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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8977 del 25 agosto 1993
«In tema di modifica delle condizioni della separazione, quando l'assegno di mantenimento risulti concordato in un verbale di separazione consensuale omologato, la riduzione giudiziale dell'assegno dovuto al coniuge separato ha efficacia non dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5749 del 20 maggio 1993
«In tema di separazione personale dei coniugi, il principio secondo cui l'assegno di mantenimento deve decorrere dalla data della domanda trova applicazione quando a quella data sussistevano in concreto i correlativi presupposti. Ove, invece, le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5384 del 5 giugno 1990
«In tema di separazione personale tra i coniugi, la riduzione dell'assegno di mantenimento fissato dal presidente dei tribunale, disposta per il peggioramento delle condizioni economiche dell'obbligato, ha efficacia dal momento in cui diviene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9326 del 16 dicembre 1987
«In applicazione del principio stabilito nell'art. 445 c.c., in materia di alimenti l'assegno di mantenimento è dovuto al coniuge separato a norma dell'art. 156 c.c. dalla data in cui i coniugi sono autorizzati a vivere separatamente dal presidente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3202 del 15 maggio 1986
«In tema di assegno di mantenimento, nel rapporto fra coniugi separati, il principio, secondo il quale il relativo obbligo insorge dalla data della domanda dell'avente diritto (in applicazione della regola fissata per gli alimenti dall'art. 445...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 572 del 30 gennaio 1985
«Qualora l'assegno di mantenimento, con la sentenza di separazione dei coniugi, venga quantificato in misura maggiore rispetto a quella fissata in via provvisoria dal presidente del tribunale, in considerazione della svalutazione monetaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2128 del 3 marzo 1994
«Nel procedimento per la separazione personale dei coniugi la richiesta di alimenti costituisce un «minus» necessariamente ricompreso in quella di mantenimento e pertanto il riconoscimento al coniuge separato di un assegno alimentare in luogo del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 556 del 8 febbraio 1977
«Il coniuge separato, che venga mantenuto da chi convive con lui more uxorio con corresponsioni spontanee e continue e non elargizioni saltuarie, non ha diritto di percepire gli alimenti dall'altro coniuge, difettando il suo stato di bisogno; il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10273 del 28 maggio 2004
«Il sequestro conservativo sui beni del coniuge obbligato a corrispondere all'altro coniuge un assegno di mantenimento, previsto dall'art. 156, sesto comma, c.c., non ha natura cautelare perché prescinde dal periculum in mora , ma soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2479 del 19 febbraio 2003
«Il decreto della corte di appello, reso in sede di reclamo avverso il provvedimento del tribunale concessivo del sequestro previsto dall' art. 156, sesto comma, c.c., in materia di separazione personale dei coniugi, e dall'art. 8, ultimo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4776 del 12 maggio 1998
«Il provvedimento di sequestro di beni del coniuge obbligato all'assegno di mantenimento previsto dall'art. 156 sesto comma c.c. è provvedimento di natura non cautelare in quanto a differenza del sequestro conservativo, presuppone un credito già...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4323 del 28 aprile 1998
«In presenza di una disposizione quale quella contenuta nell'art. 156, sesto comma c.c., secondo cui, in caso d'inadempienza, su richiesta dell'avente diritto, il giudice può disporre il sequestro di parte dei beni dell'obbligato, legittimamente il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11062 del 19 maggio 2011
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 156, sesto comma, c.c., nell'attribuire al giudice, in caso d'inadempimento dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento, il potere di ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23668 del 6 novembre 2006
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 156, sesto comma, c.c., nell'attribuire al giudice, in caso d'inadempimento dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento, il potere di ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1398 del 27 gennaio 2004
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 156, sesto comma, il quale prevede che, nel caso in cui il coniuge non adempia l'obbligo di versare l'assegno di mantenimento in favore dell'altro coniuge e dei figli, il giudice può ordinare ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19527 del 19 dicembre 2003
