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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4521 del 5 maggio 1998
«La disposizione dell'art. 1453 c.c. secondo cui nei contratti con prestazioni corrispettive la risoluzione può essere domandata anche quando inizialmente sia stato chiesto l'adempimento, fissa un principio di contenuto processuale in virtù del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5723 del 29 novembre 1994
«Ai fini dell'ammissibilità della richiesta di rimessione, il presupposto dell'inerenza della richiesta alla fase del processo di merito deve obbligatoriamente sussistere al momento della decisione della Corte di cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6925 del 16 giugno 1995
«Il giudice al quale sia stata presentata richiesta di rimessione del processo, ai sensi degli artt. 45 e 46 c.p.p., non può, perché funzionalmente incompetente, adottare pronuncia alcuna in relazione alla richiesta medesima, ma deve limitarsi a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3764 del 8 novembre 1999
«Il decreto che dispone il giudizio, emesso ai sensi dell'art. 464 c.p.p. a seguito di opposizione a decreto penale, non deve essere obbligatoriamente preceduto dall'invito a comparire, atteso che tale adempimento, in quanto finalizzato a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41028 del 5 dicembre 2002
«Ai fini della utilizzabilità delle dichiarazioni, rese da taluno dei soggetti indicati negli artt. 64 e 197 bis c.p.p. dei quali il pubblico ministero abbia dovuto rinnovare l'esame ai sensi dell'art. 26, comma 2, della legge 1 marzo 2001 n. 63...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41160 del 9 dicembre 2002
«In tema di inutilizzabilità, quando questa sia prevista solo come conseguenza dell'inosservanza di determinati adempimenti, la sua sussistenza può essere affermata unicamente a condizione che detta inosservanza risulti positivamente dimostrata,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9723 del 13 novembre 1996
«In materia di reati tributari risulta priva di fondamento la pretesa della parte civile, quale persona tenuta all'adempimento dell'obbligazione erariale, nell'ipotesi in cui sia stata applicata l'amnistia. Invero presupposto indefettibile per tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7038 del 23 febbraio 2011
«La parte civile - una volta nominato il difensore che abbia accettato l'incarico - ha l'onere di accertare che l'azione civile sia stata esercitata, provvedendo ad una nuova nomina, nel caso in cui il difensore sia sospeso dall'albo professionale;...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 684 del 23 ottobre 1999
«In tema di costituzione di parte civile, l'adempimento delle prescrizioni di cui alla lettera d) dell'art. 78 c.p.p. (esposizione delle ragioni che giustificano la domanda) risulta adeguatamente realizzato dal richiamo al capo di imputazione, il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42922 del 19 dicembre 2002
«Nel caso in cui l'imputato, dopo aver nominato due difensori, si sia in concreto avvalso di uno solo di essi, affidandogli la propria difesa in ogni atto, adempimento o fase del procedimento, deve ritenersi che abbia inteso affidare le attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6 del 8 gennaio 1997
«L'esercizio del potere-dovere di arresto in flagranza di reato attribuito agli organi di polizia giudiziaria è disciplinato dalle disposizioni dettate dagli artt. 379 e segg. c.p.p., nessuna delle quali prevede che, al momento dell'atto, debbano...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25718 del 8 giugno 2004
«Il giudice che debba nominare un sostituto del difensore di fiducia, regolarmente citato ma non comparso, può avvalersi di un avvocato occasionalmente presente in aula, senza dover attingere all'elenco di cui al secondo comma dell'art. 97 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2518 del 25 febbraio 1999
«In materia di diffamazione, perché l'esimente del diritto di cronaca possa trovare riconoscimento — anche sotto il profilo della putatività — occorre che il divario tra fatti narrati e fatti accaduti sia riconducibile ad una percezione difettosa o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3348 del 29 gennaio 2004
«L'art. 609 octies c.p., nell'individuazione della condotta punibile, si riferisce espressamente a tutti «gli atti di violenza sessuale di cui all'art. 609 bis c.p.» e quindi anche alle ipotesi previste nel secondo comma di detta norma. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9348 del 31 agosto 1994
«La diminuente di cui all'art. 5 della L. 2 ottobre 1967, n. 895, opera solo per i reati in questa prevista e non può essere riconosciuta con riferimento alle materie esplodenti indicate dall'art. 678 c.p. (Fattispecie relativa a trasporto di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3549 del 18 marzo 1999
