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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2036 del 28 marzo 1980
«L'ordinanza che dichiara la decadenza della parte dal diritto di far escutere i testi per mancata citazione degli stessi è revocabile, in quanto non è compresa nel novero delle ordinanze reclamabili al collegio, e spetta esclusivamente al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1399 del 27 febbraio 1980
«L'ordinanza che dichiara chiusa l'istruttoria quando ravvisa superflua, per i risultati raggiunti, l'ulteriore assunzione di mezzi di prova, non può, violando i diritti della difesa, rinvenire l'estremo della superfluità nelle acquisizioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 952 del 15 marzo 1976
«Il provvedimento col quale il giudice decide sull'opposizione contro l'ordinanza di esibizione, proposta dal terzo intervenuta nel giudizio, a norma dell'art. 211 c.p.c., ha contenuto e natura di sentenza: pertanto, qualora esso rivesta la forma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45127 del 7 novembre 2013
«Il rinvio del dibattimento a udienza fissa prima del compimento degli atti introduttivi deve essere qualificato come rinvio vero e proprio, con il conseguente obbligo di notifica del decreto che dispone il giudizio, in quanto, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1110 del 22 gennaio 2010
«In tema di querela di falso, benché il dettato normativo affidi all'istruttore il giudizio sulla rilevanza processuale dell'atto inciso dalla querela e sull'ammissibilità della proposizione della stessa, non è precluso al collegio il riesame dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4231 del 23 febbraio 2007
«Nel caso che, all'interno di un giudizio civile, venga introdotto un giudizio incidentale di falso, ne deriva la necessità di sospendere il processo principale fino alla decisione di quello pregiudiziale di falso. La causa di sospensione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2638 del 8 maggio 1979
«L'illegittimità dell'ordinanza di ammissione contemporanea dell'interrogatorio formale e della prova testimoniale sulle stesse circostanze di fatto, nella parte in cui ritiene rilevante, ai fini del decidere, il secondo mezzo istruttorio prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2330 del 17 aprile 1981
«Il giudice d'appello, allorché la lite sia stata in primo grado definita in base a giuramento suppletorio, non può revocare l'ordinanza ammissiva del giuramento stesso, ma, qualora pervenga al convincimento che gli elementi probatori acquisiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3541 del 25 giugno 1979
«Il giudice d'appello, allorché la lite sia stata in primo grado definita in base a giuramento suppletorio, non può revocare l'ordinanza ammissiva del giuramento stesso, ma può procedere alla rivalutazione del materiale probatorio raccolto prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7543 del 8 luglio 1995
«L'ordinanza collegiale ammissiva del giuramento decisorio va notificata alla parte personalmente e non al suo procuratore costituito in giudizio e la notifica fatta a quest'ultimo è nulla, in quanto manca dei requisiti formali indispensabili per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4452 del 15 aprile 1993
«L'ordinanza collegiale del giudice di appello con la quale sia stata rifiutata l'ammissione del deferito giuramento decisorio non è suscettibile di ricorso per cassazione in sé e per sé, trattandosi di provvedimento non decisorio, suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11546 del 23 novembre 1993
«Nei giudizi con litisconsorzio necessario, l'ordinanza che ammette il giuramento decisorio, deferito dall'attore, prima che il contraddittorio sia integrato nei confronti dei litisconsorti pretermessi, con conseguente violazione del diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6182 del 20 giugno 1990
«Il principio secondo cui in analogia a quanto dispone il secondo comma dell'art. 237 c.p.c. per la notifica del giuramento decisorio disposto dal collegio, anche l'ordinanza del giudice istruttore che abbia ammesso, in difetto di contestazione, il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5622 del 9 giugno 1990
«Qualora il collegio, ammettendo il giuramento decisorio, anziché limitarsi a rinviare la causa davanti all'istruttore per un'udienza nella quale quest'ultimo, sentite le parti, fisserà il giorno in cui assumere la prova ed il termine per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6017 del 10 luglio 1987
