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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2258 del 16 gennaio 2015
«In caso di omessa dichiarazione di falsità di un documento con la sentenza di patteggiamento, la Corte di cassazione non può adottare i provvedimenti previsti dall'art. 537 c.p.p., che richiedono una specifica motivazione implicante valutazioni di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22104 del 27 maggio 2015
«Nel giudizio di impugnazione davanti alla Corte d'appello o alla Corte di cassazione, l'imputato non può chiedere la sospensione del procedimento con la messa alla prova di cui all'art. 168 bis c.p., né può altrimenti sollecitare l'annullamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7908 del 23 febbraio 2015
«In tema di sentenza dichiarativa di estinzione del reato per intervenuta prescrizione, la falsità di un documento può essere dichiarata, ai sensi dell'art. 537 cod. proc. pen., solo se le risultanze processuali siano tali da consentire di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31953 del 23 luglio 2013
«In caso di omessa dichiarazione di falsità di un documento con la sentenza di "patteggiamento" non legittima la Corte di cassazione non può adottare i provvedimenti previsti dall'art. 537 c.p.p. che richiedono una specifica motivazione, implicante...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45606 del 13 novembre 2013
«In tema di motivazione della sentenza, l'art. 546, comma primo, lettera e), cod. proc. pen. non impone al giudice di merito di fare espresso riferimento ad orientamenti giurisprudenziali, essendo sufficiente la corretta interpretazione e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24059 del 9 giugno 2014
«In ipotesi di ricorso "per saltum", all'annullamento della sentenza per mancanza assoluta di motivazione (nella specie determinata dal decesso del magistrato che aveva definito il giudizio dando lettura del dispositivo in udienza) non segue il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40280 del 27 settembre 2013
«In tema di giudizio abbreviato, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero avverso la sentenza di condanna e convertito in appello in applicazione dell'art. 580 cod. proc. pen., conserva la propria natura di impugnazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42841 del 13 ottobre 2014
«In tema di impugnazioni, la specificità necessaria per la valida formulazione dei motivi di appello deve essere valutata con minore rigore rispetto al giudizio di legittimità, in considerazione della natura del mezzo proposto, avente natura di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40511 del 14 novembre 2001
«In tema di ricusazione, in pendenza di ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di inammissibilità della dichiarazione di ricusazione pronunciata de plano ai sensi del primo comma dell'art. 41 c.p.p., è inibito al giudice ricusato di pronunciare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8936 del 27 febbraio 2015
«Nel giudizio d'appello, la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, prevista dall'art. 603, comma primo, cod. proc. pen., è subordinata alla verifica dell'incompletezza dell'indagine dibattimentale ed alla conseguente constatazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15157 del 2 aprile 2014
«La Corte di cassazione può procedere direttamente alla determinazione della pena, ai sensi dell'art. 620, lett. l), c.p.p., qualora si debbano nuovamente applicare gli indici di calcolo già definiti in sede di merito, senza procedere ad...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36848 del 3 settembre 2014
«Il rimedio della rescissione del giudicato, previsto dall'art. 625 ter c.p.p., ha natura di mezzo di impugnazione straordinaria ed implica che la richiesta, con allegazione dei documenti a sostegno, sia depositata nella cancelleria del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4049 del 25 gennaio 2013
«L'obbligo del giudice di rinvio di uniformarsi alla sentenza della Corte di cassazione per quanto riguarda ogni questione di diritto con essa decisa è assoluto ed inderogabile anche quando, a seguito di tale decisione, sia intervenuto un mutamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26898 del 3 luglio 2001
«In caso di impugnazione del solo imputato, il divieto della reformatio in pejus, operante anche nel giudizio di rinvio, si estende a tutti gli eventuali, ulteriori giudizi di rinvio, nel senso che la comparazione fra sentenze necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5552 del 11 maggio 2000
«In tema di giudizio di rinvio a seguito di annullamento per vizio di motivazione, il giudice di rinvio è vincolato dal divieto di fondare la nuova decisione sugli stessi argomenti ritenuti illogici o carenti dalla Suprema Corte, ma resta libero di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4759 del 18 aprile 2000
