(massima n. 1)
In tema di abuso di ufficio, integra il dolo intenzionale la coscienza e volontà del soggetto agente di procurare a un privato un ingiusto vantaggio patrimoniale, essendo irrilevante il movente, e cioè la motivazione che induce il soggetto agente a perseguire come fine della condotta la realizzazione del reato. (Fattispecie nella quale il giudice di merito aveva accertato che il pubblico ufficiale sapeva e voleva assumere un atto — autorizzazione alla realizzazione di un esercizio produttivo nel Parco Ticino — in violazione di legge, e in relazione alla quale si è ritenuto irrilevante, in base al principio di diritto sopra esposto, che il medesimo soggetto, con tale atto, volesse «affermare la sua nuova posizione di potere e le proprie obiezioni personali alla disciplina del Parco del Ticino»).