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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3815 del 9 giugno 1986
«In appello non è ammissibile l'intervento coatto, né a istanza di parte né iussu iudicis, ancorché sia stato sollecitato al riguardo il potere discrezionale del giudice di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9237 del 12 luglio 2000
«...dell'ordine di chiamata del terzo — e, correlativamente, la mancata comparizione dello stesso all'udienza fissata — non impediscono al giudice, nell'esercizio del suo potere discrezionale, la fissazione di una nuova udienza di comparizione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5133 del 16 settembre 1981
«La valutazione dell'opportunità di ordinare l'intervento in causa del terzo a norma dell'art. 107 c.p.c. rappresenta una prerogativa esclusiva e discrezionale del giudice di primo grado, sia per i limiti temporali stabiliti, per la chiamata di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2649 del 11 febbraio 2004
«...comunque un potere discrezionale del giudice di merito, il cui mancato uso, implicante una valutazione di fatto circa la gravosità della riunione, o l'eccessivo ritardo del processo che ne conseguirebbe, non è censurabile in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15706 del 12 dicembre 2001
«I provvedimenti di riunione e separazione di cause costituiscono esercizio del potere discrezionale del giudice, hanno natura ordinatoria e si fondano su valutazioni di mera opportunità, con la conseguenza che essi non sono sindacabili in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3769 del 25 febbraio 2004
«Rientra nel potere discrezionale del giudice del merito tanto la facoltà di derogare, in presenza di richiesta della parte, alla regola generale della concentrazione della decisione in un'unica sentenza, quanto quella di rigettare, anche senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4060 del 25 febbraio 2005
«Ne consegue che il potere discrezionale riconosciuto al giudice d'appello dagli articoli 283 e 351 c.p.c. dopo la suddetta novella è più ampio di quello riconosciuto al medesimo giudice con riferimento alla sentenza impugnata con ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3139 del 31 maggio 1979
«In ipotesi di sospensione facoltativa, l'esercizio del potere discrezionale da parte del giudice del merito di disporla o meno non è censurabile in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14979 del 28 giugno 2006
«In tema di vendita all'incanto di beni immobili in sede fallimentare, il rinvio alle disposizioni del codice di procedura civile contenuto nell'art. 105 legge fall. comprende anche la disposizione dettata dall'art. 584 c.p.c., concernente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16755 del 16 luglio 2010
«In tema di liquidazione dell'attivo fallimentare, al giudice delegato è attribuito, ai sensi dell'art. 108, comma 3, legge fall. (nel testo "ratione temporis" applicabile), il potere discrezionale di disporre la sospensione della vendita - anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1610 del 22 gennaio 2009
«In tema di liquidazione dell'attivo fallimentare, al giudice delegato è attribuito, ai sensi dell'art. 108, comma 3, legge fall. (nel testo "ratione temporis" applicabile), il potere discrezionale di disporre la sospensione della vendita anche ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28836 del 5 dicembre 2008
«In tema di liquidazione dell'attivo fallimentare, al giudice delegato è attribuito, ai sensi dell'art. 108, comma 3, legge fall. (nel testo "ratione temporis" applicabile), il potere discrezionale di disporre la sospensione della vendita anche ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15493 del 11 agosto 2004
«In tema di liquidazione dell'attivo fallimentare, al giudice delegato è attribuito il potere discrezionale di disporre la sospensione della vendita anche ad aggiudicazione avvenuta, ma la mancata esplicitazione da parte di esso, o del tribunale in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 107 del 31 marzo 1995
«La rateizzazione della pena di cui all'art. 660 comma terzo c.p.p. è il risultato di un apprezzamento rimesso al potere discrezionale del magistrato di sorveglianza del cui esito negativo questo non è tenuto a dare ragione quando non sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4760 del 3 aprile 2002
«Ne consegue che, per effetto della proposta di concordato, il potere del giudice delegato di sospendere la liquidazione dell'attivo, in base alla valutazione discrezionale degli interessi dei creditori, può essere esercitato, con riguardo alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 481 del 10 marzo 1997
