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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17375 del 16 aprile 2015
«Non è legittimato a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione il privato che risenta di un pregiudizio per il reato di falsa perizia di cui all'art. 373 cod. pen., trattandosi di una fattispecie incriminatrice lesiva dell'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15208 del 8 aprile 2009
«La sussistenza del reato di evasione dagli arresti domiciliari disposti a seguito di aggravamento della misura cautelare dell'obbligo di dimora non è esclusa qualora sia stata successivamente accertata la carenza dei presupposti in fatto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13678 del 13 ottobre 1989
«Non integra gli estremi del delitto di evasione la condotta dell'imputato che, trovandosi agli arresti domiciliari con autorizzazione ad uscire dalla propria abitazione per recarsi al lavoro, arbitrariamente si allontani, per qualche istante, dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4830 del 2 febbraio 2015
«In tema di evasione dagli arresti domiciliari, agli effetti dell'art. 385 cod. pen. deve intendersi per abitazione il luogo in cui la persona conduce la propria vita domestica e privata con esclusione di ogni altra appartenenza (aree condominiali,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37386 del 1 ottobre 2003
«La circostanza attenuante prevista dall'art. 385 quarto comma c.p., a favore dell'evaso che si costituisca in carcere, non è applicabile nel caso di ritorno volontario nel luogo degli arresti domiciliari da parte del soggetto che se ne sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44936 del 7 dicembre 2005
«Il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, di cui all'art. 388, comma primo, c.p., è a consumazione istantanea e si perfeziona nel momento in cui il debitore non ottempera alla ingiunzione di adempiere, in quanto il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16339 del 10 aprile 2013
«L'associazione per delinquere si caratterizza per tre fondamentali elementi, costituiti da un vincolo associativo tendenzialmente permanente, o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti concretamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 130 del 12 gennaio 1990
«L'associazione per delinquere è un reato di pericolo, che è già perfetto non appena si è creato il vincolo associativo e si è concordato il piano organizzativo per l'attuazione del programma delinquenziale, del tutto indipendentemente dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44153 del 23 ottobre 2014
«In tema di associazione per delinquere, l'aggravante della scorreria in armi richiede il trasferimento da luogo a luogo di associati che, avendo programmato solo genericamente dei delitti, scelgono secondo occasionali circostanze gli oggetti delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35454 del 1 ottobre 2010
«La circostanza aggravante dell'aver cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità (art. 61, n. 7 c.p.) è incompatibile con il reato di associazione per delinquere, in quanto il requisito del danno patrimoniale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14859 del 10 aprile 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di disastro colposo, previsto dall'art. 449 cod. pen., è necessario e sufficiente che si verifichi un accadimento macroscopico, dirompente e quindi caratterizzato, nella comune esperienza, per il fatto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24276 del 5 giugno 2015
«Integra il delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e uso della cosa contraffatta) la condotta di colui che utilizza un biglietto di una partita di calcio con il sigillo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5535 del 28 gennaio 1998
«In materia di detenzione per il commercio di merci portanti marchi contraffatti (art. 474 c.p.), la motivazione che evidenzi l'apparente anomalia dei segni distintivi rispetto alla merce originale ed il basso prezzo di vendita, a sostegno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42446 del 31 ottobre 2012
«In tema di introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi, deve escludersi la consapevolezza dell'agente in ordine alla "esistenza del titolo di proprietà industriale", che costituisce un presupposto del reato, quando la merce sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46177 del 18 novembre 2013
«La configurabilità del reato di cui all'art.87-bis d.P.R. n. 570 del 1960, relativo alla esposizione di fatti non corrispondenti al vero nella dichiarazione autenticata di accettazione della candidatura alle elezioni comunali, prescinde dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38083 del 19 ottobre 2005
«In tema di atto pubblico, è tale il verbale che attesti lo svolgimento della seduta di un organo della P.A. (In motivazione la Corte ha rilevato che è inconferente il fatto che il contenuto del verbale non fosse destinato ad essere riprodotto in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37240 del 8 settembre 2014
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 479 c.p., sono qualificabili come ideologicamente falsi il verbale di seduta di laurea e lo stesso diploma quando gli stessi sono stati formati o emessi sulla base di documenti e certificati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35088 del 29 settembre 2010
«In tema di reati contro la fede pubblica, il contratto di nomina del direttore generale di un Comune ai sensi dell'art. 108, D.L.vo. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) ha natura di atto pubblico, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38714 del 14 ottobre 2008
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici la dichiarazione del notaio di avere raggiunto la certezza in ordine all'identità della persona comparsa, qualora tale dichiarazione, in assenza di una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1004 del 31 gennaio 2000
«Gli atti redatti da una commissione medica incaricata di accertare lo stato di invalidità civile eventualmente presente nelle persone sottoposte al suo esame, in quanto provenienti da pubblico ufficiale, attestano i risultati degli accertamenti da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42871 del 2 dicembre 2010
«Non integra il reato di falsità ideologica del privato in atto pubblico la dichiarazione relativa al conseguimento di un diploma scolastico contenente la falsa indicazione del giudizio finale riportato, perché il reato si configura soltanto se una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25774 del 16 giugno 2014
«Integra il delitto di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) la condotta di colui che crea ed utilizza un "profilo" su social network, utilizzando abusivamente l'immagine di una persona del tutto inconsapevole, associata ad un "nickname" di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12195 del 28 novembre 2000
«In tema di false attestazioni di generalità, allorquando rimangono ignote le reali generalità dell'agente, non è possibile pervenire ad una dichiarazione di colpevolezza ai sensi degli articoli 495 o 496 c.p., presumendo che siano false proprio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44765 del 9 novembre 2015
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, gli assegni familiari percepiti dal genitore naturale non affidatario per il mantenimento del figlio minore concorrono ad integrare l'importo da questi periodicamente dovuto, salvo che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32027 del 21 luglio 2014
«Con l'ipotesi delittuosa di rissa aggravata a norma dell'art. 588, comma secondo, cod. pen. concorrono, con riguardo al solo corissante autore degli ulteriori fatti, i reati di lesioni personali e omicidio da costui commessi nel corso della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4041 del 3 aprile 1987
«In tema di omicidio colposo, è legittima la dichiarazione di responsabilità quando vengano prospettate dettagliatamente nella motivazione più eventualità della dinamica del fatto, ciascuna delle quali, comunque, indicativa di un atteggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35665 del 28 settembre 2007
«Ai fini della sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 589, comma secondo, c.p., non è necessaria la violazione di una specifica norma del codice stradale, essendo sufficiente l'inosservanza delle regole di generica prudenza, perizia e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31302 del 19 agosto 2005
«L'obbligo di eliminare la fonte di pericolo su una pubblica via o di apprestare adeguate protezioni, ripari, cautele ed opportune segnalazioni sorge nel momento in cui la strada presenti situazioni tali da costituire un'insidia o un trabocchetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46011 del 28 novembre 2003
«Risponde di omicidio colposo per inosservanza del regolamento per la disciplina dei servizi in economia dell'ANAS, approvato con il D.P.R. 423/1980, il capo-centro di manutenzione di una sezione che ometta l'adozione delle procedure d'urgenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37470 del 2 ottobre 2003
«In materia di infortuni sul lavoro, il principio in forza del quale il datore di lavoro può trasferire la propria posizione di garanzia circa gli obblighi di prevenzione e sorveglianza imposti dalla normativa antinfortunistica solo attraverso un...»