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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19800 del 15 settembre 2009
«La dichiarazione di rinunzia al ricorso per cassazione sottoscritta dal ricorrente e non dal suo difensore, pur non essendo idonea a produrre gli effetti dell'estinzione del processo, ancorché vi sia contestuale adesione del controricorrente e del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22806 del 6 dicembre 2004
«Ove la dichiarazione di rinunzia al ricorso per cassazione non sia stata sottoscritta dalla parte di persona, ma esclusivamente dal suo difensore nominato, senza che quest'ultimo risulti munito di mandato speciale a rinunziare, l'atto, siccome...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10809 del 7 giugno 2004
«In tema di rinuncia al ricorso per cassazione, è rituale e comporta l'estinzione del procedimento di Cassazione quella inviata a mezzo fax e nella quale si evidenzia che la lite è stata transatta, quandanche vi sia solo la sottoscrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2103 del 27 febbraio 1988
«La rinuncia al ricorso per cassazione, che non sia formalmente perfezionata per il difetto della sottoscrizione dell'avvocato del rinunciante, richiesta dal secondo comma dell'art. 390 c.p.c., può tuttavia rivelare l'intervenuta cessazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6147 del 6 dicembre 1985
«L'atto di transazione della lite dopo la proposizione del ricorso per cassazione, qualora, pur contenendo la rinuncia all'impugnazione, non sia idoneo a determinare l'estinzione del processo ai sensi degli artt. 390 e 391 c.p.c. (nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4871 del 25 ottobre 1978
«Qualora il ricorrente per cassazione abbia rinunciato al ricorso davanti al notaio ed il resistente abbia accettato la rinuncia la Suprema Corte deve dichiarare l'estinzione del processo, anche se non siano state osservate le forme di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1844 del 21 maggio 1976
«L'atto di rinuncia al ricorso per cassazione è invalido e, quindi, inidoneo a produrre gli effetti suoi propri, ove non sia sottoscritto congiuntamente dalla parte e dal suo avvocato, dovendosi tale formalità, cioè la duplice sottoscrizione,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11154 del 15 maggio 2006
«A differenza della rinuncia al ricorso per cassazione, la rinuncia ad uno o più motivi di ricorso non esige un ulteriore speciale mandato o, in mancanza di esso, la sottoscrizione anche della parte, ma è rimessa alla discrezionalità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3941 del 6 maggio 1997
«La «specialità» della procura richiesta per la proposizione del ricorso per Cassazione — volta a tutelare la specifica consapevolezza del conferente in ordine all'oggetto e al contenuto dell'impugnazione — rende indisponibili da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19648 del 7 ottobre 2005
«Qualora nel giudizio di cassazione venga prodotta una dichiarazione di rinuncia al ricorso ritualmente sottoscritta dal difensore del ricorrente munito del relativo potere (ovvero di mandato speciale a tale effetto) e la stessa venga validamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 892 del 13 febbraio 1989
«La dichiarazione, resa nell'udienza davanti alla Corte di cassazione dal procuratore della parte ricorrente non provvisto di procura ad hoc, di non voler insistere nel ricorso, non esonera la corte dal decidere il ricorso stesso, dovendo la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1922 del 9 marzo 1985
«La rinuncia del difensore contenuta nel controricorso ed avente ad oggetto un credito riconosciuto dalla sentenza impugnata, gravata di ricorso per cassazione proposto dalla controparte, è inefficace e quindi è inidonea a far cessare la materia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7834 del 22 dicembre 1986
«A differenza della rinuncia al ricorso per cassazione (artt. 390 e 391 c.p.c.) — che la parte, o il suo difensore munito di procura ad hoc, possono proporre per conseguire l'effetto estintivo del processo — la pur concorde affermazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1978 del 23 marzo 1984
«L'accettazione della rinuncia al ricorso per cassazione non ha effetto ove provenga dal difensore della parte munito soltanto della procura ad litem che non lo legittima al compimento di questo atto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7094 del 29 maggio 2000
«Nell'ipotesi di rinuncia ai sensi dell'art. 390 c.p.c. al ricorso per cassazione irritualmente notificato e di proposizione di un ulteriore ricorso avverso la medesima sentenza, non è necessario che sia rilasciata al difensore una apposita procura...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3876 del 18 febbraio 2010
