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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 417 del 17 gennaio 1981
«L'art. 638 primo comma c.p.c., nella parte in cui prescrive che il ricorso per decreto ingiuntivo, quando è ammessa la costituzione di persona, deve contenere la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio nel comune dove ha sede il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15720 del 11 luglio 2006
«L'opposizione a decreto ingiuntivo è devoluta dall'art. 645 c.p.c., in via funzionale e inderogabile, alla cognizione del giudice che ha emesso il decreto. Ne consegue che il giudice, qualora ritenga che la controversia introdotta con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26252 del 22 novembre 2013
«In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, la riduzione dei termini prevista dall'art. 645, secondo comma, c.p.c. (nel testo vigente "ratione temporis", anteriore alla legge 29 dicembre 2011, n. 218) è applicabile anche in appello, attese la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18203 del 3 luglio 2008
«Allorché l'opponente a decreto ingiuntivo abbia ottenuto dal presidente del tribunale il beneficio della dimidiazione dei termini, ai sensi dell'art. 163 bis, secondo comma, cod. proc. civ., anche il termine per la costituzione in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 929 del 16 febbraio 1989
«Nel caso di decreto ingiuntivo per crediti basati su uno dei rapporti indicati dall'art. 409, c.p.c., emesso, ancorché dopo l'entrata in vigore della L. n. 533 del 1973, dal presidente del tribunale (anziché dal pretore in funzione di giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10384 del 22 aprile 2008
«Il tema di opposizione a decreto ingiuntivo, il principio relativo all'inderogabilità e all'immodificabilità, anche per ragioni di litispendenza, continenza o connessione, della competenza funzionale per l'opposizione del giudice che ha emesso il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18824 del 17 settembre 2004
«Qualora davanti al giudice di pace, in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo relativo a spese condominiali, l'opponente deduca di aver impugnato con separato giudizio promosso davanti al tribunale della stessa città la delibera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6351 del 7 maggio 2001
«Il novellato art. 40 del codice di procedura civile — il quale prevede nel comma sesto che: «se una causa di competenza del giudice di pace sia connessa per i motivi di cui agli artt. 31, 32, 34, 35 e 36 con altra causa di competenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8814 del 28 giugno 2000
«La competenza dell'ufficio giudiziario, al quale appartiene il giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo, a conoscere della relativa opposizione ha carattere funzionale, e, pertanto, inderogabile, con la conseguenza che, qualora nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6523 del 7 maggio 2002
«Per effetto della sopravvenuta soppressione del pretore e della conseguente istituzione del giudice unico di primo grado (art. 1, D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51), alla Corte d'appello (adita in sede di gravame avverso la sentenza del tribunale di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3286 del 17 novembre 1971
«Il principio secondo cui i motivi di nullità della sentenza si convertono in motivi di gravame trova applicazione anche per il decreto ingiuntivo, e si estende anche alla nullità derivante dalla costituzione del giudice. Pertanto, ove detta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1305 del 15 marzo 1989
«Qualora il pretore, adito in sede di convalida di licenza o di sfratto per finita locazione, a fronte della richiesta di ordinanza di rilascio ex art. 665 c.p.c. da parte del locatore e dell'eccezione di litispendenza proposta dal conduttore (per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9776 del 8 ottobre 1997
«Allorché una controversia concernente l'applicazione dell'art. 29 della legge n. 392 del 1978 venga introdotta dinanzi al pretore con il rito previsto dagli artt. 657 ss. c.p.c. e decisa con ordinanza, anziché con sentenza disponendo il mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2468 del 20 febbraio 2002
«Nel procedimento speciale per convalida di cui agli artt. 657 e seguenti c.p.c., prima che si determini — a seguito dell'opposizione dell'intimato — la trasformazione di esso in ordinario giudizio di cognizione, in presenza dell'espressa istanza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5110 del 25 maggio 1994
«L'atto di riassunzione della causa innanzi al tribunale, nullo perché notificato a un procuratore diverso da quello che aveva rappresentato la controparte nella fase pretorile del giudizio di convalida di sfratto in violazione delle norme di cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1785 del 3 marzo 1999
