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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15631 del 1 dicembre 2004
«In tema di istruzione dibattimentale, il potere del giudice di integrare, anche d'ufficio, l'assunzione di nuovi mezzi di prova presuppone, secondo il disposto dell'art. 507 cod. proc. pen., che "terminata l'acquisizione delle prove" emerga...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4721 del 12 dicembre 2007
«In tema di esame testimoniale, il divieto di porre domande suggestive riguarda l'esame condotto dalla parte che ha un interesse comune al testimone e non invece il controesame o l'esame condotto direttamente dal giudice per il quale non vi è il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1476 del 10 dicembre 1997
«La perizia è un mezzo di prova essenzialmente discrezionale, essendo rimessa al giudice di merito, anche in presenza di pareri tecnici e documenti medici prodotti dalla difesa, la valutazione della necessità di disporre indagini specifiche; non è,...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 33 del 19 febbraio 1999
«È costituzionalmente illegittimo, per violazione degli artt. 3 e 24 Cost., l'art. 4 della legge 30 luglio 1990 n. 217, comma 2, prima parte, (Istituzione del patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti), "nella parte in cui, per i consulenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12610 del 14 gennaio 2010
«Non ricorre alcun obbligo da parte del giudice di esaminare il consulente tecnico dell'imputato dopo che si sia concluso l'esame del perito di ufficio, qualora lo stesso consulente non abbia esplicato alcuna forma di intervento nel momento del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16384 del 23 marzo 2011
«La perizia acquisita irritualmente (nella specie al di fuori di una formale udienza), in sede di giudizio abbreviato - nel quale il giudice deve fissare nuova udienza per l'esame del perito, successivamente al deposito dell'espletata perizia, ex...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2233 del 17 febbraio 1997
«I termini stabiliti nell'art. 477 c.p.p. hanno carattere meramente ordinatorio, onde la loro inosservanza non determina alcuna nullità o decadenza, né spiega influenza sulla sospensione dei termini di custodia cautelare ex art. 304 stesso codice....»
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Corte costituzionale, sentenza n. 70 del 15 marzo 1996
«È costituzionalmente illegittimo, in applicazione dell'art. 27 della legge 11 marzo 1953 n. 87, l'art. 24, comma 1, cod. proc. pen., nella parte in cui dispone che, a seguito dell'annullamento della sentenza di primo grado per incompetenza per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25258 del 22 aprile 2004
«La disposizione dell'art. 521-bis c.p.p., comma primo, in virtù della quale se, in seguito ad una diversa definizione giuridica o alle contestazioni di circostanza aggravante, reato connesso a norma dell'art. 12 c.p.p., comma primo, lett. b), o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31741 del 18 giugno 2004
«In tema di condizioni di procedibilità, la querela, per la sua funzione di impulso processuale, deve necessariamente essere inserita nel fascicolo per il dibattimento e nessuna disponibilità in proposito può essere riconosciuta alle parti, e in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 22327 del 30 ottobre 2002
«Il giudice penale che abbia concorso, in Camera di Consiglio, alla deliberazione collegiale non può essere richiesto - trattandosi di attività coperta da segreto di ufficio - di deporre come testimone in merito al relativo procedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21201 del 19 febbraio 2009
«In presenza della causa estintiva della remissione di querela il giudice deve verificare, ex art. 129, comma secondo, cod. proc. pen., l'esistenza delle condizioni per un proscioglimento nel merito. (Dichiara inammissibile, Giud.pace Mestre, 01...»