«A norma dell'art. 390, ultimo comma, c.p.c., l'atto di rinuncia al ricorso per cassazione deve essere notificato alle parti costituite o comunicato agli avvocati delle stesse, che vi appongono il visto; ne consegue che, in difetto di tali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15817 del 6 luglio 2009
«In tema di giudizio di cassazione, l'art. 391, terzo comma, c.p.c., come novellato dall'art. 15 del D.L.vo 2 febbraio 2006, n. 40, nel prevedere che il decreto presidenziale di estinzione del processo abbia efficacia di titolo esecutivo se nessuna...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9883 del 28 aprile 2006
«In tema di processo in cassazione, deve ritenersi di immediata applicazione, in quanto non concerne le regole relative alla proposizione del ricorso per cassazione, la disposizione dell'art. 391 c.p.c., come novellato dall'art. 15 del D.L.vo 2...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8115 del 6 aprile 2006
«Non vi è luogo a pronuncia sulle spese processuali, qualora, a seguito dell'intervenuta accettazione della rinunzia al ricorso per cassazione, sia dichiarata, con decreto del presidente della medesima Corte, la estinzione del giudizio, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1093 del 19 gennaio 2005
«...la riassunzione della causa a seguito di rinvio disposto dalla sentenza della Cassazione va effettuata nelle forme del rito previsto per la medesima opposizione, e cioè mediante deposito di ricorso nella cancelleria del giudice del rinvio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1758 del 1 ottobre 1985
«La nullità, giudizialmente dichiarata, della citazione riassuntiva del giudizio di rinvio non ne preclude la proponibilità ex novo, purché nel termine annuale fissato dall'art. 392 c.p.c.; e ciò sia perché per tale giudizio non è prevista una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2449 del 22 maggio 1989
«Con riguardo alla sentenza emessa malgrado l'interruzione automatica del processo per la morte del procuratore di una delle parti, e, trattandosi di sentenza di appello, tempestivamente impugnata con ricorso per cassazione, deve escludersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2800 del 9 aprile 1988
«Le domande volte alla restituzione od alla riduzione in pristino in conseguenza della cassazione della sentenza (art. 389 c.p.c.), pur essendo devolute alla cognizione del giudice di rinvio, sono del tutto autonome rispetto a quelle aventi ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23813 del 21 dicembre 2012
«Nel caso di estinzione del giudizio di rinvio per mancata o tardiva riassunzione e di successiva instaurazione di un nuovo processo mediante riproposizione della domanda, conserva efficacia, ai sensi dell'art. 310, secondo comma, c.p.c., il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4780 del 2 maggio 1991
«L'audizione del P.M., richiesta dall'art. 32 della L. 4 maggio 1983, n. 184 per la dichiarazione di efficacia nello Stato, a titolo di affidamento preadottivo, della sentenza di adozione di un minore emessa da un'autorità straniera, è prevista a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3557 del 23 febbraio 2004
«Nel ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza emessa nel giudizio di revocazione non sono deducibili censure diverse da quelle previste dall'art. 360 c.p.c., e, in particolare, non sono denunciabili ipotesi di revocazione ex art. 395...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3111 del 1 aprile 1999
«Poiché l'art. 324 c.p.c. definisce assistita dall'autorità della cosa giudicata in senso formale la sentenza che non è più soggetta né a regolamento di competenza (inteso come mezzo di impugnazione), né ad appello, né a ricorso per cassazione e né...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 516 del 4 giugno 1998
«La subordinazione del ricorso per cassazione al giudizio di revocazione comporta che qualora siano state proposte impugnazioni contro la sentenza di merito e la sentenza emessa nel giudizio di revocazione, debba essere esaminato per primo il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1814 del 2 febbraio 2004
«Poichè la decisione del ricorso per cassazione è subordinata all'esito del giudizio di revocazione pendente contro la medesima sentenza, qualora siano contemporaneamente pendenti il ricorso per cassazione avverso la sentenza già impugnata per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11517 del 4 novembre 1995
«Le impugnazioni per cassazione contro la sentenza di merito in grado di appello e contro quella emessa nel successivo giudizio di revocazione possono proporsi con un unico ricorso realizzandosi sostanzialmente un'ipotesi di connessione, che...»