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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3970 del 14 giugno 1986
«L'opposizione con la quale l'esecutato deduca la nullità del pignoramento perché eseguito prima del decorso del termine di trenta giorni dalla notificazione del titolo esecutivo, essendo stata illegittimamente richiesta dal creditore procedente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2072 del 20 febbraio 1993
«Con l'opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.) possono farsi valere non solo i vizi del procedimento di formazione dell'atto ma anche quelli dipendenti dalla violazione delle norme che ne disciplinano il contenuto sia in relazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8694 del 22 ottobre 1994
«...mentre, in caso contrario, la competenza deve essere determinata in base al valore della causa, a nulla rilevando che l'originaria pretesa del creditore procedente sia basata su un titolo costituito da un provvedimento del giudice del lavoro.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 47 del 5 gennaio 1996
«L'opposizione agli atti esecutivi dà luogo ad una causa inscindibile, di cui sono legittimi contraddittori tutti i soggetti indicati nell'art. 485 c.p.c. e, perciò, oltre al creditore procedente, ai creditori intervenuti ed al debitore, anche il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7862 del 27 agosto 1996
«Il pignoramento di crediti del debitore verso terzi o di cose del debitore che sono in possesso di terzi è validamente eseguito ad opera dell'aiutante ufficiale giudiziario mediante notifica al terzo ed al debitore, ad istanza del creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8153 del 6 settembre 1996
«...alla domanda di accertamento dei vizi che inficiano il procedimento, con l'opposizione agli atti esecutivi di cui all'art. 617 c.p.c., sono anche coloro che siano intervenuti nell'esecuzione, oltre al debitore esecutato ed al creditore procedente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9744 del 7 ottobre 1997
«Poiché l'art. 2929 c.c. non esclude che la nullità di un atto esecutivo, precedente la vendita o l'assegnazione forzata, derivi dall'ingiustizia dell'esecuzione, anziché dalla violazione di norme del processo esecutivo, se il debitore esecutato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10424 del 21 ottobre 1998
«Nel caso che il creditore procedente non abbia indicato nel precetto se intenda avvalersi dell'esecuzione mobiliare o di quella immobiliare e qualora nel luogo della residenza dichiarata o del domicilio eletto dal creditore medesimo abbiano sede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4923 del 17 aprile 2000
«Nell'esecuzione forzata, il creditore procedente ha interesse, onde prevenire una propria responsabilità risarcitoria a norma dell'art. 96 c.p.c., a proporre opposizione agli atti esecutivi se, dopo la sua rinuncia agli atti del processo esecutivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5073 del 19 aprile 2000
«In tema di esecuzione immobiliare l'art. 586 c.p.c., prevedente, nel testo modificato dall'art. 19 bis legge n. 203 del 1991, che il giudice dell'esecuzione può sospendere la vendita del bene espropriato quando ritiene che il prezzo offerto sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5955 del 10 maggio 2000
«Nel giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo previsto dall'art. 548 c.p.c., sono litisconsorti necessari il debitore, il terzo pignorato ed il creditore procedente, con la conseguenza che la intervenuta rinuncia da parte di quest'ultimo non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7192 del 30 maggio 2000
«Nel giudizio d'accertamento dell'obbligo del terzo, il creditore procedente non può esercitare, a tutela della realizzazione del proprio credito, i diritti e le azioni spettanti al proprio debitore verso i terzi e che questi trascura di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14831 del 18 ottobre 2002
«...nel merito, della pretesa del creditore procedente. (Nella specie, l'accertamento dell'obbligo del terzo riguardava crediti del debitore esecutato verso il Ministero delle finanze da cessata attività di esattore delle imposte dirette).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4203 del 25 marzo 2002
«Il precetto, non costituendo atto diretto alla instaurazione di un giudizio, interrompe la prescrizione senza effetti permanenti, ed il carattere solo istantaneo dell’efficacia interruttiva sussiste anche nel caso in cui, dopo la notificazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3168 del 4 marzo 2003