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Cassazione penale, sentenza n. 30801 del 19 giugno 2009
«È illegittima la decisione con cui il giudice di pace dichiari - previamente rilevando la mancata produzione del verbale di ricezione della querela attestante la data di presentazione della stessa - non doversi procedere, in ordine ai reati di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18297 del 4 marzo 2020
«È abnorme, in quanto determina una indebita regressione del procedimento, l'ordinanza del giudice dell'udienza preliminare che, investito di richiesta di rinvio a giudizio, disponga la restituzione degli atti al pubblico ministero sull'erroneo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 683 del 2 novembre 2004
«La prova testimoniale richiesta dal P.M. che abbia depositato la lista oltre il termine perentorio di sette giorni previsto dall'art. 468 c.p.p., è inammissibile se la difesa abbia ritualmente eccepito ai sensi dell'art. 493 c.p.p. la decadenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28573 del 2 luglio 2007
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace, la scelta della persona offesa di proporre querela, e non di presentare ricorso immediato al giudice, impedisce di subordinare la valutazione dei suoi successivi comportamenti all'iniziativa di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28641 del 28 maggio 2009
«La richiesta di patteggiamento, che l'imputato prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado può rinnovare, non deve essere identica a quella precedente, oggetto del dissenso del P.M. ovvero rigettata dal giudice. (In...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16889 del 22 aprile 2010
«La richiesta di patteggiamento, già respinta dal giudice del dibattimento che abbia conseguentemente dichiarato la propria incompatibilità, non può essere rinnovata davanti ad altro giudice. (Rigetta, App. Lecce s.d. Taranto, 25 Agosto 2008).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41733 del 6 ottobre 2004
«In tema di nullità, per difetto di notificazione, del decreto che dispone il giudizio immediato, emesso dal G.I.P. a seguito di opposizione a decreto penale di condanna, trova applicazione il disposto dell'art. 143 disp.att.c.p.p., attuativo di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12914 del 20 febbraio 2008
«L'errore "quoad poenam" contenuto nel decreto penale di condanna, consistente nella irrogazione da parte del giudice di una pena cumulativa anzichè alternativa in relazione a contravvenzione oblabile ex art. 162 bis cod. pen., legittima l'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13073 del 24 marzo 2005
«In tema di requisiti della sentenza, il dispositivo totalmente privo della motivazione (essendosi, nella specie, il Giudice unico del Tribunale rifiutato di redigerla), è provvedimento abnorme che crea una irresolubile situazione di stallo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34345 del 10 novembre 2020
«In tema di legittima difesa, lo stato di grave turbamento, che funge da presupposto, in alternativa alla minorata difesa, per l'applicazione della causa di non punibilità prevista dall'art. 55, comma secondo, cod. pen, come introdotto dalla legge...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37430 del 30 settembre 2020
«In caso di sentenza di condanna pronunciata prima dell'entrata in vigore di una modifica legislativa che introduca una nuova scriminante od ampli la sfera di operatività di una scriminante già esistente, rientra tra le attribuzioni del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22040 del 21 febbraio 2020
«In tema di cause di giustificazione, la mera indicazione di una situazione astrattamente riconducibile all'applicazione di un'esimente, non accompagnata dall'allegazione di precisi elementi idonei ad orientare l'accertamento del giudice, non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14161 del 20 febbraio 2020
«In caso di sentenza di condanna pronunciata prima dell'entrata in vigore di una modifica legislativa che introduca una nuova scriminante od ampli la sfera di operatività di una scriminante già esistente, rientra tra le attribuzioni del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35024 del 9 ottobre 2020
«Ai fini del riconoscimento di una causa di giustificazione, l'imputato è gravato da un mero onere di allegazione, essendo tenuto a fornire le indicazioni e gli elementi necessari all'accertamento di fatti e circostanze altrimenti ignoti che siano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12051 del 14 gennaio 2021
«La circostanza aggravante della minorata difesa si fonda su una valutazione in concreto delle condizioni che hanno consentito di facilitare l'azione criminosa, sicché non vale ad integrare automaticamente la stessa la sola situazione astratta del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7026 del 13 gennaio 2020
«L'aggravante della minorata difesa si fonda su una valutazione in concreto delle condizioni che hanno consentito di facilitare l'azione criminosa non rilevando l'idoneità astratta di una situazione, quale il tempo di notte. (Fattispecie in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 71 del 20 novembre 2020
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, sussiste la responsabilità a titolo di colpa ex art. 57 cod. pen. del direttore responsabile di un periodico per non aver svolto i dovuti controlli al fine di evitare che venisse dolosamente lesa la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6112 del 14 dicembre 2018
«In tema di omesso controllo ex art. 57 cod. pen., sussiste la responsabilità del direttore responsabile di un periodico per la pubblicazione di un titolo di copertina che travisi ed enfatizzi in termini diffamatori il contenuto di un resoconto...»