«...all'ammontare dei canoni per il periodo in contestazione (art. 12 c.p.c. nel testo anteriore alla legge n. 353/90) deve rimettere le parti davanti al Tribunale al quale compete anche la decisione sull'ammissibilità dell'opposizione tardiva.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4641 del 9 luglio 1983
«Nel caso di opposizione tardiva ai sensi dell'art. 668 c.p.c., la competenza a decidere sulla relativa ammissibilità spetta al giudice competente per il merito con la conseguenza che, ove la competenza al riguardo spetti, secondo le regole...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16851 del 1 agosto 2011
«È valida, pur non essendo espressamente prevista dalla legge, la contestuale proposizione, nell'atto di ricorso al Tribunale per ottenere un provvedimento cautelare, della domanda di merito concernente una controversia di lavoro, senza che assuma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12620 del 26 maggio 2006
«In tema di procedimenti cautelari, disciplinati, a seguito della entrata in vigore delle disposizioni della legge n. 353 del 1990 (in data 30 aprile 1995), secondo il criterio, ivi delineato, del procedimento cautelare uniforme, la disposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 245 del 16 gennaio 1986
«Qualora il proprietario di un immobile chieda in via d'urgenza, a norma dell'art. 700 c.p.c., un ordine di rilascio a carico dell'occupante senza titolo, la competenza del pretore non resta esclusa in favore di quella del giudice istruttore della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12461 del 7 luglio 2004
«Con riguardo a più sentenze o provvedimenti, resi fra le medesime parti in distinti procedimenti su rapporti analoghi o connessi, l'instaurazione del giudizio di impugnazione deve ritenersi consentita anche mediante la proposizione di un unico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3155 del 5 marzo 2001
«Il ricorso per Cassazione ai sensi dell'art. 111 Costituzione avverso l'ordinanza con cui il Tribunale, nel rigettare il reclamo sul diniego di misura cautelare richiesta al Pretore, condanna il reclamante alle spese — provvedimento che potrebbe...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5118 del 26 maggio 1999
«Il provvedimento emanato dal Tribunale in sede di reclamo avverso l'ordinanza pretorile che conclude la fase interdittale del procedimento possessorio ha la stessa natura del provvedimento impugnato ed è quindi privo dei caratteri della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16091 del 9 luglio 2009
«...sede cautelare, il Tribunale del lavoro in composizione collegiale aveva declinato la propria competenza a favore della Corte d'appello, che, a sua volta, si era dichiarata incompetente ed aveva richiesto, d'ufficio, il regolamento di competenza)»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17299 del 25 giugno 2008
«...; la S.C., affermando il principio di cui alla massima, ha affermato la competenza del Tribunale ritenendo che, stante la chiara formulazione dell'art. 669 terdecies c.p.c., non assumesse rilievo la generale competenza del giudice del lavoro ).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2058 del 4 febbraio 2004
«Nella disciplina dei procedimenti cautelari di cui agli artt. 669 bis ss. c.p.c., il principio della riproponibilità dell'istanza dopo l'ordinanza declinatoria della competenza (art. 669 septies, primo comma stesso codice) opera anche con riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8178 del 9 settembre 1996
«L'ordinanza resa dal tribunale, ai sensi dell'art. 669 terdecies c.p.c., sul reclamo contro le determinazioni adottate dal pretore, dal giudice istruttore o dal giudice designato sull'istanza di misura cautelare, è priva di decisorietà, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11370 del 24 maggio 2011
«Il provvedimento col quale il Tribunale, provvedendo "ante causam", rigetti il reclamo avverso l'ordinanza di rigetto del ricorso cautelare, ovvero dichiari la cessazione della materia del contendere, e condanni il reclamante alle spese del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3124 del 8 febbraio 2011
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso l'ordinanza con cui il tribunale, a norma dell'art. 669 terdecies c.p.c., abbia rigettato il reclamo proposto contro il rigetto ex art. 700 c.p.c. del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23504 del 19 novembre 2010
«L'ordinanza del tribunale che, in sede di reclamo ed in riforma del diniego da parte del giudice delegato del medesimo tribunale, abbia emesso un provvedimento cautelare, ai sensi dell'art. 669 terdecies c.p.c., non è ricorribile per cassazione,...»