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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11962 del 8 giugno 2005
«In ragione della struttura «chiusa» propria del giudizio di rinvio, cioè della cristallizzazione della posizione delle parti nei termini in cui era rimasta definita nelle precedenti fasi processuali fino al giudizio di cassazione e più...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14821 del 14 luglio 2005
«In tema di revocazione fondata sulla sopravvenuta conoscenza della dichiarazione della falsità della prova sulla base della quale è stata pronunciata la sentenza revocanda, la parte istante non può limitarsi ad affermare di essere venuta a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15810 del 28 luglio 2005
«Sulla base del principio di economia processuale, ormai espressamente accolto anche nel giudizio di legittimità dalla seconda parte dell'art. 384, primo comma, c.p.c., nonché di un'interpretazione complessiva dell'art. 384 che induce ad escludere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3586 del 22 febbraio 2005
«È inammissibile il ricorso per regolamento di competenza contro una sentenza che abbia pronunciato sulla competenza in violazione delle norme processuali che dettano i limiti temporali per la proponibilità della relativa eccezione. A tal fine, la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5140 del 9 marzo 2005
«In tema di qualifiche dei prestatori di lavoro e di concorsi interni, la violazione delle regole della correttezza (art. 1175 c.c.) e della buona fede (art. 1375 c.c.) si configura solo nell'ipotesi che vengano lesi diritti soggettivi già...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5724 del 16 marzo 2005
«In tema di equa riparazione per l'irragionevole durata del processo, in tanto può essere riconosciuto in favore dell'istante il danno patrimoniale in quanto questo, oltre ad essere causalmente ricollegato al fatto costituito dalla abnorme durata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6972 del 4 aprile 2005
«Per il principio d'autosufficienza del ricorso per cassazione, valido oltreché per il vizio di cui all'art. 360, n. 5 anche per quello di cui all'art. 360, n. 3 c.p.c., il ricorrente che denunzia la violazione o falsa applicazione di norme di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8202 del 20 aprile 2005
«Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., che stabilisce che il convenuto deve indicare a pena di decadenza i mezzi di prova dei quali intende avvalersi, ed in particolar modo i documenti, che deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8568 del 23 aprile 2005
«In tema di equa riparazione conseguente alla violazione del diritto alla ragionevole durata del processo, la valutazione equitativa dell'indennizzo a titolo di danno non patrimoniale è soggetta, per specifico rinvio contenuto nell'art. 2 della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8833 del 28 aprile 2005
«In tema di divisione ereditaria, il principio posto dall'art. 729 c.c. secondo il quale, nell'ipotesi di uguaglianza di quote, l'assegnazione delle porzioni uguali è fatta mediante estrazione a sorte non ha carattere assoluto, ma soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9098 del 3 maggio 2005
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 395, n. 2, c.p.c., sollevata in riferimento all'art. 3 Costituzione per diversità di trattamento rispetto alla difforme soluzione apprestata, per l'identica...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14331 del 21 giugno 2006
«In mancanza di un provvedimento decisorio esplicitante le ragioni per le quali il giudice ritenga di far ricorso all'uso dei poteri istruttori ovvero di non farvi ricorso, nonostante la formale ed esplicita richiesta di una delle parti, non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15358 del 6 luglio 2006
«In tema di litisconsorzio necessario, le cause proposte nei confronti di più condebitori in solido sono inscindibili e danno luogo al litisconsorzio processuale solo quando le stesse siano in rapporto di dipendenza ovvero quando le distinte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16461 del 19 luglio 2006
«Il giudicato sulla giurisdizione nei confronti dello straniero o dello Stato estero non può spiegare effetto in un successivo processo inerente al medesimo rapporto, ma coinvolgente effetti diversi rispetto a quelli fatti valere nel primo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19301 del 8 settembre 2006
«Con riguardo ad una domanda di risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. proposta nei confronti di due convenuti in forza di un dedotto vincolo di solidarietà e accolta dal giudice di primo grado solo riguardo ad uno di esse, l'appello principale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20504 del 21 settembre 2006
