in quanto il falso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4743 del 8 maggio 1982
«L'art. 490 c.p. punisce chiunque distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico o una scrittura privata veri. La scrittura predisposta dal pubblico ufficiale, anche se da lui non sottoscritta perché la dichiarazione inserita a verbale non è stata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 465 del 21 gennaio 1982
«I documenti menzionati dall'art. 491 c.p. sono equiparati agli atti pubblici ai soli effetti della pena, mentre conservano i caratteri intrinseci della scrittura privata agli effetti dell'integrazione degli elementi costitutivi del reato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5394 del 13 aprile 1989
«...le proprie sostanze o di parte di esse». (Nella specie il ricorrente pretendeva che la nullità della scheda equivalesse ad escludere la sua natura testamentaria, con la conseguenza che si verteva in falso in scrittura privata non testamentaria).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12056 del 17 novembre 1980
«L'art. 491 c.p., che punisce la falsità in titoli di credito, configura, rispetto al delitto di falsità in scrittura privata, una circostanza aggravante e non un'ipotesi autonoma di reato, in quanto i documenti in esso elencati sono equiparati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9447 del 13 luglio 1978
«...la destinazione alla circolazione, all'atto dell'emissione o successivamente, viene meno la ragione della maggiore tutela penale e il titolo di credito ai fini della falsificazione riacquista la sua intrinseca natura di scrittura privata.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3886 del 20 marzo 1980
«Il delitto di falsità in cambiali, come quello di falsità in scrittura privata in genere, non ammette tentativo perché basta un solo atto di uso per consumarlo.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36369 del 7 ottobre 2011
«La falsificazione della fotocopia di una scrittura privata, mediante fotomontaggio (nella specie attraverso la manipolazione di un documento vero scannerizzato), integra il reato di falsità materiale in scrittura privata perché, salvo che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14561 del 19 aprile 2005
«...poiché tali elementi fanno parte della rappresentazione documentale. (Fattispecie relativa ad apposizione di data falsa in calce ad una scrittura privata con la quale l'autore si impegnava a cedere ad alcuni figli la proprietà di un immobile).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18283 del 7 maggio 2001
«In tema di falsità in scrittura privata, l'alterazione richiesta dall'art. 485 c.p. per la falsificazione di una scrittura privata definitivamente formata deve essere tale da modificare il significato originario dell'atto, sicché non è integrata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8488 del 17 ottobre 1983
«Ai fini della configurabilità del delitto di falso in scrittura privata si ha «uso», ai sensi dell'art. 485 c.p., tutte le volte che il documento falso sia uscito dalla sfera individuale del colpevole in modo giuridicamente rilevante.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 370 del 8 aprile 1982
«Si ha falsità in scrittura privata sia se si appone la firma apocrifa di persona esistente, sia se si sottoscrive col nome di persona immaginaria, giacché nell'uno come nell'altro caso risulta offeso l'interesse alla genuinità del documento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 256 del 15 febbraio 1971
«Il fotomontaggio rientra nella tutela dell'art. 485 c.p., poiché la nozione di scrittura privata, ai fini penali, è più ampia di quella prevista dall'art. 2702 c.c. ed il successivo art. 2712 dello stesso codice dispone che ogni rappresentazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42578 del 6 novembre 2009
«Ai fini della sussistenza del delitto di cui all'art. 485 c.p., nella nozione di scrittura privata devono essere ricompresi non solo quegli atti che contengono dichiarazioni o manifestazioni di volontà idonee a costituire ovvero modificare diritti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12373 del 19 marzo 2009
«Ne deriva che, ai fini dell'integrazione della scrittura privata, non occorre che esso riguardi la costituzione, l'esercizio o l'estinzione di un diritto soggettivo, potendo invece concernere qualsiasi circostanza idonea a spiegare effetti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9777 del 12 settembre 1994
«La scrittura privata autenticata contiene la contestuale documentazione di due atti che rimangono distinti, essendo l'uno privato, l'altro pubblico. L'invalidità, la simulazione o l'inesistenza giuridica del primo non si riflette sulla validità e...»