«In tema di assegno di mantenimento a seguito di separazione personale tra coniugi, la richiesta di emissione dell'ordine a terzi, ai sensi dell'art. 156, sesto comma, c.c., di versamento diretto a proprio favore di parte delle somme di denaro da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12204 del 2 dicembre 1998
«In tema di assegno di mantenimento, la disposizione legislativa di cui all'art. 156 c.c., per effetto della quale il giudice può dispone, nel caso in cui eventuali terzi risultino obbligati a versare (anche periodicamente) somme di danaro al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6557 del 17 luglio 1997
«In tema di separazione personale dei coniugi, la previsione di cui all'art. 156, sesto comma, c.c., in base alla quale il giudice ha il potere di ordinare al terzo, tenuto a corrispondere anche periodicamente somme all'obbligato, che una parte di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8871 del 23 agosto 1993
«In tema di separazione di coniugi, mentre spetta al tribunale, quale giudice di cognizione, di provvedere all'ordine di pagamento a terzi che una parte della somma da essi dovuta «all'obbligato» all'assegno di mantenimento, sia versata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1095 del 14 febbraio 1990
«Il non puntuale adempimento dell'obbligo di mantenimento del coniuge separato — anche se con pochi giorni di ritardo rispetto alla scadenza imposta — legittima, ove tale comportamento provochi fondati dubbi sulla tempestività dei futuri pagamenti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4306 del 15 maggio 1997
«Sono pienamente valide le clausole dell'accordo di separazione che riconoscano ad uno o ad entrambi i coniugi la proprietà esclusiva di beni mobili o immobili, ovvero ne operino il trasferimento a favore di uno di essi al fine di assicurarne il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9393 del 10 novembre 1994
«Le clausole della separazione consensuale omologata in tema di mantenimento, nel loro contenuto originario od in quello ridefinito in esito alla procedura di cui agli artt. 710 e 711 c.p.c., hanno, ai sensi dell'art. 158 c.c. (nel testo risultante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2270 del 24 febbraio 1993
«In tema di separazione consensuale, le modificazioni pattuite dai coniugi successivamente all'omologazione, trovando fondamento nell'art. 1322 c.c., devono ritenersi valide ed efficaci, anche a prescindere dallo speciale procedimento disciplinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1208 del 13 febbraio 1985
«In tema di separazione consensuale dei coniugi, l'art. 158 (nuovo testo) c.c., prevedendo il rifiuto dell'omologazione per il caso di accordi sul mantenimento dei figli in contrasto con gli interessi dei medesimi, conferisce al giudice il potere -...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3940 del 5 luglio 1984
«Poiché ciascuno dei coniugi ha il diritto di condizionare il proprio consenso alla separazione personale ad un soddisfacente assetto dei propri interessi economici, sempre che in tal modo non si realizzi una lesione di diritti inderogabili, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 266 del 12 gennaio 2000
«La trattazione congiunta di cause soggette a riti differenti può attuarsi, secondo le regole di cui all'art. 40 c.p.c. (nel testo modificato dalla legge n. 353 del 1990), soltanto laddove tali cause siano connesse ai sensi degli artt. 31, 32, 34,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18564 del 15 settembre 2004
«In tema di comunione legale fra coniugi, i rimborsi e le restituzioni delle somme spettanti in dipendenza dell'amministrazione dei beni comuni, nei limiti delle somme prelevate da ciascuno dei coniugi dal patrimonio comune per fini diversi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3350 del 9 aprile 1994
«Il provvedimento col quale la Corte d'appello decide sul reclamo proposto avverso decisione del Tribunale per i minorenni, di costituzione, ai sensi dell'art. 194, secondo comma c.c., a favore di uno dei coniugi e in relazione alle necessità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 498 del 25 gennaio 1986
«In tema di disconoscimento della paternità del figlio concepito durante il matrimonio, per effetto della L. 19 maggio 1975, n. 151, per quanto riguarda l'ipotesi della mancata coabitazione, la nuova formulazione dell'art. 235, n. 1, c.c. ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 595 del 18 gennaio 1993
«In tema di azione di disconoscimento della paternità da parte del marito (art. 244, secondo comma, c.c.), la dichiarazione della madre di nascita del figlio, appresa dal marito in occasione di un suo ritorno, anche se temporaneo, nel luogo di...»