«L'ordinanza del collegio ammissiva del giuramento decisorio, ai sensi dell'art. 237, secondo comma, c.p.c., deve essere personalmente notificata, nei confronti della parte chiamata a rendere il giuramento stesso, a cura della parte che l'ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 90 del 7 gennaio 1980
«La notifica degli atti, che, in deroga al principio sancito dal primo comma dell'art. 170 c.p.c. — come, a termini dell'art. 237 c.p.c., l'ordinanza ammissiva del giuramento — debbono essere notificati personalmente alla parte, va effettuata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8508 del 26 settembre 1996
«Il deferimento di un giuramento suppletorio non preclude al giudice, pur dopo la prestazione dello stesso, di decidere la domanda, in senso favorevole alla parte che lo ha prestato, prescindendo dalle risultanze del giuramento (e così revocando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4860 del 25 ottobre 1978
«Il provvedimento che ammette il giuramento suppletorio ha natura giuridica di ordinanza e, come tale, può essere revocata sia prima che dopo la prestazione del giuramento, qualora il giudice collegiale, riesaminando gli atti della causa, si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2659 del 11 febbraio 2004
«Il potere del giudice di merito di deferire il giuramento suppletorio ha natura eminentemente discrezionale — trattandosi di mezzo di prova eccezionalmente sottratto alla disponibilità delle parti ed ammissibile d'ufficio — e la valutazione circa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7554 del 13 agosto 1996
«Il giudice d'appello, nell'esercizio del potere di riesaminare il merito della controversia, può ritenere non giustificata la revoca da parte del giudice di primo grado dell'ordinanza ammissiva del giuramento suppletorio e, di conseguenza,...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3302 del 10 ottobre 1953
«Non è necessaria la notificazione al contumace dell'ordinanza collegiale che dispone un giuramento (nella specie; suppletorio) quando il giuramento non debba essere prestato dal contumace, ma da un'altra delle parti in causa.»
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Cassazione civile, sentenza n. 775 del 31 marzo 1951
«L'ordinanza collegiale che dispone un giuramento suppletorio deve essere, a pena di nullità di tutti gli atti successivi, notificata personalmente al contumace, indipendentemente dall'essere o non essere egli la parte che deve giurare.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28269 del 9 luglio 2009
«È legittimo il provvedimento con il quale il tribunale, nell'esaminare l'appello contro la decisione del giudice che abbia respinto l'istanza di revoca di misura cautelare (nella specie obbligo di dimora), richiami, facendola propria, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34270 del 10 settembre 2007
«L'impugnazione è inammissibile per genericità dei motivi se manca ogni indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10545 del 9 maggio 2007
«Il lavoratore subordinato è incapace a testimoniare nei giudizi di opposizione ad ordinanza-ingiunzione, nei casi in cui l'addebito che ha dato luogo alla sanzione attenga ad elementi del rapporto di lavoro di chi depone come teste, non potendo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5857 del 17 giugno 1997
«In tema di impugnazioni, poiché il nuovo codice non distingue più tra dichiarazione di impugnazione e motivi, compendiando il tutto in un unico atto, e poiché non si rende necessaria una formale dichiarazione con l'analitica indicazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1840 del 7 febbraio 2003
«Qualora il giudice abbia respinto con ordinanza l'eccezione di incapacità a testimoniare tempestivamente sollevata, essa deve essere nuovamente riproposta in sede di precisazione delle conclusioni, chiedendo la revoca del provvedimento emesso; in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1164 del 15 febbraio 1996
«L'ordinanza di rigetto dell'istanza di revoca di un provvedimento di assegnazione disposta dal giudice dell'esecuzione ai sensi del secondo comma dell'art. 529 c.p.c., non avendo il carattere della definitività, non è impugnabile con il ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20872 del 28 ottobre 2004
«In materia di assunzione della prova testimoniale, qualora il giudice del merito, ai sensi dell'art. 257, primo comma, c.p.c., disponga che sia chiamata a deporre una persona alla quale si siano riferiti i testi per la conoscenza dei fatti, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12463 del 10 novembre 1999
«Il procedimento di rendiconto di cui agli artt. 263 ss. c.p.c. è fondato sul presupposto dell'esistenza dell'obbligo legale o negoziale di una delle parti di rendere il conto all'altra, facendo conoscere il risultato della propria attività in...»