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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3692 del 23 giugno 1984
«L'ammissibilità dell'intervento del terzo nella nuova fase innanzi all'istruttore, che sia riaperta da un provvedimento di natura esclusivamente istruttoria o anche da provvedimenti diversi, deve essere accertata di volta in volta in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4309 del 23 febbraio 2010
«In tema di chiamata in causa di un terzo su istanza di parte, al di fuori delle ipotesi di litisconsorzio necessario di cui all'art. 102 c.p.c., è discrezionale il provvedimento del giudice di fissazione di una nuova udienza per consentire la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3800 del 15 aprile 1998
«Dal testuale dettato dell'art. 278 c.p.c. si evince che l'istituto della provvisionale, diversamente da quello della condanna generica, dà luogo ad un provvedimento di condanna vera e propria, che presuppone la valutazione positiva del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2409 del 26 settembre 1997
«È pienamente legittimo il nuovo provvedimento di sequestro probatorio emesso dal Pubblico Ministero ex art. 253 c.p.p. sui medesimi oggetti già sequestrati e restituiti all'indagato, allorquando l'annullamento del precedente provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5214 del 27 febbraio 2008
«Il provvedimento che abbia deciso esclusivamente sulla non condivisibilità del metodo di stima seguito dalla consulenza tecnica d'ufficio già esperita e sulla necessità di disporre una nuova indagine peritale, ancorché contenuto nella sentenza non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47117 del 10 dicembre 2003
«La proposizione di una domanda di condono edilizio, di cui all'art. 32 del D.L. 30 settembre 2003 n. 269, convertito con modificazioni con L. 24 novembre 2003 n. 326, non impedisce l'adozione o la permanenza di un provvedimento di sequestro, sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14714 del 30 agosto 2012
«Ne consegue che la decisione, assunta con la sentenza definitiva, di applicare criteri di liquidazione del danno parzialmente diversi, rispetto a quelli indicati al CTU con il provvedimento ordinatorio istruttorio contenuto nella sentenza non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5806 del 4 novembre 1982
«Nel sistema del codice di rito, le ordinanze collegiali hanno lo stesso carattere delibativo e provvisorio che hanno quelle del giudice istruttore, mirando all'unico fine di provvedere all'istruzione della causa, sicché esse, salve le limitazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4378 del 4 agosto 1982
«Le ordinanze, anche se emesse dal collegio, conservano il carattere strumentale insito nella loro natura e funzione processuale, pur quando involgano questioni attinenti al merito, sicché non possono produrre effetti preclusivi o altrimenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9065 del 7 luglio 2000
«Poiché il provvedimento di correzione della sentenza ha natura amministrativa - senza modificare il contenuto della sentenza corretta, servendo solo a eliminare meri errori materiali e, perciò, a rendere aderente l'elemento rappresentativo a...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5950 del 14 marzo 2007
«In tema di procedimento di correzione di errori materiali, l'art. 288 c.p.c., nel disporre che le sentenze possono essere impugnate relativamente alle parti corrette nel termine ordinario decorrente dal giorno in cui è stata notificata l'ordinanza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17261 del 5 dicembre 2002
«In tema di equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo, per “definitività” della decisione concludente il procedimento nel cui ambito la violazione si assume verificata, la quale segna il dies a quo del termine di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3007 del 27 luglio 1999
«Ne consegue che, anche in caso di concorso di pene detentive brevi, ciascuna delle quali, singolarmente considerata, darebbe luogo a sospensione del provvedimento di carcerazione in vista della possibile applicazione di benefici penitenziari, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4760 del 3 aprile 2002
«I provvedimenti del giudice delegato al fallimento sono modificabili e revocabili, sia d'ufficio che su istanza di parte, fino al momento della relativa esecuzione e, quindi, nel caso di provvedimenti preordinati alla liquidazione dell'attivo ed...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 2672 del 22 febbraio 2012
«D.L.vo, per il quale la novella si applica alle procedure di concordato fallimentare aperte dopo la sua entrata in vigore, va inteso siccome riferito al procedimento che viene definito con il provvedimento di omologazione e non anche all'autonoma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40349 del 7 dicembre 2006
