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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 18024 del 11 settembre 2015
«A seguito della privatizzazione del pubblico impiego, la disciplina del trattamento giuridico ed economico dei dipendenti pubblici, tra cui, ai sensi dell'art. 1, comma 2, D.lgs. n. 165/2001, sono ricompresi anche i dipendenti delle regioni,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21691 del 27 ottobre 2016
«...retroattive e, quindi, applicabili al rapporto dedotto, atteso che non richiede necessariamente un errore, avendo ad oggetto il giudizio di legittimità non l'operato del giudice, ma la conformità della decisione adottata all'ordinamento giuridico.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 2 aprile 1977
«...ma all'autorità giudiziaria militare, essendo principio generale del nostro ordinamento giuridico affidare la soluzione delle questioni che insorgono in ordine all'esecuzione della pena, al giudice ordinario o speciale che emise la condanna.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3651 del 12 maggio 1986
«In tal caso, la possibilità del ricorso al giudice, ai fini della minore ipotesi delittuosa prevista dall'art. 393 c.p., deve esistere obiettivamente, in base all'ordinamento giuridico, e non può essere valutata solo con riguardo all'operazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6180 del 26 giugno 1986
«...secondo comma, c.p. postula la esistenza di uno specifico precetto, contenuto in una legge ordinaria, in un regolamento di polizia o in una ordinanza amministrativa emanata dagli organi competenti in conformità al vigente ordinamento giuridico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5349 del 11 aprile 1990
«Infatti, in quanto disciplina la loro valutazione a carico o a favore dell'agente con riferimento all'atteggiamento conoscitivo di questi, la predetta norma enuncia un principio essenziale dell'ordinamento giuridico penale, allo stesso modo in cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2460 del 23 febbraio 1991
«In tema di estorsione, il profitto deve ritenersi ingiusto allorché sia fondato su una pretesa non tutelata dall'ordinamento giuridico né in via diretta — quando, cioè, si riconosce al suo titolare il potere di farla valere in giudizio — né in via...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3380 del 23 marzo 1992
«La minaccia, ancorché non penalmente apprezzabile quando è legittima e tende a realizzare un diritto riconosciuto e tutelato dall'ordinamento giuridico, diviene contra ius quando, pur non essendo antigiuridico il male prospettato, si faccia uso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7980 del 24 agosto 1993
«Infatti la qualità di titolare della gestione dell'esercizio pubblico comporta anche l'assunzione dell'obbligo giuridico di controllare che la frequenza del locale da parte degli utenti non sfoci in condotte contrastanti con le norme concernenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5801 del 20 maggio 1994
«L'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p., in quanto norma penale «in bianco» di carattere sussidiario, è utilmente richiamabile solo nelle ipotesi in cui la violazione di un obbligo imposto da un ordine autorizzato da una norma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9616 del 14 settembre 1995
«...come reato», la quale, consistendo nell'affermazione della completa infondatezza dell'accusa sul piano giuridico, ai fini del riconoscimento dell'innocenza dell'imputato assume un valore ben maggiore di quello che non può attribuirsi alla prima).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6796 del 4 febbraio 1997
«In tema di rogatorie all'estero, posto il principio fondamentale in base al quale la validità degli atti compiuti all'estero su rogatoria va riscontrata con riferimento alla legge del luogo, salvo unicamente l'eventuale contrasto con principi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6561 del 4 giugno 1998
«...di un atto illegittimo, e inoltre che sia contra ius, vale a dire che il risultato dell'abuso si presenti come contrario all'ordinamento giuridico, dimodoché l'ingiustizia riguardi non solo il fatto causativo, ma anche il risultato dell'azione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 737 del 1 giugno 1999
«Ne consegue che se la finalità di eversione o di terrorismo, che connota il programma di atti violenti, non riguarda l'ordinamento costituzionale italiano, si è al di fuori del bene giuridico protetto dalla norma di cui all'art. 270 bis c.p.; né...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22897 del 6 giugno 2001
«...consistente in un contributo concreto alla difesa sociale dal sodalizio delinquenziale, essendo irrilevante per l'ordinamento giuridico un'abiura o un'altra forma di manifestazione di pentimento rilevante nel solo contesto culturale mafioso.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30772 del 18 settembre 2006
