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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36139 del 21 luglio 2017
«Ai fini della sussistenza del delitto previsto dall'art. 474 cod. pen, allorché si tratti di marchio di larghissimo uso e di incontestata utilizzazione da parte delle relative società produttrici, non è richiesta la prova della sua registrazione,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25030 del 19 maggio 2017
«In tema di tutela penale dei prodotti dell'industria e del commercio, la "fallace indicazione" del marchio di provenienza o di origine impressi sui prodotti presentati in dogana per l'immissione in commercio integra: a) il reato previsto dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 29266 del 6 dicembre 2017
«Le questioni di competenza, come desumibile dall'art. 10, comma 1, c.p.c., debbono essere verificate in "limine", alla stregua della domanda e dei fatti costitutivi in essa allegati, senza che rilevino le contestazioni del convenuto, non essendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 782 del 22 gennaio 1993
«La costituzione in giudizio di più parti, per mezzo di uno stesso procuratore cui sia stato conferito il mandato con unico atto da tutte sottoscritto è valida solo quando fra le medesime parti non vi sia conflitto di interessi – che può essere non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2836 del 24 marzo 1994
«Con riguardo ai rapporti previsti dall'art. 409, n. 3, c.p.c., il carattere prevalentemente personale dell'opera resa dal preposto allo svolgimento di una prestazione d'opera continuativa e coordinata deve considerarsi escluso quando il soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7083 del 28 marzo 2006
«Lo scioglimento del contratto per inadempimento salvo che la risoluzione operi di diritto consegue ad una pronuncia costitutiva, che presuppone da parte del giudice la valutazione della non scarsa importanza dell'inadempimento stesso, avuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24620 del 3 dicembre 2010
«Il marchio collettivo tutela uno specifico prodotto, non l'attività produttiva di una determinata impresa, con la conseguenza che la tutela da esso apprestata non si estende, oltre ai prodotti specificamente contraddistinti, anche ai prodotti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21472 del 19 settembre 2013
«Il giudicato per implicazione discendente, regolato dall'art. 2909 c.c., in base al quale l'accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato "a ogni effetto" tra le parti, riguarda le questioni dipendenti da quella pregiudiziale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22350 del 2 novembre 2015
«In tema di marchio, poiché la ditta designa il nome sotto cui l'imprenditore esercita l'impresa, senza avere diretta attinenza con i prodotti fabbricati o venduti o con i servizi resi dall'imprenditore, in ciò distinguendosi dal marchio, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23868 del 23 novembre 2015
«L'agire dei contraenti va valutato, anche in presenza di una clausola risolutiva espressa, secondo il criterio generale della buona fede, sia quanto alla ricorrenza dell'inadempimento che del conseguente legittimo esercizio del potere unilaterale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14277 del 17 dicembre 1999
«Il delitto di commercio di prodotti con segni falsi può concorrere con il delitto di ricettazione, in quanto la fattispecie astratta dell'art. 474 c.p. non contiene tutti gli elementi costitutivi della ricettazione previsti dall'art. 648 c.p. Ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5525 del 14 gennaio 2000
«Tra il delitto di commercio di prodotti con segni falsi e quello di ricettazione intercorre rapporto di specialità, dal momento che la fattispecie criminosa di cui all'art. 474 c.p., avendo natura plurioffensiva, è posta a tutela, oltre che della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5147 del 4 febbraio 2003
«In tema di frode nell'esercizio del commercio, al fine di configurare la responsabilità del titolare dell'esercizio commerciale in caso di consegna effettuata da personale dipendente, occorre accertare, tenuto conto delle dimensioni e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45916 del 6 novembre 2014
«Integra il reato di frode nell'esercizio del commercio la consegna di merce (nella specie, occhiali da sole) recante la marcatura CE (indicativa della locuzione "China Export") apposta con caratteri tali da ingenerare nel consumatore la erronea...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5378 del 12 novembre 2013
«Il contratto di sponsorizzazione, disciplinato dall'art. 43 della L. n. 449/1997 (come modificato dalla L. n. 10/2013) deve essere configurato come contratto atipico, consensuale, a prestazioni corrispettive, con cui lo sponsor - nel caso di...»
