-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11149 del 5 novembre 1998
«Nel sistema della nuova normativa, peraltro, in quest'ultimo caso l'attore deve integrare la domanda nel termine perentorio assegnatogli, con l'ulteriore conseguenza che la rinnovazione della citazione e tale integrazione hanno efficacia sanante...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7592 del 11 luglio 1995
«...comunque, un nuovo petitum ed introduce, quindi, una domanda nuova soggetta alle preclusioni degli artt. 183-184 c.p.c. al generale principio che consente di proporre più domande solo entro il limite della tempestiva costituzione in giudizio.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26171 del 6 dicembre 2006
«...ripristino della situazione precedente. Ne consegue ulteriormente che, nel giudizio di appello, non configura una domanda nuova la richiesta di restituzione delle somme versate in forza della provvisoria esecutorietà della sentenza di primo grado.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5738 del 14 maggio 1992
«...il merito della decisione della controversia e quindi non sono idonee ad acquistare efficacia di giudicato, né hanno alcun effetto preclusivo, potendo qualsiasi questione essere nuovamente trattata in sede di decisione e diversamente delibata.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17708 del 19 luglio 2013
«L'art. 183 cod. proc. civ., quarto comma, cod. proc. civ. nel testo anteriore alla riforma del 2006, nonché l'attuale quinto comma della stessa norma, consentono che l'attore possa introdurre una nuova domanda, oltre che a seguito di eccezione o...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3639 del 13 febbraio 2009
«...venga a trovarsi, a sua volta, in una posizione processuale di convenuto, così che al medesimo, rispetto alla nuova o più ampia pretesa della controparte, non può essere negato il diritto di difesa mediante la "reconventio reconventionis".»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12545 del 8 luglio 2004
«L'art. 183, quarto comma, c.p.c. (nel testo risultante dalla sostituzione operata dall'art. 17 della legge 26 novembre 1990, n. 353), nel consentire all'attore di formulare nella prima udienza di trattazione la nuova domanda o la nuova eccezione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9266 del 19 aprile 2010
«Poiché la diversa quantificazione o specificazione della pretesa, fermi i fatti costitutivi, non comporta prospettazione di una nuova "causa petendi" e, quindi, una "mutatio libelli", integrando, invece, una mera "emendatio libelli", come tale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4253 del 22 febbraio 2010
«La domanda di accertamento del diritto reale di uso dell'area destinata a parcheggio condominiale ai sensi dell'art. 41 sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150 (nel testo novellato dalla legge 6 agosto 1967, n. 765) e dell'art. 26, comma...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14098 del 17 giugno 2009
«Il giudizio di indispensabilità della prova nuova in appello - previsto dall'art. 345, terzo comma, c.p.c. con riferimento al rito di cognizione ordinaria e dall'art. 437, secondo comma, in relazione al processo del lavoro - non attiene al merito...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28348 del 18 dicembre 2013
«...di essi rasente il tronco, la successiva richiesta, avanzata nel corso del giudizio, del taglio dei rami, non costituisce una domanda nuova, ma solo una specificazione della pretesa originaria, trattandosi di un "minus" rispetto alla stessa.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15791 del 24 giugno 2013
«Nel sistema delle preclusioni di cui agli artt. 183 e 184 c.p.c. novellati dalla legge 26 novembre 1990, n. 353, si ha un'inammissibile domanda nuova nel caso in cui l'attore, dopo aver chiesto, nell'atto introduttivo, l'accertamento della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1740 del 25 gennaio 2008
«Costituisce domanda nuova quella del creditore che, dopo aver invocato l'esecuzione coattiva di un contratto preliminare rimasto inadempiuto, ponendo a base dell'atto introduttivo la richiesta di pronuncia costitutiva ex art. 2932 c.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17007 del 2 agosto 2007
«La sostituzione, nel corso del giudizio di primo grado, della domanda di adempimento contrattuale originariamente formulata con quella di indennizzo per arricchimento senza causa integra pertanto la proposizione di una domanda nuova, come tale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7766 del 23 aprile 2004
«Sono consentite dalla legge processuale le modificazioni della causa petendi che non integrino domanda nuova, e cioè solo quelle che importano una diversa qualificazione o interpretazione del fatto costitutivo del diritto; la introduzione di un...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16819 del 10 novembre 2003