«...pur costituendo la reazione apprestata dall'ordinamento giuridico ad un comportamento inosservante, non deve necessariamente rivestire il carattere dell'obbligatorietà, nè quello penale, potendo anche avere natura amministrativa o processuale.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6094 del 6 ottobre 2009
«La c.d. sussidiarietà orizzontale negativa, quale ordine di misura del potere in funzione dell'integrazione fra soggetti pubblici e privati, è un principio non solo politico ma giuridico di primario rilievo nell'ordinamento nazionale e sicuramente...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 36 del 10 gennaio 2007
«L'art. 7 della legge sul procedimento è espressione di un principio generale dell'ordinamento giuridico, avente la finalità di assicurare piena visibilità all'azione amministrativa nel momento della sua realizzazione e di garantire nello stesso...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3415 del 11 luglio 2017
«...giuridico (legislativo o contrattuale), siano in grado di validamente impegnare, nei confronti dei terzi, i propri danti causa o comunque rivestano, di fatto o di diritto, un ruolo tale da poterne obiettivamente influenzare l'attività esterna.»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 29 luglio 2011
«...fine al procedimento amministrativo finalizzato all'adozione dell'atto di divieto e produce l'effetto giuridico di precludere l'esercizio del potere inibitorio a seguito dell'infruttuoso decorso del termine perentorio all'uopo sancito dalla legge.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2351 del 18 maggio 2017
«La P.A. non può procedere alla "convalida" di atti già annullati in sede giurisdizionale e, dunque, non più esistenti nell'ordinamento giuridico. L'esercizio del potere di convalida presuppone un atto non ancora annullato (quale che sia stata la...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3309 del 25 maggio 2010
«Ai sensi dell'art. 22 comma 2, L. 7 agosto 1990 n. 241, come sostituito dall'art. 15, L. 11 febbraio 2005 n. 15, il diritto di accesso ai documenti amministrativi costituisce un principio generale dell'ordinamento giuridico, il quale si colloca in...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1983 del 31 marzo 2011
«...ricorsi di diritto interno (principio di equivalenza); b) garantire che gli strumenti processuali non siano tali da rendere in pratica impossibile l'esercizio dei diritti conferiti dall'ordinamento giuridico comunitario (principio di effettività).»
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Corte costituzionale, sentenza n. 191 del 11 maggio 2006
«Ai fini di determinare i limiti della giurisdizione del giudice amministrativo, è irrilevante la circostanza che l'ordinamento giuridico riconosca a quest'ultimo oltre al classico strumento demolitorio (e/o conformativo) dei...»
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Corte costituzionale, Sez. I, sentenza n. 348 del 24 ottobre 2007
«...in via interpretativa - con una norma costituzionale, la Corte ha il dovere di dichiarare l'inidoneità della stessa ad integrare il parametro costituzionale provvedendo, nei modi rituali, ad espungerla dall'ordinamento giuridico italiano.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 49 del 23 gennaio 1998
«Allorché l'ordinamento giuridico conferisce al giudice un tipo di potere cautelare, consente non solo l'adozione della misura cautelare prevista, ricorrendone i presupposti, ma anche la modifica o revoca della stessa.»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 11 del 9 giugno 2016
«Nella contrapposizione fra naturale dinamicità dell'azione amministrativa nel tempo ed effettività della tutela, un punto di equilibrio è stato tradizionalmente rinvenuto nel principio generale per cui l'esecuzione del giudicato può trovare limiti...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5012 del 3 novembre 2015
«...dalla preclusione nascente o dall'esaurimento dello specifico rapporto giuridico disciplinato dalla norma espunta dall'ordinamento giuridico oppure dal maturare di prescrizioni e decadenze ovvero, ancora, dalla formazione del giudicato.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 38 del 1 marzo 2018
«Secondo il Presidente del Consiglio dei ministri la previsione di una clausola risolutiva automatica del rapporto di pubblico impiego si porrebbe in contrasto con l'art. 4, primo comma, della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 231 del 3 novembre 2016
«...rispetto a quelli previsti dai commi 1 e 2 dell'art. 6 del TUE, ma non anche differenziarne il regime giuridico, dislocando diversamente gli interventi edilizi tra le attività deformalizzate, soggette a cil e cila.»