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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 867 del 1 febbraio 1993
«...era svolto ai sensi dell'art. 260 D.L.vo 271/89, secondo le norme del nuovo codice di rito — nel ricorso per cassazione disponendo la trasmissione degli atti a questa Corte per il relativo giudizio, aveva rigettato l'istanza ex art. 665 c.p.p.).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1566 del 15 febbraio 1992
«Qualora contro una medesima sentenza siano stati presentati più gravami, uno dei quali comporti la conversione degli altri in appello, un'impugnazione avverso la detta sentenza proposta come appello, ma correttamente qualificabile ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4001 del 29 gennaio 2014
«Il principio generale posto dall'art. 568, comma quinto cod. proc. pen., che prevede la conversione "ope legis" dell'impugnazione proposta mediante un mezzo diverso da quello prescritto e la trasmissione di ufficio degli atti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 227 del 9 gennaio 2003
«In caso di annullamento con rinvio a seguito dell'accoglimento di ricorso per cassazione proposto avverso sentenza all'epoca inappellabile, la sopravvenuta appellabilità della medesima sentenza importa che il giudice di rinvio debba essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7038 del 14 giugno 2000
«Qualora, invece, la corte di appello pronunci sentenza di secondo grado, avverso la quale sia proposto ricorso per cassazione, la corte di legittimità annulla senza rinvio la sentenza impugnata e ritiene il giudizio, qualificando l'originaria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5558 del 11 maggio 2000
«L'appello ritualmente proposto, prima dell'intervenuta modifica dell'art. 593, comma 3, c.p.p., avverso sentenza di condanna alla sola pena della multa non va convertito in ricorso per cassazione ma va trattato e deciso secondo la sua originaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8856 del 28 settembre 1993
«...e venga poi presentato ricorso per cassazione, detta sentenza deve essere annullata senza rinvio e la Suprema Corte deve ritenere il giudizio, qualificando come ricorso per cassazione l'appello proposto dal P.M. avverso la sentenza di primo grado.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10942 del 21 marzo 2005
«Avverso la sentenza di condanna alla sola pena della multa pronunciata dal giudice di pace è esperibile soltanto, da parte dell'imputato, il ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 37, comma 2, del D.L.vo 28 agosto 2000 n. 274, atteso il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25303 del 7 giugno 2004
«In tema di successione di leggi processuali riguardanti le impugnazioni, in tutti quei casi in cui, al momento della proposizione dell'impugnazione, era consentito soltanto il ricorso per cassazione, non trova applicazione, in base al principio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1004 del 14 gennaio 2003
«Il principio secondo cui il ricorso in cassazione si converte in appello deve applicarsi, per eliminare una condizione di disparità di trattamento, a seguito dell'entrata in vigore della legge 19 aprile 2002, n. 72, non soltanto ai ricorsi per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41136 del 19 novembre 2001
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 593 comma terzo c.p.p., come modificato dall'art. 18 della legge 24 novembre 1999 n. 468 (il quale ha previsto, tra l'altro, la inappellabilità delle sentenze di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34844 del 26 settembre 2001
«In tema di successione di leggi processuali riguardanti le impugnazioni, in tutti quei casi in cui, al momento della proposizione dell'impugnazione, era consentito soltanto il ricorso per cassazione, non trova applicazione, in base al principio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30541 del 6 agosto 2001
«L'art. 18 della legge 21 novembre 1999 n. 468, il quale ha (temporaneamente) modificato l'art. 593, comma 3, c.p.p., nel senso di rendere inappellabili tutte le sentenze di condanna a sola pena pecuniaria e non più soltanto quelle di condanna alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3058 del 4 settembre 2000
«...di merito, ovvero avvalendosi di un difensore non cassazionista, si vedrebbe dichiarata inammissibile tale impugnazione, anche se convertita (ammesso che ciò fosse possibile), in ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 568, comma 5, c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8081 del 27 febbraio 2007
«...o. Ne consegue che la Corte di cassazione, investita del ricorso del pubblico ministero dopo l'ordinanza d'inammissibilità dell'appello, deve annullare senza rinvio la medesima ordinanza e trasmettere gli atti alla Corte di appello per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23776 del 7 luglio 2006