«In tema di nomina di difensore, la revoca delle precedenti nomine, che risultino in eccedenza rispetto al numero consentito, può avvenire anche attraverso “comportamento concludente”. Invero, non essendo prevista come obbligatoria la adozione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9478 del 13 agosto 1998
«Nel caso in cui, l'imputato, senza revocare espressamente il precedente difensore, nomini durante il giudizio d'appello altro difensore di fiducia, e solo di questi in concreto si avvalga, concentrando su di esso la propria scelta, a lui affidando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9305 del 26 agosto 1994
«Nel caso in cui l'imputato, pur avendo nominato due difensori, si sia limitato in concreto ad avvalersi di uno solo di essi, sul quale ha concentrato la propria scelta originaria, a lui affidando nella prassi la propria difesa in ogni atto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1062 del 7 aprile 1997
«È valido ed efficace il mandato difensivo conferito mediante crocesegno autenticato dal difensore ai sensi dell'art. 39 disp. att. c.p.p.; se, infatti, il segno di croce è privo di qualsiasi valore per l'ovvia ragione che non dà alcuna certezza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6948 del 12 giugno 2000
«In tema di rinuncia alla impugnazione da parte dell'imputato, essa deve essere fatta personalmente dalla parte privata, oppure a mezzo del difensore munito di procura speciale, che, ai sensi dell'art. 122 c.p.p., deve, tra l'altro, contenere la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1998
«In tema di procedimento per la riparazione dell'ingiusta detenzione, la disposizione di cui al primo comma dell'art. 315 c.p.p., che prevede la sanzione di inammissibilità della domanda soltanto con riferimento alla mancata osservanza del termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3051 del 17 maggio 1997
«Qualora l'imputato nei cui confronti il pubblico ministero abbia promosso giudizio immediato intenda chiedere il rito abbreviato, ai sensi dell'art. 458 c.p.p. e si trovi in stato di detenzione, può adempiere all'onere di notifica di tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1309 del 4 febbraio 1994
«Non vi è inadempimento all'obbligo della motivazione qualora il giudice d'appello abbia accertato e valutato il materiale probatorio con criteri omogenei a quelli usati dal giudice di primo grado. In tal caso le motivazioni delle sentenze dei due...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2911 del 21 ottobre 2002
«Una volta proposto ricorso straordinario per errore di fatto a norma dell'art. 625 bis c.p.p., la Corte di cassazione deve compierne una delibazione preliminare di ammissibilità, il cui eventuale esito negativo comporta la declaratoria di ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 119 del 3 marzo 1992
«Il deposito degli atti e dei documenti processuali in cancelleria costituisce una semplice attività materiale ed i relativi adempimenti non sono soggetti ad alcuna formalità. Trattandosi di adempimento ordinario di un atto di ufficio, esso deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37346 del 10 ottobre 2007
«Qualora il difensore proponga impugnazione prima che gli sia notificato l'avviso di deposito del provvedimento deliberato all'esito dell'udienza camerale, così avvalendosi della facoltà cui l'avviso stesso è preordinato, la formalità della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48469 del 30 dicembre 2008
«La necessità che l'ordinanza cautelare emessa nei confronti di una persona straniera, della quale risulti dagli atti la mancata conoscenza della lingua italiana, sia tradotta immediatamente in una lingua a lui nota, non implica che tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5486 del 4 febbraio 2013
«Sebbene sussista un obbligo di traduzione della sentenza, a tale adempimento deve procedersi qualora l'imputato alloglotta che non comprende la lingua italiana ne faccia espressa richiesta, in base ai principi contenuti nell'art. 3 della direttiva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4997 del 13 febbraio 1992
«In tema convalida di arresto in flagranza, la mancata spedizione del telegramma di conferma dell'avviso telefonico al difensore di fissazione dell'udienza di convalida (art. 390, comma secondo, c.p.p.) non determina nullità della notifica non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5222 del 20 maggio 1993
«Deve ritenersi rituale la notifica del decreto di citazione per il dibattimento di appello nel domicilio dichiarato dall'imputato che, arrestato dopo la dichiarazione medesima, non ne abbia dato notizia all'autorità giudiziaria in adempimento...»