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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37967 del 1 ottobre 2012
«Nell'accordo sull'applicazione della pena in ordine al reato di guida in stato di ebbrezza le parti non possono prima procedere alla conversione della pena detentiva in quella pecuniaria per poi sostituirla con il lavoro di pubblica utilità,...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 30505 del 6 agosto 2001
«Atteso il decisivo valore che, nel procedimento di applicazione della pena su richiesta, assume il verbale di udienza, in cui vengono consacrate le concordi volontà delle parti, deve ritenersi possibile, in caso di divergenza fra detto verbale ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3057 del 11 gennaio 2001
«In tema di applicazione della pena su richiesta, i termini dell'accordo tra imputato e pubblico ministero (il quale è pertinente esclusivamente agli aspetti penalistico-sanzionatori) non si estendono agli aspetti liquidatori delle spese sostenute...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6580 del 2 giugno 2000
«In tema di applicazione della pena su richiesta, qualora, in sede di legittimità, si rilevi che una clausola dell'accordo concluso tra le parti sia stata pattuita in violazione di legge, la sentenza pronunciata a norma dell'art. 444 c.p.p. non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1445 del 30 maggio 2000
«In tema di patteggiamento la procedura dettata dagli artt. 444 e ss. c.p.p. è tale per cui la stipulazione del patto fra l'imputato, personalmente (o a mezzo di procuratore speciale), e il pubblico ministero, comporta implicitamente la rinuncia a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1853 del 18 gennaio 2006
«Nel procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti, l'accordo si forma non tanto sulla pena inizialmente indicata e sulle eventuali operazioni con le quali essa viene determinata, bensì sul risultato finale delle operazioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6521 del 11 febbraio 2003
«In sede di applicazione pena su richiesta delle parti il giudice, mentre ha l'obbligo di pronunciarsi sulla liquidazione delle spese di costituzione di parte civile, previa verifica generica delle condizioni di legittimazione della costituzione e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 295 del 17 gennaio 1994
«Il ricorso per cassazione avverso sentenze di applicazione della pena su richiesta delle parti va deciso con il procedimento in camera di consiglio, giusto il disposto dell'art. 611 c.p.p., quando si tratti di sentenze non emesse nel dibattimento,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6179 del 28 aprile 1990
«La locuzione «diminuita fino ad un terzo» contenuta nell'art. 444 c.p.p. va intesa nel senso che la misura della riduzione non può eccedere un terzo. (Nella specie è stata annullata con rinvio la sentenza che aveva accolto una richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13038 del 21 marzo 2003
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti qualora per mero errore il giudice abbia applicato una pena inferiore al minimo edittale e cioè giorni 14 di reclusione invece di giorni 15, emergendo l'univoca volontà delle parti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 461 del 19 gennaio 1994
«In tema di patteggiamento, qualora sia stata applicata una sanzione inferiore al minimo legale, la Corte di cassazione deve pronunciare l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo giudizio, nel quale le parti dovranno rivalutare i...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 400 del 2 marzo 2000
«In tema di patteggiamento, la circostanza che nel computo della pena effettuato in sentenza non sia indicato l'aumento per la continuazione non può essere ritenuta causa di illegittimità della decisione ove la sanzione concordata dalle parti ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1497 del 31 marzo 1998
«La manifestazione di volontà dell'imputato volta ad ottenere l'applicazione della pena ex art. 444 c.p.p. deve indicare specificamente la pena da applicare, attesa la natura di atto dispositivo personalissimo di tale richiesta la cui forma di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10503 del 16 ottobre 1991
«La riduzione della pena conseguente alla adozione del procedimento speciale previsto dagli artt. 444 ss. c.p.p. non è assimilabile all'applicazione di una circostanza attenuante del reato e, pertanto, dev'essere calcolata sulla pena complessiva,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4903 del 6 febbraio 2004
«Qualora il giudice nell'applicare la pena su richiesta delle parti, ai sensi dell'art. 444 c.p.p., per errore di calcolo, abbia applicato una pena superiore a quella richiesta, la Corte di cassazione può rettificare la sentenza ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4678 del 4 marzo 1997
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, qualora per mero errore di calcolo la pena sia stata indicata dalle parti in misura inferiore a quella risultante da un calcolo corretto e il giudice, non rilevando l'errore, abbia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11556 del 4 dicembre 1992
«Nel caso in cui sia stata dal giudice di merito erroneamente ritenuta corretta la determinazione della pena prospettata dalle parti ex art. 444 c.p.p., per non essere stato calcolato, nella misura ritenuta congrua, l'aumento per la continuazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47688 del 12 dicembre 2003
«In tema di patteggiamento, l'omessa pronuncia del giudice sulla richiesta di restituzione dei beni in sequestro, anche se oggetto di accordo tra le parti, non comporta la nullità della sentenza, giacché la richiesta di applicazione della pena può...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26402 del 19 giugno 2003
«Qualora, con la sentenza di applicazione della pena ai sensi dell'art. 444 c.p.p., il giudice abbia omesso di decidere anche sulla connessa (ex art. 24 della legge 24 novembre 1981 n. 689) e contestata violazione amministrativa, non per questo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19788 del 29 aprile 2003
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti il giudice, nel ratificare il contenuto dell'accordo intervenuto tra l'imputato ed il pubblico ministero, non può alterare i dati della richiesta e subordinare il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11042 del 11 marzo 2003
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, qualora risulti dagli atti un reato non contestato, connesso ai sensi dell'art. 12 lett. b) c.p.p. e che non comporti alcuno spostamento della competenza per materia e per territorio, il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15724 del 24 aprile 2002
«In sede di incidente di esecuzione, il giudice non può procedere alla restituzione dei beni sequestrati al soggetto nei cui confronti sia stata applicata la pena concordata a norma dell'art. 444 c.p.p. per il reato di ricettazione, qualora questi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20383 del 19 maggio 2001
«Nel caso in cui l'imputato abbia subordinato la richiesta di applicazione della pena alla concessione della sospensione condizionale, in presenza del consenso del P.M. il giudice è tenuto a pronunziarsi sulla concedibilità o meno del beneficio,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 13 novembre 2000
«In caso di connessione obiettiva tra reato e violazione non costituente reato, il giudice competente a conoscere del reato è anche competente a decidere sulla violazione non costituente reato e ad applicare la sanzione per essa stabilita dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4099 del 10 novembre 1999
«La decisione circa il pagamento rateale della multa o dell'ammenda rientra nella discrezionalità del giudice secondo quanto previsto dall'art. 133 ter c.p., e tale facoltà può essere esercitata esclusivamente con la sentenza di condanna emessa ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2500 del 26 agosto 1999
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, rientra tra i compiti del giudice il controllo sulla corretta qualificazione giuridica del fatto e sulla applicazione e comparazione delle circostanze. La relativa valutazione è censurabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2725 del 14 marzo 1996
«Il reato di falsità ideologica in atto pubblico è configurabile anche con riguardo ad un atto dispositivo legittimato da determinate condizioni, qualora queste ultime vengano falsamente attestate. Né rileva che il presupposto del documento possa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6548 del 21 gennaio 1998
«La richiesta di applicazione di pena e l'adesione alla pena proposta dall'altra parte esonerano l'accusa dall'onere della prova degli elementi addotti contro l'imputato, e comportano che la sentenza sia sufficientemente motivata con una succinta...»