-
Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 15519 del 24 febbraio 2009
«È abnorme l'ordinanza del Tribunale monocratico che, investito del giudizio per reati di competenza del giudice monocratico e del giudice collegiale, tra i quali non sussiste un'ipotesi di connessione qualificata, dispone la restituzione degli...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18297 del 4 marzo 2020
«È abnorme, in quanto determina una indebita regressione del procedimento, l'ordinanza del giudice dell'udienza preliminare che, investito di richiesta di rinvio a giudizio, disponga la restituzione degli atti al pubblico ministero sull'erroneo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27703 del 4 giugno 2003
«La perdita di efficacia della misura cautelare (nella specie, personale) nel caso di vano decorso del termine di venti giorni dalla dichiarazione di incompetenza del giudice che l'ha disposta non ha luogo nel caso in cui il tribunale monocratico,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 39522 del 2 luglio 2004
«Le disposizioni in tema di misura disposta da giudice incompetente (art. 27 c.p.p.) si applicano anche all'ipotesi di convalida dell'arresto e contestuale adozione della misura cautelare da parte del giudice monocratico dichiaratosi incompetente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11322 del 15 febbraio 2006
«Il giudice investito del giudizio direttissimo e della contestuale convalida dell'arresto deve in ogni caso provvedere sulla richiesta di convalida, anche qualora ritenga la propria incompetenza, e sulla richiesta di emissione di una misura...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18075 del 13 gennaio 2010
«Non è applicabile la disciplina (art. 27 cod. proc. pen.) - per la quale le misure cautelari disposte dal giudice dichiaratosi incompetente cessano di avere efficacia se entro venti giorni dalla ordinanza di trasmissione degli atti, il giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18066 del 9 settembre 2005
«L'istanza di ricusazione è lo strumento attribuito alla parte per denunciare l'esistenza di una delle situazioni che possono fondare il sospetto della parzialità del giudice ed ha carattere strumentale rispetto alla decisione di merito, sicchè,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3872 del 29 maggio 2000
«Il giudice militare astenuto, la cui dichiarazione sia stata già accolta, non può concorrere alla pronuncia del provvedimento declinatorio della competenza, con il quale, accertata l'impossibilità di sostituzione dello stesso, il procedimento è...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1589 del 10 ottobre 2001
«In tema di capacità del giudice, non dà luogo alla nullità prevista dall'art. 178 lett. a) c.p.p. l'inosservanza delle norme riguardanti la procedura per la sostituzione del giudice astenuto, atteso che l'art. 33 comma 2 c.p.p. stabilisce che non...»
-
Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 23355 del 8 maggio 2002
«E' inammissibile il ricorso per cassazione avverso il decreto del presidente di sezione penale del tribunale, che abbia deciso ed accolto la dichiarazione di astensione di un giudice monocratico, provvedendo, altresì, ad assegnare la causa ad...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47811 del 18 novembre 2003
«In tema di ricusazione, il provvedimento discrezionale con il quale, in applicazione dell'art. 44 c.p.p., il giudice condanna la parte ricusante al pagamento di una somma alla cassa delle ammende è sufficientemente motivato quando le sue ragioni...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21926 del 6 maggio 2010
«L'applicazione di una sanzione pecuniaria da parte del giudice della ricusazione è conseguente a una valutazione largamente discrezionale, senza costrizione di parametri riferiti alla pretestuosità o alla manifesta infondatezza della dichiarazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 7681 del 14 gennaio 2004
«Dopo la sentenza dichiarativa di incompetenza da parte del giudice dell'udienza preliminare, e la conseguente trasmissione degli atti al P.M. presso il giudice ritenuto competente, lo stesso P.M. può liberamente determinarsi in ordine...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6905 del 11 novembre 2009
«Viola il principio di irretrattabilità dell'azione penale l'eliminazione da parte del P.M., in corso di dibattimento, di una circostanza aggravante, ritualmente indicata nell'originaria imputazione, trattandosi di potere spettante unicamente al...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37577 del 15 ottobre 2010
«È abnorme, e come tale ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento disponga la trasmissione degli atti al P.M., inibendogli l'esercizio dell'azione penale attraverso la facoltà di modificare o integrare...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1803 del 1 dicembre 2010