«In tema di reato continuato, l'unificazione dei reati in sede esecutiva, a norma dell'articolo 671, comma primo, c.p.p., (nel testo modificato dal D.L. 30 dicembre 2005 n. 272, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2006 n. 49)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40536 del 30 ottobre 2008
«La necessità di rideterminare il cumulo per la sopravvenienza di nuovo titolo definitivo di detenzione che si assuma in continuazione con fatti già oggetto di precedente provvedimento del giudice dell'esecuzione di unificazione, a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 749 del 16 maggio 2000
«Il provvedimento applicativo dell'indulto, emesso in sede di cognizione, in quanto condizionato ex lege, non ha carattere definitivo, potendo essere sempre revocato in executivis, pur se erroneamente emesso in presenza di una causa di revoca, a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1975 del 29 aprile 1999
«Nel procedimento di sorveglianza, il parere del P.G., obbligatorio ma non vincolante, può essere modificato nel corso del procedimento medesimo, senza preclusione alcuna e senza alcun riflesso sulla legittimità del provvedimento giurisdizionale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5494 del 16 novembre 1996
«Ed invero, nella subiecta materia le pronunzie avvengono allo stato degli atti e producono una causa di preclusione che trova reciprocità, visto dal lato della tutela del bene primario della libertà del cittadino, nel principio del ne bis in idem...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6093 del 24 febbraio 2000
«In tema di correzione di errore materiale, la regola generale in base alla quale non è consentita tale correzione quando essa si risolverebbe nella modifica essenziale o nella sostituzione di una decisione già assunta, non può ritenersi operante,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44273 del 12 novembre 2004
«Va annullata con rinvio l'ordinanza del giudice che, in sede di convalida del provvedimento emesso dal questore ai sensi dell'art. 6, comma secondo, legge 13 dicembre 1989 n. 401 e successive modificazioni, limitandosi ad un controllo meramente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2903 del 24 agosto 1995
«L'omessa statuizione del rinvio per nuovo errore a seguito dell'annullamento parziale da parte della Cassazione del provvedimento impugnato integra mero errore materiale quando il rinvio consegue di diritto ex art. 623 c.p.p.: in tal caso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2486 del 15 aprile 1985
«Avverso il decreto del tribunale di proroga del periodo di amministrazione controllata, deve ritenersi esperibile da parte dei creditori il ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, trattandosi di provvedimento, non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 423 del 21 gennaio 1988
«Il ricorso per cassazione, avverso il provvedimento con cui il tribunale abbia liquidato il compenso al commissario giudiziale dell'amministrazione controllata, è soggetto alla sospensione dei termini durante il periodo feriale, stante la non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15304 del 29 novembre 2000
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, il piano di riparto, formato dal commissario liquidatore al fine di richiedere ai soci le somme necessarie per l'estinzione delle passività sociali, a norma dell'art. 151 l. fall. — applicabile, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14900 del 17 novembre 2000
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, il piano di riparto modificato o integrato dal presidente della sezione fallimenti del tribunale, lungi dal costituire un piano nuovo che sostituisca l'originario piano di riparto elaborato dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18313 del 30 agosto 2007
«Per il principio secondo cui l'individuazione del mezzo di impugnazione esperibile contro un provvedimento giurisdizionale va effettuata sulla base della qualificazione giuridica del rapporto controverso adottata dal giudice che detto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5269 del 8 novembre 1999
«Nel caso di procedimenti esecutivi instaurati prima del 2 giugno 1999 — data a decorrere dalla quale è diventato efficace, ai sensi dell'art. 247 comma 1, del D.L.vo 19 febbraio 1998 n. 51 e successive modificazioni, il comma 4 bis dell'art. 665...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2262 del 31 maggio 1996
«Allorché la sentenza del pretore sia stata modificata in appello soltanto in relazione alla quantificazione della pena, giudice dell'esecuzione è il pretore medesimo, salvo che l'esecuzione concerna anche altri provvedimenti emessi da giudici...»