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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20383 del 19 maggio 2001
«Nel caso in cui l'imputato abbia subordinato la richiesta di applicazione della pena alla concessione della sospensione condizionale, in presenza del consenso del P.M. il giudice è tenuto a pronunziarsi sulla concedibilità o meno del beneficio,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 13 novembre 2000
«In caso di connessione obiettiva tra reato e violazione non costituente reato, il giudice competente a conoscere del reato è anche competente a decidere sulla violazione non costituente reato e ad applicare la sanzione per essa stabilita dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4099 del 10 novembre 1999
«...o con il decreto di cui all'art. 459 c.p.p. Ne consegue che, nell'ipotesi di applicazione della pena su richiesta delle parti, la rateizzazione non può mai costituire oggetto dell'accordo, non rientrando nella disponibilità delle parti medesime.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2500 del 26 agosto 1999
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, rientra tra i compiti del giudice il controllo sulla corretta qualificazione giuridica del fatto e sulla applicazione e comparazione delle circostanze. La relativa valutazione è censurabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6548 del 21 gennaio 1998
«La richiesta di applicazione di pena e l'adesione alla pena proposta dall'altra parte esonerano l'accusa dall'onere della prova degli elementi addotti contro l'imputato, e comportano che la sentenza sia sufficientemente motivata con una succinta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2076 del 22 gennaio 2004
«Nel procedimento di applicazione della pena su richiesta la mancanza, l'insufficienza o la contraddittorietà della prova non possono dar luogo a pronuncia di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p. salvo che, trattandosi di mancanza, questa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4118 del 29 settembre 1999
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, se il giudice ha adeguatamente motivato in ordine alla insussistenza di ipotesi di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., è inammissibile, in sede di legittimità, ogni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 641 del 29 marzo 1999
«In tema di patteggiamento l'illegalità della pena concordata si traduce in un vizio dell'accordo, che il giudice ha il compito di rilevare rigettando la richiesta. Se, malgrado il vizio di illegittimità da cui è affetto, l'accordo sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1282 del 14 gennaio 2003
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, compito fondamentale del giudice è il controllo sulla corretta qualificazione giuridica del fatto, ciò al fine di evitare che il patteggiamento sulla pena si risolva in un accordo sui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9239 del 5 marzo 2001
«L'avvenuta pronuncia di una sentenza di applicazione della pena su richiesta nei confronti di taluno fra i concorrenti in un medesimo reato non costituisce causa di incompatibilità e di ricusazione del giudice il quale sia poi chiamato a conoscere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5777 del 15 maggio 1992
«La motivazione si esaurirà quindi, in positivo, nella delibazione, con concisa esposizione delle relative ragioni, della sussistenza dell'accordo tra le parti, della correttezza della qualificazione giuridica del fatto e dell'applicazione e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 3769 del 7 gennaio 1997
«In tema di motivazione della sentenza di patteggiamento, non può essere censurato in sede di legittimità il difetto di motivazione in ordine a una circostanza attenuante non richiesta, dovendo il giudice investito della richiesta di applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38854 del 30 ottobre 2001
«In tema di applicazione della pena su richiesta, qualora sussistano indicazioni non univoche circa la qualificazione giuridica dei fatti oggetto dell'accordo fra le parti, il giudice è tenuto a fornire sul punto una espressa motivazione e, nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3429 del 11 dicembre 1998
«La richiesta di applicazione di pena patteggiata costituisce un negozio giuridico processuale recettizio che, pervenuto a conoscenza dell'altra parte, non può essere modificato unilateralmente né revocato, e, una volta che il giudice abbia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7939 del 7 luglio 1998
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti è equiparata ad una pronuncia di condanna, e tale equiparazione rende possibili gli effetti concernenti la contestazione della recidiva, e la valutazione della sentenza ex art. 444...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3447 del 19 marzo 1998
«Nel caso in cui l'imputato abbia subordinato la richiesta di applicazione della pena alla concessione della sospensione condizionale, ancorché il pubblico ministero abbia aderito alla richiesta, il giudice resta comunque investito del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5882 del 11 giugno 1993
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti, il beneficio della sospensione condizionale della pena, oltreché nell'ipotesi di subordinazione dell'efficacia della richiesta alla sua concessione, specificamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 484 del 16 marzo 1992
«In caso di accoglimento della richiesta di applicazione della pena, avanzata dall'imputato, con il consenso del pubblico ministero, subordinatamente alla concessione della sospensione condizionale, il giudice non è tenuto a indicare specificamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3251 del 5 gennaio 2000
«Deve ritenersi viziata da violazione di legge ed illogicità manifesta la sentenza con la quale il Gip, applicando la pena su richiesta delle parti, dichiari compensate integralmente le spese nei confronti della parte civile, sul rilievo che,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1829 del 6 maggio 2000
«Qualora con la sentenza di applicazione della pena su richiesta non sia stata dichiarata la falsità di atti o documenti, tale dichiarazione può essere pronunciata, ai sensi dell'art. 675, comma 1, c.p.p., in sede esecutiva solo a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40288 del 7 novembre 2011
«È ricorribile per cassazione la sentenza di patteggiamento nella parte relativa alla condanna alla rifusione delle spese di parte civile, in particolare per quanto attiene alla legalità della somma liquidata e alla esistenza di una corretta...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 47289 del 10 dicembre 2003
«È inammissibile nel giudizio di cassazione la richiesta di applicazione della pena formulata in base all'art. 5 della legge 12 giugno 2003 n. 134 (modifiche al codice di procedura penale in materia di applicazione della pena su richiesta delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4436 del 22 luglio 1999
«L'annullamento in sede di legittimità della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, implicando l'esclusione della validità dell'accordo nei termini in cui le parti lo hanno concluso e il giudice lo ha recepito nella sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8635 del 7 luglio 1999
«La regola della non appellabilità della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, pur se emessa contestualmente ad altra statuizione oggetto di appello, non subisce deroghe nemmeno nella ipotesi in cui la sentenza sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3183 del 9 marzo 1999
«In tema di patteggiamento, la sentenza che applichi la pena richiesta dall'imputato, a seguito di dibattimento per il dissenso del P.M. ritenuto dal giudice ingiustificato, è appellabile anche dall'imputato, atteso che la rinuncia a contestare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11493 del 3 novembre 1998
«La mancanza, nell'atto di impugnazione, dei requisiti prescritti dall'art. 581 c.p.p., in tutta la sua estensione e in ciascuna delle sue articolazioni, impedisce di rilevare e dichiarare la sussistenza di eventuali cause di non punibilità, dato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4413 del 15 aprile 1998
«Nell'applicazione della pena su richiesta il giudice di appello è tenuto a rispettare i limiti della decisione propri del rito speciale e pertanto non può confermare la revoca della sospensione condizionale della pena disposta con la sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7401 del 14 febbraio 2013
«In tema di patteggiamento, non può essere censurato in sede di legittimità il difetto di motivazione della sentenza in ordine ad una circostanza attenuante non richiesta e non applicata, dovendo il giudice investito della richiesta di applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26728 del 19 giugno 2003
«Il ricorso per cassazione contro la sentenza di applicazione della pena su richiesta che abbia disposto la confisca di denaro ricavato dalla cessione di stupefacenti è inammissibile per carenza di interesse, sebbene la misura, riguardando il...»