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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2967 del 23 ottobre 1999
«...a seguito della decadenza, operante automaticamente, non appena la sentenza di condanna per altro reato sia divenuta definitiva, non è viceversa possibile procedere alla revoca discrezionale del beneficio illegalmente o illegittimamente applicato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12263 del 12 dicembre 1995
«In tema di reati edilizi, la subordinazione della sospensione condizionale della pena all'esecuzione della demolizione da parte del condannato non è legittima, poiché: 1) il legislatore ha disciplinato la materia delle sanzioni amministrative in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3881 del 10 ottobre 2000
«...30 aprile 1992, n. 285, prevede la possibilità della revoca detta esclusivamente nell'ipotesi di recidiva reiterata specifica verificatasi entro il periodo di cinque anni a decorrere dalla data della condanna definitiva per la prima violazione.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7394 del 27 giugno 1994
«Il principio della retroattività della norma più favorevole posto dall'art. 2, terzo comma, c.p., che assicura al cittadino il trattamento penale più mite tra quello previsto dalla legge penale vigente al momento del fatto e quello previsto dalle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3144 del 29 settembre 2000
«...escludersi che l'abrogazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale abbia dato luogo ad una vera e propria abolitio criminis e che la condanna definitivamente inflitta per detto reato sia quindi soggetta a revoca ai sensi dell'art. 673 c.p.p»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1265 del 3 maggio 1996
«In tema di reati edilizi la richiesta ed il rilascio della concessione in sanatoria nei casi in cui nei confronti del richiedente sia già intervenuta sentenza definitiva di condanna sono esclusivamente quelli previsti dall'art. 38 comma 3 della L....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7302 del 23 giugno 1994
«Perché possa configurarsi la recidiva, occorre che il nuovo reato sia commesso dopo che la precedente condanna sia divenuta irrevocabile, non essendo sufficiente che esso giunga a definitiva consumazione dopo tale momento. All'uopo è sufficiente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42367 del 23 novembre 2005
«Il presupposto di legittimità della revoca della sospensione condizionale per «altra condanna» in relazione a un delitto anteriormente commesso è che la pronuncia pregiudicante sia divenuta definitiva, dal momento che si tratta di rimuovere una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 405 del 4 marzo 1993
«La condanna menzionata nell'art. 168, comma primo, n. 2, c.p., determina la revoca della sospensione condizionale della pena solo se diviene definitiva dopo quella che ha concesso il beneficio e prima della scadenza dei «termini stabiliti», che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3428 del 26 giugno 1997
«Nel caso di indulto condizionato, il termine di prescrizione della pena decorre non dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza di condanna che è causa della revoca, bensì dal giorno in cui è diventata definitiva la decisione — sia essa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5563 del 4 febbraio 1997
«...beneficio della liberazione condizionale nei confronti di un soggetto il quale era stato tratto in arresto — e condannato con sentenza non definitiva — per il reato di spaccio di droga, in ordine al quale aveva ammesso la propria responsabilità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 640 del 6 maggio 1994
«In definitiva, la suddetta impossibilità, non potendosi frapporre un ingiustificato ostacolo al reinserimento sociale del riabilitando che abbia, per altro verso, dato prova, attraverso la buona condotta tenuta, di essere meritevole della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3879 del 30 marzo 2000
«L'istituto della distrazione delle spese processuali a favore del difensore antistatario ha carattere generale e può perciò trovare applicazione non solo nei procedimenti che si concludono con una sentenza di condanna nei confronti della parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37266 del 9 novembre 2006
«...reale di indisponibilità ed il conseguente recupero della libera disponibilità dei beni sequestrati, essendo, a tal fine, sempre necessaria la decisione incidentale o definitiva dell'autorità giudiziaria sulla destinazione dei beni sequestrati.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6617 del 6 giugno 1994