«In tema di esecuzione forzata mobiliare, i vizi della vendita (nella specie, per l'asserita collusione tra creditore procedente ed aggiudicatario) devono essere eccepiti con l'opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.) e, quindi, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6432 del 23 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata con espropriazione presso terzi, il terzo pignorato che ha reso la dichiarazione di cui all'art. 547 c.p.c. rimane estraneo al processo esecutivo, sicché la sua partecipazione al giudizio di opposizione agli atti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8239 del 24 maggio 2003
«L'atto di pignoramento presso terzi ha la funzione di imporre sul credito del debitore esecutato un vincolo di destinazione in favore del procedente all'espropriazione, e pertanto sono requisiti essenziali dell'atto, in difetto dei quali il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6391 del 1 aprile 2004
«...riferimento ad una dichiarazione di estinzione nei confronti del creditore procedente intervenuto, emessa dal giudice dell'esecuzione — dopo l'assegnazione del bene pignorato al creditore procedente — per sopravvenuta inesistenza dell'oggetto).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10180 del 16 maggio 2005
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, nell'espropriazione forzata presso terzi, su istanza di assegnazione del creditore procedente qualifica la dichiarazione resa dal terzo come positiva ed emette il relativo provvedimento (di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8112 del 6 aprile 2006
«Nel pignoramento di crediti del debitore verso terzi, la mancata dichiarazione del terzo produce l'effetto dell'apertura di un giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo su richiesta del creditore procedente, ai sensi dell'art. 548 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10299 del 7 maggio 2007
«Resta, peraltro, salva la possibilità di configurare, a carico del creditore procedente, una ipotesi di responsabilità processuale, a tenore dell'art. 96, primo comma, c.p.c., qualora quest'ultimo, convenuto per la riduzione dell'ipoteca, resista...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17460 del 9 agosto 2007
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, in mancanza di limiti normativi, il potere del giudice dell'esecuzione di revoca dei propri provvedimenti concorre con la possibilità di opposizione agli atti esecutivi, con la precisazione che, mentre il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25037 del 13 ottobre 2008
«Le questioni di giurisdizione sono ammissibili nell'ambito del giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo, previsto dall'art. 548 c.p.c., atteso che, pur essendo promosso dal creditore in forza di una propria legittimazione ad agire e non in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4652 del 22 febbraio 2008
«...giudice dell'esecuzione dichiara improcedibile il processo esecutivo non ha natura di sentenza resa su opposizione, ma ha natura di atto del processo esecutivo, contro il quale il creditore procedente deve proporre opposizione agli atti esecutivi.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9018 del 16 aprile 2009
«...gli stessi ed il creditore procedente. (Nella specie il vizio consisteva nell'avvenuta rifissazione dell'incanto con ribasso del quinto senza previa audizione dei debitori esecutati, contrariamente alle prescrizioni di cui all'art. 590 c.p.c.).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16150 del 8 luglio 2010
«...confronti per un debito della società, aveva dichiarato cessata la materia del contendere, alla luce di una transazione intervenuta tra la società ed il creditore procedente, benché quest'ultimo ne contestasse l'efficacia nei confronti del socio).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7991 del 1 aprile 2010
«Va dichiarata inammissibile l'opposizione agli atti esecutivi con cui il debitore denunzi un vizio formale verificatosi prima della vendita, qualora sia proposta dopo che la vendita è già stata compiuta, atteso che la disposizione di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 682 del 18 gennaio 2012
«Nel pignoramento presso terzi, la concessione, da parte del creditore procedente, di un termine a comparire inferiore a quello indicato nell'art. 501 c.p.c. non determina la nullità del pignoramento ma esclusivamente delle attività eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12113 del 17 maggio 2013
«... Ne consegue che, in caso di inerzia del creditore procedente, il giudice dell'esecuzione, constatata la stessa, deve dichiarare estinto il processo esecutivo. (Nel caso di specie, la S. C. ha confermato la decisione del giudice di merito,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28811 del 31 dicembre 2013
«In materia di opposizione all'esecuzione, nel caso in cui il debitore opponente abbia notificato il ricorso in opposizione e il decreto di fissazione di udienza oltre che al creditore procedente, del quale contesta il diritto a procedere...»