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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7400 del 11 luglio 1986
«La sottrazione, con violenza o minaccia, di denaro o altra cosa mobile alla vittima, costituisce rapina e non esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona, quando la pretesa nasca da un fatto illecito e non possa, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8694 del 5 agosto 1988
«L'esistenza di un'autorizzazione amministrativa a svolgere un'attività rumorosa non crea, a favore del beneficiario, un diritto oggettivo perfetto, perché l'esercizio dell'attività autorizzata deve pur sempre esplicarsi nell'ambito delle leggi e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10693 del 27 luglio 1989
«Costituisce intimidazione illegittima, idonea, come tale, ad integrare il delitto di estorsione ex art. 629 c.p., anche una minaccia dalla parvenza esteriore di legalità allorquando sia fatta, non già con l'intenzione di esercitare un diritto, ma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5397 del 13 aprile 1989
«Il dolo del delitto di rapina consiste nella coscienza e volontà di impossessarsi della cosa mobile altrui, sottraendola al detentore al fine di trarne ingiusto profitto e tale elemento è escluso quando il soggetto abbia agito per realizzare una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7386 del 19 maggio 1989
«In mancanza di siffatte norme integratrici, l'esercizio di un qualsiasi mestiere rumoroso, anche in ossequio al diritto alla libertà di lavoro, deve considerarsi legittimo, fatta salva, comunque, la tutela in sede civile in favore dei vicini che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7843 del 31 maggio 1990
«In tema di diffamazione a mezzo stampa è configurabile l'operatività della causa di giustificazione di cui all'art. 51 c.p., anche in termini di putatività ed art. 59, ult. p., c.p., qualora l'esercizio del diritto di cronaca sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8496 del 2 agosto 1991
«In tema di estorsione, una minaccia dall'esteriore apparenza di legalità, come quella di convenire in giudizio il soggetto passivo, formulata, però, non già con l'intenzione di esercitare un diritto, ma con lo scopo di coartare l'altrui volontà e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9714 del 18 settembre 1991
«In mancanza di un esplicito e specifico divieto da parte dell'assemblea di una società di capitali, l'esercizio del diritto di querela, pur trattandosi di un atto di straordinaria amministrazione, rientra tra i compiti dell'amministratore delegato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5851 del 15 maggio 1992
«La revoca della rinuncia va, pertanto, intesa come esercizio autonomo del diritto di impugnazione, quando l'atto abbia i richiesti requisiti di ammissibilità, primo fra tutti che non sia decorso il termine per impugnare e quindi il diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11302 del 9 dicembre 1993
«In mancanza di resipiscenza, ancorché rilevata dal comportamento processuale, può giustificare il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche in quanto confermativa di una personalità negativa, e non in quanto espressione di scelte difensive...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2429 del 15 marzo 1993
«Per aversi esercizio arbitrario delle proprie ragioni è necessario che il soggetto agisca per esercitare un preteso diritto soggettivo e non per esercitare una potestà pubblica. Ne deriva che risponde di sequestro di persona, e non già del delitto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4559 del 21 aprile 1994
«Invero la specificità del mandato regolato da quest'ultima norma è intesa a garantire all'imputato contumace la facoltà di effettuare una scelta libera e consapevole in ordine allo specifico esercizio del diritto di impugnazione, ed è certo che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6061 del 21 febbraio 1995
«Non è ammissibile l'impugnazione proposta avverso il solo dispositivo, letto in udienza (lettura, peraltro, non prevista dalla legge), di ordinanza adottata all'esito di procedura camerale, ai sensi dell'art. 127 c.p.p. (nella specie trattavasi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 907 del 25 marzo 1995
«Ne consegue che, in tema di continuazione fatta valere in executivis, allorquando non debba essere revocata di diritto la sospensione condizionale della pena più grave, da prendere a base del calcolo sanzionatorio, il giudice dell'esecuzione può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11204 del 29 gennaio 1998
«Non è quindi più consentito al giudice penale di entrare nell'ambito della discrezionalità amministrativa, che il legislatore ha ritenuto, anche per esigenze di certezza del precetto penale, di sottrarre a tale sindacato. (Fattispecie in cui un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10791 del 22 settembre 1999