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Commissione Tributaria Regionale Per Il Veneto, sentenza n. 11 del 2 gennaio 2017
«La spesa in questione è qualificata ex lege quale spesa pubblicitaria dall’art. 90, comma 8, l. n. 289/2002 che prevede la deducibilità di siffatta spesa da parte del soggetto erogante alla condizione che l’importo non superi il limite di €...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1503 del 6 febbraio 1993
«Per la tutela del diritto all'immagine e al nome è legittimato ad agire il solo titolare del diritto, e non anche una società commerciale che presenti, come ditta e come marchio, il patronimico della persona fisica lesa, salvo che la società sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 832 del 28 gennaio 1997
«In tema di tutela del marchio, dal combinato disposto degli art. 13 e 14 del r.d. n. 929 del 1942, emerge l'esclusione della tutela medesima nel caso di marchi, non preesistenti, che abbiano, come contenuto, il nome altrui; tale esclusione non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33900 del 19 luglio 2018
«Ai fini dell'integrazione del delitto di cui all'art. 474 cod. pen., l'alterazione di marchi prevista dall'art. 473 comprende anche la riproduzione solo parziale del marchio, idonea a far sì che esso si confonda con l'originale e da verificarsi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43622 del 3 ottobre 2018
«In tema di delitti contro l'industria ed il commercio, l'esposizione per la vendita al pubblico di giocattoli con un marchio CE, acronimo di China Export, differente da quello CE (Comunità Europea) per la sola impercettibile diversa distanza tra...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41714 del 26 settembre 2018
«L'imprenditore che, pur non riproducendo sulla confezione del bene commercializzato l'immagine del marchio protetto, vi apponga una dicitura ingannevole con cui attesti che lo stesso è stato prodotto in un territorio diverso da quello di effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40324 del 2 ottobre 2019
«Ai fini dell'integrazione dei reati di cui agli artt. 473 e 474 cod. pen., un marchio si intende contraffatto quando la confusione con un segno distintivo similare emerga non in via analitica, attraverso il solo esame particolareggiato e la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27743 del 21 giugno 2019
«Integra la fattispecie criminosa di cui all'art. 473 cod. pen. la contraffazione avvenuta in Italia di un marchio ivi registrato, a nulla rilevando che nel paese ove i beni sono destinati ad essere esportati non si sia proceduto alla registrazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26398 del 14 giugno 2019
«L'uso di marchi e segni distintivi punito dall'art. 473 cod. pen., essendo inteso a determinare un collegamento tra il marchio contraffatto e un certo prodotto, precede l'immissione in circolazione dell'oggetto falsamente contrassegnato e se ne...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22040 del 20 maggio 2019
«In tema di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, non è sufficiente ad escludere la configurabilità del reato la presenza sui prodotti commercializzati di una dicitura indicativa del carattere non originale degli stessi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17686 del 29 aprile 2019
«Integra il reato di tentativo di frode nell'esercizio del commercio l'apposizione, su beni destinati alla vendita, del marchio contraffatto CE, poiché questo garantisce non solo la provenienza del bene dall'Europa, ma anche la sussistenza dei...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 44 del 11 febbraio 2011
«È illegittimo l'art. 1, comma 25, primo periodo, della legge della Regione Campania n. 2 del 2010 che prevede, per la dislocazione di centrali di produzione di energia da fonti rinnovabili, il rispetto di una distanza minima...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22021 del 13 ottobre 2006
«In tema d'imposte sui redditi e con riguardo alla determinazione del reddito d'impresa, l'art. 74, terzo comma, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, nel prevedere la deducibilità delle spese relative a più esercizi, non reca, a differenza...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6548 del 27 aprile 2012
«In tema di imposte dei redditi e sul valore aggiunto, i costi di sponsorizzazione di un marchio sono deducibili anche da chi, pur non essendo titolare del marchio, tragga comunque un'utilità dallo sfruttamento del segno distintivo altrui, per il...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 25491 del 12 ottobre 2018
«In tema di imposte sui redditi di impresa, sono deducibili i costi sostenuti per la promozione del marchio e del prodotto sul mercato, in quanto inerenti all'attività di impresa, stante la funzionalità all'incremento della stessa.»