«Rientra nei poteri del giudice dell'udienza preliminare la riqualificazione del fatto imputato, in quanto l'esatta attribuzione del "nomen juris" è connaturale all'esercizio della giurisdizione. (In motivazione la Corte ha escluso che si versi in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 34284 del 22 giugno 2011
«Non è abnorme, né in alcun modo impugnabile, il provvedimento con cui il giudice investito della richiesta di archiviazione, nel rigettarla, imponga al pubblico ministero di formulare l'imputazione per il medesimo fatto, ma in relazione ad altro...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23819 del 12 marzo 2004
«La misura cautelare disposta nell'ambito di un procedimento i cui atti siano stati successivamente trasmessi dal P.M., in applicazione del primo comma dell'art. 54 c.p.p., all'Ufficio di Procura presso un diverso giudice, non perde efficacia...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5655 del 11 gennaio 2007
«La misura cautelare in corso di esecuzione rimane efficace, e non necessita pertanto di essere confermata al pari, invece, di quella emessa dal giudice dichiaratosi incompetente, nel caso in cui il pubblico ministero trasmette gli atti del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23977 del 27 maggio 2008
«Qualora il pubblico ministero nel prosieguo delle indagini preliminari ravvisi la competenza territoriale di altro ufficio, non sussiste conflitto positivo di competenza tra il G.i.p., originariamente competente, che ha emesso il provvedimento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29343 del 28 aprile 2009
«La trasmissione di atti per ragioni di competenza, da uno ad altro ufficio del P.M. non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione che, a norma dell'art. 27 cod. proc. pen., viene meno solo per effetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 22392 del 15 gennaio 2008
«Nel caso d'imputato deceduto nel periodo intercorrente tra la lettura del dispositivo in udienza e il deposito della sentenza, l'impugnazione successivamente proposta dal difensore e dagli eredi non va dichiarata inammissibile per difetto di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25850 del 1 giugno 2006
«Non è impugnabile il provvedimento col quale il giudice revoca l'ordinanza di sospensione del procedimento disposta per incapacità dell'imputato, neppure sotto il profilo della abnormità, in quanto provvedimento diretto a rimuovere una situazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 5681 del 3 dicembre 2007
«In tema di capacità dell'imputato a partecipare coscientemente al processo, qualora, dopo l'ordinanza di sospensione disposta a norma dell'art. 71 cod. proc. pen., il giudice ritenga che l'imputato abbia riacquistato tale capacità ed abbia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3518 del 10 dicembre 2003
«Nel caso in cui lo stato di mente dell'imputato appaia tale da renderne necessaria la cura nell'ambito del servizio psichiatrico e sia del pari necessario mantenere nei suoi confronti la custodia cautelare, il giudice ordina, ai sensi dell'art. 73...»
-
Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 43478 del 6 giugno 2003
«Il codice di rito non regola espressamente l'ipotesi della morte della parte civile dopo la sua rituale costituzione e nel corso del procedimento; deve, pertanto, ritenersi che, anche in tal caso, trovi applicazione l'art. 84, comma quarto, cod....»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1207 del 11 dicembre 2008
«La previsione normativa del potere del giudice di stabilire le modalità di ricostituzione degli atti mancanti non individua alcun vincolo di contenuto e non prevede alcuna sanzione per eventuali vizi dell'attività di formazione, purché la...»
-
Cassazione penale, Sez. Lavoro, sentenza n. 9240 del 17 aprile 2009
«La disposizione dell'art. 113 cod. proc. pen., relativa alla "ricostituzione di atti" - applicabile per analogia al rito civile, nel quale mancano specifiche norme che disciplinino la materia - prevede l'emissione di un provvedimento di natura...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8301 del 9 gennaio 2008
«È legittimo il verbale di identificazione e di elezione di domicilio redatto dalla P.G. nei confronti di persona sordomuta senza preventiva nomina di un interprete, in quanto si tratta di un atto meramente ricognitivo in cui l'attività della...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34224 del 24 giugno 2010
«Il provvedimento del giudice di rigetto della richiesta di accompagnamento coattivo dell'imputato non è impugnabile. (Dichiara inammissibile, Gip Trib. Reggio Emilia, 22 ottobre 2009).»