«...menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, essendo comunque attribuito al giudice dell'esecuzione il potere discrezionale di concederli, da esercitare secondo i criteri e nei limiti indicati dagli artt. 163 ss. e 175 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3751 del 21 luglio 1995
«Quando la disciplina del reato continuato viene applicata in sede di esecuzione, ai sensi dell'art. 671 c.p.p., il giudice è privo del potere discrezionale relativo all'individuazione della violazione più grave. Quest'ultima, infatti, va ravvisata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11823 del 12 marzo 2003
«...natura discrezionale, non appartiene al giudice dell'esecuzione. (Principio enunciato con riferimento a reato commesso prima dell'entrata in vigore della legge 26 marzo 2001, n. 128, modificativa sia dell'art. 168 c.p., sia dell'art. 674 c.p.p.).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2454 del 27 settembre 1997
«...i principi generali in tema di giudicato impediscono di far valere qualsiasi questione, anche se relativa a nullità assolute o a provvedimenti illegittimi per errato esercizio del potere discrezionale o illegali perché oggettivamente contra legem.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1257 del 6 maggio 1994
«...revocare la sospensione condizionale della pena deve intendersi riferito alle ipotesi di revoca di diritto previste dall'art. 168, primo comma, c.p.p. e non anche a quella di revoca discrezionale prevista dal secondo comma dello stesso articolo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3315 del 19 luglio 1995
«Il tribunale di sorveglianza, nell'ambito del suo potere discrezionale, ben può applicare una misura alternativa non richiesta che comunque rientri in quella più ampia richiesta dal condannato. (Affermando siffatto principio la Cassazione ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4071 del 4 novembre 1994
«L'assegnazione di condannati a una specifica sezione di istituto di pena appositamente istituita e connotata da un più severo regime carcerario non può essere assimilata a un provvedimento di sottoposizione del condannato al regime della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14581 del 16 giugno 2010
«In tema di liquidazione dei compensi al commissario giudiziale nella procedura di concordato preventivo, nel caso di cessazione dalle funzioni prima dell'omologazione, non è censurabile sotto il profilo della violazione di legge il decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1345 del 20 gennaio 2011
«...qualora nella proposta di concordato si specifichi che il piano di liquidazione debba essere predisposto ed attuato dall'amministratore giudiziario-liquidatore, cui viene conferito il più ampio potere discrezionale sulle modalità esecutive.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5508 del 18 maggio 1991
«L'art. 603 c.p.p., sostanzialmente riproduttivo dell'art. 520 c.p.p. 1930, nel confermare la natura discrezionale dei poteri riconosciuti in materia di rinnovazione dell'istruzione al giudice del gravame, non si pone in contrasto con il disposto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6616 del 6 giugno 1994
«...non sia tenuto anche a formulare una analitica esposizione dei criteri di valutazione, deve tuttavia esporre le proprie argomentazioni ai fini della dimostrazione del corretto uso del potere discrezionale e del fondamento delle sue conclusioni.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8891 del 8 agosto 2000
«...del principio di presunzione di completezza della istruttoria compiuta in primo grado, egli deve dare conto dell'uso che va a fare del suo potere discrezionale, conseguente alla convinzione maturata di non poter decidere allo stato degli atti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3920 del 11 novembre 1997
«I provvedimenti di sospensione e rinvio del dibattimento hanno, di norma carattere ordinatorio e rientrano nel potere discrezionale del giudice che procede. Tale discrezionalità è vincolata, però, nel caso di sopravvenienza di circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2720 del 23 agosto 1994
«In tema di sospensione dei termini di custodia cautelare, l'art. 304, comma 2, c.p.p. prevede un potere discrezionale che il giudice può esercitare quando ricorrano due condizioni: che si tratti di reati indicati dall'art. 407, comma 2, lett. a),...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1697 del 29 aprile 1994
«...comma dell'art. 304 c.p.p., qualora il giudice la disponga senza avere sentito la difesa, trattandosi di provvedimento emesso nella fase del giudizio, affidato al potere discrezionale del giudice ed incidente sullo status libertatis dell'imputato.»