«In questa ultima ipotesi il giudice di rinvio è libero di determinare il proprio apprezzamento di merito mediante autonoma valutazione dei dati probatori e della situazione di fatto concernenti i punti oggetto dell'annullamento, pur essendo tenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2591 del 13 giugno 1998
«Tuttavia, egli conserva la libertà di determinare il proprio convincimento di merito mediante un'autonoma valutazione della situazione di fatto concernente il punto annullato, alla stregua del disposto dell'art. 627, comma secondo, c.p.p., il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9476 del 22 ottobre 1997
«Il giudice di rinvio, dopo l'annullamento per vizio di motivazione, può, senza violare l'obbligo di conformarsi al cosiddetto giudicato interno, pervenire nuovamente all'affermazione di responsabilità dell'imputato sulla scorta di argomentazioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2687 del 15 febbraio 1992
«Ne consegue che il provvedimento con cui il giudice d'appello, decidendo in camera di consiglio, in applicazione dell'art. 599 in relazione al precedente art. 597, n. 5, concede una circostanza attenuante per effetto della quale il reato si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11311 del 25 novembre 1992
«Ne deriva che per ripristinare il corso ordinario del procedimento per decreto allorquando il Gip, anziché accogliere la richiesta del P.M. di emettere decreto penale di condanna, abbia assolto l'imputato «perché il fatto non sussiste», il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35375 del 24 settembre 2007
«Il ricorso per cassazione può avere ad oggetto anche soltanto l'eccezione di illegittimità costituzionale della disposizione applicata dal giudice di merito perché implica comunque una censura di violazione di legge riferita all'impugnata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3038 del 4 luglio 2000
«In tema di reato continuato, è inammissibile per carenza di interesse il ricorso dell'imputato che, contestando, sotto il profilo della violazione di legge, la valutazione di gravità effettuata dal giudice di merito, miri ad ottenere un'inversione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13096 del 11 aprile 2005
«L'annullamento in sede di legittimità della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, implicando l'esclusione della validità dell'accordo nei termini in cui le parti lo avevano raggiunto e il giudice lo aveva recepito nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16532 del 24 aprile 2007
«Il controllo della Corte di cassazione sui vizi di motivazione della sentenza di merito, sotto il profilo della manifesta illogicità, non può estendersi al sindacato sulla scelta delle massime di esperienza del quale il giudice abbia fatto uso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5485 del 16 novembre 1996
«È inammissibile il ricorso per cassazione avente come unico motivo la riproposizione di una questione di legittimità costituzionale ritenuta manifestamente infondata dal giudice di merito, in quanto, assumendo la questione di legittimità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3256 del 22 gennaio 2013
«In tema di reati sessuali, è legittima la valutazione frazionata delle dichiarazioni della parte offesa e l'eventuale giudizio di inattendibilità, riferito ad alcune circostanze, non inficia la credibilità delle altre parti del racconto, sempre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1235 del 10 gennaio 2013
«La valutazione del giudice in ordine all'attitudine a testimoniare e alla credibilità del minore vittima di reati sessuali deve essere fondata su una perizia e, qualora tale accertamento non sia stato svolto o non abbia rispettato i protocolli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5402 del 7 marzo 2014
«Ai fini della valutazione dello stato di insolvenza di una società in liquidazione ex art. 5 della legge fall. non costituisce vizio di motivazione della sentenza di merito, impugnabile in cassazione ai sensi dell'art. 360, primo comma, n. 5, cod....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14481 del 9 luglio 2005
«In tema di valore probatorio della quietanza nei confronti della curatela fallimentare, dalla anteriorità, con atto di data certa, della quietanza al fallimento non può ricavarsi anche la certezza della effettività del pagamento quietanzato,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14981 del 28 giugno 2006
«In caso di dichiarazione di fallimento del debitore ingiunto nelle more del giudizio di primo grado di opposizione a decreto ingiuntivo, il giudice d'appello non può dichiarare inammissibile l'appello proposto dal fallito, sul rilievo della...»