«Il regolamento preventivo di giurisdizione può essere proposto da ciascuna parte, e quindi anche dall'attore nel giudizio di merito, essendo palese, in presenza di ragionevoli dubbi sui limiti esterni della giurisdizione del giudice adito (nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20636 del 22 settembre 2006
«Quando, di fronte ad una declinatoria di competenza da parte del giudice di pace in causa esorbitante dai limiti della sua giurisdizione equitativa, venga proposto appello con contestazione della fondatezza della pronuncia, il tribunale, ove la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21707 del 10 ottobre 2006
«Il provvedimento con cui il giudice, nel pronunciare l'estinzione del giudizio, ai sensi dell'art. 306 c.p.c., per rinuncia di una di esse agli atti, liquida le spese del giudizio in caso di mancato accordo delle parti, attesa l'espressa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22108 del 16 ottobre 2006
«È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 369, secondo comma, n. 2, c.p.c., nella parte in cui stabilisce che il ricorso per cassazione è improcedibile quando il ricorrente non abbia depositato copia...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22575 del 20 ottobre 2006
«Nel ricorso per cassazione proposto nei confronti di una società in accomandita semplice, l'errata indicazione, nella ragione sociale, del nome del socio accomandatario precedentemente deceduto non determina la nullità dell'atto, ma una mera...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23673 del 6 novembre 2006
«Il ricorso per cassazione — in ragione del principio di autosufficienza — deve contenere in sè tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed altresì a permettere la valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23882 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro, il rigoroso sistema delle preclusioni che regola in egual modo sia l'ammissione delle prove costituite che di quelle costituende trova un contemperamento – ispirato alla esigenza della ricerca della «verità materiale» cui è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6264 del 21 marzo 2006
«In materia di contrattazione collettiva la comune volontà delle parti contrattuali non sempre è agevolmente ricostruibile attraverso il mero riferimento al senso letterale delle parole, atteso che la natura di detta contrattazione, spesso...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7316 del 29 marzo 2006
«L'impugnazione proposta ai sensi dell'art. 327, secondo comma, c.p.c. è inammissibile qualora il contumace, che ne ha l'onere, non provi la sussistenza di una delle nullità indicate dalla norma di rito e della mancata conoscenza fattuale del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10185 del 3 maggio 2007
«Poiché l'art. 295 c.p.c., la cui ragione fondante è quella di evitare il rischio di un conflitto tra giudicati, fa esclusivo riferimento all'ipotesi in cui fra due cause pendenti davanti allo stesso giudice o a due giudici diversi esista un nesso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12321 del 25 maggio 2007
«In materia di procedimento arbitrale, è legittima l'instaurazione di un unico procedimento arbitrale per la risoluzione di controversie connesse nascenti da contratti collegati, contenenti clausole compromissorie di identico contenuto, e la cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13019 del 4 giugno 2007
«Dall'assetto scaturito dalla riforma di cui al D.L.vo n. 40 del 2006 e particolarmente dalla nuova disciplina delle sentenze appellabili e delle sentenze ricorribili per cassazione, emerge con certezza assoluta che, riguardo alle sentenze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13082 del 5 giugno 2007
«In tema di azione di risarcimento per i danni sofferti da un soggetto per una infezione alimentare a causa della condotta del gestore di una struttura alberghiera durante un soggiorno con trattamento di pensione completa, poiché, non esiste alcun...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13289 del 7 giugno 2007
«In tema di liquidazione di compensi agli arbitri, la competenza attribuita dall'art. 814 comma secondo c.p.c. al presidente del tribunale quale organo monocratico è di natura funzionale, anche se dette funzioni possono essere esercitate, nei casi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14014 del 15 giugno 2007
«I principi costituzionali del giusto processo e della sua ragionevole durata impongono al giudice, anche in sede di legittimità, di rilevare d'ufficio l'esistenza di un eventuale giudicato esterno. Tale rilievo, in ragione del preminente interesse...»