«Nell'ambito della recente novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che impone la dichiarazione di inammissibilità dell'appello nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14298 del 17 dicembre 1999
«cognizione del procedimento, né sollevare conflitto, unico rimedio possibile avverso di essa essendo il ricorso per cassazione, in assenza del quale si forma il giudicato, con il conseguente vincolo, per il giudice di primo grado, di ripetere il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 888 del 23 gennaio 2012
«In tema di riassunzione della causa innanzi al giudice dichiarato competente dalla Corte di cassazione a seguito di ricorso ordinario ed in base a decisione sulla sola questione di competenza, l'onere di provare la data di decorrenza del termine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18248 del 5 agosto 2010
«L'estinzione del processo per difetto di riassunzione nella formulazione antevigente dell'art. 307, ultimo comma, c.p.c. "ratione temporis" applicabile, può essere dichiarata solo su eccezione di parte prospettata prima di ogni altra difesa e non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11531 del 22 ottobre 1992
«...ma la parte che non ha interesse a contrastare tale declaratoria di estinzione è tenuta ad impugnarlo con ricorso per cassazione, trattandosi di un provvedimento che ha natura sostanziale di sentenza, per il suo contenuto decisorio e definitivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5163 del 9 maggio 1991
«...titolo esecutivo nei suoi confronti, è tenuta ad impugnarlo con ricorso per cassazione, sempreché detta ordinanza, essendo stata sottoscritta dal presidente, che ne sia anche l'estensore, presenti i requisiti di forma per valere come sentenza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20631 del 7 ottobre 2011
«La pronuncia conserva invece la natura di ordinanza reclamabile avanti al collegio se emessa dal giudice istruttore nelle cause in cui il tribunale giudica in composizione collegiale. (Nella specie, la S.C., nel dichiarare inammissibile il ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14574 del 22 giugno 2007
«Avverso l'ordinanza che dichiara l'estinzione del processo è ammesso il reclamo al collegio, se emessa dal giudice istruttore, e l'appello, se pronunciata dal collegio; in nessun caso tale provvedimento è soggetto a ricorso per cassazione, che, se...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19124 del 23 settembre 2004
«...in forma di ordinanza, con il quale il giudice collegiale di appello dichiari l'estinzione del processo, ancorché invalido, ha natura sostanziale di sentenza e, non essendo soggetto a reclamo, deve essere impugnato con il ricorso per cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4251 del 18 luglio 1979
«Il provvedimento, con il quale il giudice neghi essersi verificata l'estinzione del processo, e ne disponga la prosecuzione, non è impugnabile con ricorso per cassazione a norma dell'art. 111 della Costituzione, in quanto manca di carattere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4113 del 11 luglio 1985
«Pertanto, qualora il giudice di secondo grado, con sentenza non definitiva, pronunci la separazione personale dei coniugi, e disponga ulteriore istruttoria in ordine al riconoscimento ed alla quantificazione dell'assegno di mantenimento, il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 48 del 8 febbraio 2001
«Nel giudizio dinanzi al giudice di pace le parti possono, a norma dell'art. 317 c.p.c., farsi rappresentare da persona munita di mandato scritto, ossia stare in giudizio tramite un mandatario con rappresentanza, anche se non munito di potere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 801 del 25 gennaio 2000
«È consentita per la prima volta in sede di legittimità la prova documentale dei vizi inducenti la nullità della sentenza gravata che non li abbia rilevati, allorquando il ricorso per cassazione risulti l'unico mezzo di impugnazione esperibile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2434 del 1 febbraio 2008
«L'individuazione del mezzo di impugnazione esperibile contro un provvedimento giurisdizionale va fatta in base alla qualificazione data dal giudice all'azione proposta, alla controversia e alla sua decisione, con il provvedimento impugnato, a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17014 del 12 novembre 2003
«L'impugnazione di una decisione giurisdizionale, intesa come “mezzo”, consiste in una domanda, con la quale una delle parti litiganti rimette in discussione, nei confronti dell'altra, l'oggetto del provvedimento impugnato, e non può quindi...»