«Non costituisce domanda nuova, e deve ritenersi ammessa nel corso di tutto il giudizio di primo grado e finché non si precisano le conclusioni, la modificazione quantitativa del risarcimento del danno in origine richiesto, intesa non solo come...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1233 del 28 gennaio 2003
«Pertanto la domanda di ingiustificato arricchimento configura una domanda nuova rispetto alle domande fatte valere con l'esercizio dell'azione cambiaria, ovvero dell'azione causale e, conseguentemente, qualora sia stata proposta per la prima volta...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3502 del 10 aprile 1999
«...di adempimento e quella di risoluzione; mentre, ove siano prospettati fatti nuovi, configuranti una nuova causa petendi, con l'introduzione di un nuovo tema di indagine, trovano applicazione le preclusioni di cui agli artt. 183, 184 e 345 c.p.c.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6042 del 12 marzo 2009
«...dal giudice del rinvio a seguito della cassazione della sentenza di secondo grado, non è idoneo a rendere nuovamente efficace il titolo esecutivo definitivamente caducato, potendo soltanto fondare il diritto ad una nuova esecuzione forzata.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18410 del 1 agosto 2013
«Il giudice di merito, ove intenda disporre una nuova consulenza tecnica d'ufficio, è tenuto a motivare adeguatamente - in base ad idonei elementi istruttori o cognizioni proprie, eventualmente integrati da presunzioni e da nozioni di comune...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5827 del 24 giugno 1996
«Ne deriva che alla nuova udienza il giudice deve limitarsi ad accertare se il giuramento sia stato reso o no e decidere conformemente la causa, restandogli precluso di esaminare nuovamente la fondatezza della già ritenuta ragione giustificativa...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27165 del 19 dicembre 2006
«Al fine della valida introduzione nei confronti della parte contumace, di una domanda nuova (o riconvenzionale), che tragga titolo dal medesimo fatto posto a fondamento della domanda principale, non è necessario ricorrere ad un'autonoma citazione,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 574 del 17 gennaio 2001
«...può essere rilevata d'ufficio dal giudice ma va dedotta dallo stesso contumace all'atto della sua eventuale successiva costituzione ovvero mediante impugnazione della sentenza che abbia pronunciato sul merito della domanda nuova non notificata.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7436 del 10 agosto 1996
«...con l'atto introduttivo del giudizio, la domanda nei confronti del terzo chiamato in causa non può essere considerata nuova e pertanto non è necessario che la stessa venga notificata allo stesso rimasto contumace ai sensi dell'art. 292 c.p.c.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10044 del 25 novembre 1994
«In caso di proposizione di domanda nuova nel corso del giudizio di primo grado, la parte costituita che su di essa abbia accettato il contraddittorio non è legittimata a far valere la nullità dipendente dalla sua mancata notificazione a parte...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1296 del 3 febbraio 1993
«Ne consegue che, sussistendo, nel caso di contumacia di una delle parti, l'obbligo di notificazione della comparsa di intervento — giacché il contumace deve essere informato della presenza nel processo di una nuova parte, anche se questa non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18962 del 16 settembre 2011
«In tema di ammissione al passivo in una procedura di amministrazione straordinaria, il principio di infrazionabilità del credito, secondo cui un credito, per poter essere insinuato in via tardiva, deve essere diverso per "petitum" e "causa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2594 del 7 febbraio 2006
«Il tribunale che abbia già sentito il debitore, ai sensi dell'art. 162 legge fall., sulla sua proposta di concordato preventivo non è tenuto a sentirlo nuovamente su un'eventuale proposta modificativa di quella originaria (nei limiti in cui tali...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1155 del 5 agosto 1999
«...di bis in idem solo se la successiva richiesta si fondi sulle stesse prove già esaminate in tali precedenti pronunce, e non quando ulteriore materiale probatorio sia allegato, insieme al precedente, a sostegno di una nuova domanda di revisione.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26212 del 28 dicembre 2010
«La sentenza con cui il tribunale dichiara il fallimento del debitore, dopo l'instaurazione del giudizio di omologazione del concordato preventivo, non è suscettibile di opposizione ex art. 18 legge fall. (possibile unicamente prima di tale fase),...»