«...30, comma 3, della L. n. 354 del 1975 che, per il condannato con sentenza definitiva, titolare di un permesso, che non rientri in istituto, rende operante la disposizione dell'art. 385 c.p. solo se l'assenza si protragga oltre le dodici ore.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43508 del 13 novembre 2003
«All'imputato agli arresti domiciliari con modalità esecutive che gli consentono di allontanarsi dalla propria abitazione per il tempo necessario ad adempiere la finalità per cui l'allontanamento è stato autorizzato, non è applicabile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46177 del 18 novembre 2013
«La configurabilità del reato di cui all'art.87-bis d.P.R. n. 570 del 1960, relativo alla esposizione di fatti non corrispondenti al vero nella dichiarazione autenticata di accettazione della candidatura alle elezioni comunali, prescinde dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26231 del 14 giugno 2013
«In tema di esigenze cautelari, lo stato di detenzione per altra causa, anche per effetto di condanna definitiva, non impedisce la configurabilità né del pericolo di fuga, né del pericolo di reiterazione di condotte criminose, in considerazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4152 del 28 gennaio 2015
«...condanna definitiva, in quanto ai fini del computo suddetto si dovrà tenere conto soltanto di quella frazione temporale trascorsa in stato di custodia cautelare relativamente alla quale non vi sia stata sovrapposizione con l'espiazione della pena.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47998 del 19 novembre 2014
«Ai fini di cui all'art. 300, comma quarto, cod. proc. pen., secondo cui la custodia cautelare perde efficacia quando la sua durata risulta non inferiore alla pena irrogata con la sentenza di condanna - anche non definitiva-, deve tenersi conto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39538 del 24 settembre 2013
«All'imputato nei cui confronti sia divenuta irrevocabile sentenza di condanna o di estinzione del reato per prescrizione non può essere estesa, a norma dell'art. 669 c.p.p., l'assoluzione definitiva intervenuta in autonomo giudizio nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 5 aprile 2016
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicchè...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18513 del 21 settembre 2016
«Il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva, di cui all'art. 27, comma 2, Cost., concerne le garanzie relative all'attuazione della pretesa punitiva dello Stato, e non può quindi applicarsi, in via analogica o estensiva,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52607 del 12 dicembre 2016
«Ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione nei confronti di un condannato per il reato di associazione di tipo mafioso, qualora sia intercorso un apprezzabile lasso di tempo tra l'accertamento in sede penale e la formulazione del giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15368 del 13 aprile 2016
«...allo stato degli atti e, come tali, essendo suscettibili di modificazione per la sopravvenienza di nuovi elementi, non sono munite del carattere dell'irrevocabilità, che connota invece i provvedimenti con cui viene resa definitiva una condanna.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46218 del 3 novembre 2016
«...di condanna definitiva alla pena dell'ergastolo, attesa la radicale differenza tra l'istituto dell'isolamento diurno, vera e propria sanzione penale e l'isolamento cautelare, modalità di custodia disposta per ragioni processuali o di sicurezza.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 521 del 5 gennaio 2017
«...divenuta definitiva, aveva modificato "in peius" gli aumenti di pena effettuati dal giudice del patteggiamento per i reati satellite di quel procedimento, procedendo poi agli ulteriori aumenti di pena per i reati al vaglio del decidente).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10555 del 3 marzo 2017
«...della corte di appello. (Fattispecie in cui, il giudice d'appello aveva dato atto che nel corso del procedimento, era divenuta definitiva la sentenza di condanna per la quale era stata chiesta l'estradizione sulla base di un titolo cautelare).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1884 del 24 maggio 1996
«La statuizione relativa alla sospensione condizionale della pena diviene definitiva con il passaggio in giudicato della sentenza e non con il decorso dei cinque anni entro i quali la decisione sottoposta a sospensione è destinata a veder...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 311 del 22 marzo 1999
«...giudizio incidentale de libertate, instaurato per far valere la presunta decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare, la sentenza di condanna a pena detentiva superiore al periodo di custodia cautelare sofferto era divenuta definitiva).»