«Tale disciplina manifestamente non viola il principio costituzionale di uguaglianza né il diritto di difesa, atteso che non può assumere alcuna giuridica rilevanza l'interesse dell'imputato a riservare la sospensione condizionale ed eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12444 del 2 novembre 1999
«In tema di «estorsione contrattuale» la minaccia di far valere un diritto assume il connotato dell'illiceità soltanto quando è diretta ad ottenere un profitto ingiusto, e dunque non una qualsiasi controprestazione ma un risultato iniquo, perché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13300 del 19 novembre 1999
«La rinuncia alla prescrizione è consentita solo dopo il maturarsi di tale causa estintiva; invero la rinuncia presuppone che il diritto il cui esercizio essa ha ad oggetto sia già maturato, dato che, solo da quel momento, l'interessato può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13331 del 19 novembre 1999
«In tema di abuso di ufficio, integra il dolo intenzionale la coscienza e volontà del soggetto agente di procurare a un privato un ingiusto vantaggio patrimoniale, essendo irrilevante il movente, e cioè la motivazione che induce il soggetto agente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3196 del 26 novembre 1999
«Il giudice di appello, qualora ritenga di non potere accogliere l'accordo proposto dalle parti ex art. 599 c.p.p. non può pronunciare direttamente sentenza, decidendo la causa nel merito, con la conferma della decisione di primo grado, perché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5443 del 4 febbraio 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di sequestro di persona, non ha alcuna rilevanza lo scopo perseguito dall'agente, con la conseguenza che il fine di esercitare un preteso diritto non esclude l'elemento soggettivo del sequestro di persona...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6806 del 7 giugno 2000
«In tema di abuso di ufficio, ricorre la «violazione di norme di legge» non solo quando la condotta del pubblico ufficiale si svolga in contrasto con le forme, le procedure o i requisiti richiesti dalla legge, ma anche quando essa non si sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10463 del 14 marzo 2001
«Nell'estorsione c.d. contrattuale o negoziale (nella quale il soggetto passivo viene costretto ad assumere un rapporto negoziale di tipo patrimoniale con lo stesso agente o con terzi) l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno è in re ipsa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21228 del 24 maggio 2001
«È ravvisabile il delitto di violenza privata, pur dopo la parziale depenalizzazione del reato di cui all'art. 1 D.L.vo 22 gennaio 1948, n. 66, disposta dal decreto legislativo 30 dicembre 1999, n. 507 (che ha trasformato in illecito amministrativo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45474 del 20 dicembre 2001
«In tema di titolarità del diritto di querela, la previsione di cui all'art. 120, comma terzo, c.p. (per la quale in caso di persona offesa ultraquattordicenne o inabilitata il diritto di querela può essere esercitato, oltre che da quest'ultima in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16618 del 8 aprile 2003
«In tema di estorsione, anche la minaccia di esercitare un diritto — come l'esercizio di un'azione giudiziaria o esecutiva — può costituire illegittima intimidazione idonea ad integrare l'elemento materiale del reato quando tale minaccia sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28153 del 23 giugno 2004
«Il fondo e il sottofondo marini, costituenti la cosiddetta «piattaforma continentale», rientrano tra le cose destinate a pubblica utilità, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 625, n. 7 c.p. in quanto, pur qualificabili come res communis...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12238 del 30 marzo 2005
«Il giudice investito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero, anche nel caso in cui ritenga sussistere una causa di non punibilità rilevante ai sensi dell'articolo 129 del c.p.p., non può emettere de plano sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44292 del 5 dicembre 2005
«Il delitto di estorsione si caratterizza rispetto a quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone per il fatto che la violenza o minaccia sono esercitate, nel secondo caso soltanto, per far valere un diritto già...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46806 del 21 dicembre 2005
«Sussiste la legittimazione dell'amministratore delegato di una società di capitali — al quale sia conferita dallo statuto la legale rappresentanza della società e la facoltà di promuovere le istanze giudiziarie utili per il raggiungimento degli...»