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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3615 del 24 febbraio 2004
«La fideiussione prestata da una società «controllata» in favore della società «controllante» non è riconducibile ad una donazione, qualora il contratto sia stato stipulato in adempimento di direttive impartite dalla capogruppo o comunque di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3265 del 11 luglio 1989
«Con riguardo ad operazione di «giroconto», mediante la quale, con il trasferimento di somme dal conto di un cliente a quello di altro cliente, la banca soddisfi (mediante compensazione) il proprio credito verso il secondo, e per il caso di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9631 del 20 maggio 2004
«Nell'ambito della verifica dell'autenticità della scrittura privata, la limitata consistenza probatoria della consulenza grafica esige che l'autenticità della sottoscrizione dell'atto, ritenuta dalla consulenza, si valuti anche nel coordinato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3193 del 9 maggio 1983
«Con il deferimento del giuramento decisorio — che si concreta in una solenne dichiarazione di verità, resa al giudice da una parte su istanza dell'altra, circa l'esistenza o meno di un determinato fatto — il deferente affida alla lealtà della...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1562 del 28 giugno 1961
«Il giuramento decisorio, nonostante la sua speciale natura e la particolare efficacia che assume nel processo, dati gli effetti che derivano tanto alla prestazione quanto dalla mancata prestazione, rientra pur sempre fra i mezzi di prova, come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13425 del 8 giugno 2007
«Il giuramento decisorio ha ad oggetto circostanze dalle quali dipende la decisione di uno o più capi della domanda, ossia circostanze tali che al giudice, previo accertamento sull'an iuratum sit non resti altro che accogliere o rigettare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4001 del 23 febbraio 2006
«La formula del giuramento decisorio — attese le finalità di questo speciale mezzo di prova — deve essere tale che, a seguito della prestazione del giuramento stesso, altro non resta al giudice che verificare l'an iuratum sit onde accogliere o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12779 del 2 settembre 2003
«Il giuramento decisorio deve essere formulato in articoli separati, in modo chiaro e specifico, e dovendo esso vertere su fatti idonei a risolvere (in tutto o in parte) la lite, la relativa formula deve essere congegnata in modo che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4011 del 9 luglio 1984
«Il potere di revoca del provvedimento ammissivo del giuramento decisorio — esercitabile anche dopo che questo sia stato prestato, ove il giudice si convinca dell'insussistenza delle condizioni per la relativa ammissione — non trova deroga né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11546 del 23 novembre 1993
«Nei giudizi con litisconsorzio necessario, l'ordinanza che ammette il giuramento decisorio, deferito dall'attore, prima che il contraddittorio sia integrato nei confronti dei litisconsorti pretermessi, con conseguente violazione del diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 339 del 14 gennaio 1980
«Qualora l'espletamento del giuramento decisorio resti precluso dalla sopravvenuta morte della parte cui è stato deferito, la prestazione del giuramento stesso da parte degli eredi del defunto, previa modificazione della formula de veritate in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27026 del 12 novembre 2008
«In tema di giuramento decisorio, non comportano nullità la mancata verbalizzazione della formula e l'omessa pronuncia della parola «giuro » atteso che detta nullità, ipotizzabile solo nei casi tipizzati dalla legge a norma dell'art. 156 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11945 del 23 ottobre 1999
«Non comportano la nullità del giuramento decisorio o suppletorio la omissione o la mancata menzione nel verbale di udienza dell'ammonizione rivolta dal giudice alla parte, mentre comportano nullità la mancata verbalizzazione della formula e, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1148 del 14 febbraio 1983
«Poiché il giuramento a norma dell'art. 238 c.p.c. deve essere prestato ripetendo le parole della formula, è necessario — qualora si tratti di giuramento de scientia — che la formula stessa sia redatta, a pena di inammissibilità in modo che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3865 del 26 giugno 1982
«Sulla validità della prestazione del giuramento decisorio non incide l'eventuale presenza di un altro litisconsorte, chiamato a giurare sullo stesso fatto, tenuto conto che il disposto dell'art. 251, primo comma, c.p.c., circa l'esame separato dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2647 del 25 maggio 1978
«Il giuramento decisorio deve considerarsi prestato anche quando il giurante abbia apportato alla formula del giuramento aggiunte e varianti che ne costituiscano semplici chiarimenti senza alternarne la sostanza. Il relativo giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1865 del 9 febbraio 2001
«Alle ipotesi di mancata prestazione del giuramento decisorio di cui all'art. 239 c.p.c. è legittimamente assimilabile quella dell'aver apportato il deferito modifiche della formula ammessa dal giudice tali da alterarne l'originaria sostanza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 598 del 22 gennaio 1987
«Ove il rappresentante legale di una società, cui sia stato deferito il giuramento decisorio in ordine ad una circostanza attinente al rapporto di lavoro dei dipendenti (nella specie, effettuazione di lavoro straordinario) si rifiuti di prestarlo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3894 del 7 luglio 1979
«La mancata prestazione del giuramento decisorio da parte di un litisconsorte facoltativo nuoce solo a lui, e non al litisconsorte che lo ha prestato e ha diritto a che la causa sia decisa in base alle risultanze di esso, in quanto tale mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8508 del 26 settembre 1996
«Il deferimento di un giuramento suppletorio non preclude al giudice, pur dopo la prestazione dello stesso, di decidere la domanda, in senso favorevole alla parte che lo ha prestato, prescindendo dalle risultanze del giuramento (e così revocando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4860 del 25 ottobre 1978
«Il provvedimento che ammette il giuramento suppletorio ha natura giuridica di ordinanza e, come tale, può essere revocata sia prima che dopo la prestazione del giuramento, qualora il giudice collegiale, riesaminando gli atti della causa, si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1151 del 15 febbraio 1980
«Il principio di cui all'art. 266 c.p.c., secondo cui la revisione del conto che la parte ha approvato può essere chiesta soltanto in caso di errore materiale, omissione, falsità o duplicazione di partite si applica non solo nell'ipotesi di normale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11386 del 11 ottobre 1999
«La mancata prestazione del giuramento prescritto dall'art. 251 c.p.c. non comporta, in difetto di una espressa comminatoria di legge, la nullità della prova testimoniale, in quanto il giuramento medesimo non costituisce un requisito indispensabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14317 del 15 novembre 2002
«L'efficacia probatoria del giuramento suppletorio (che ha valore di prova legale quanto ai fatti che ne formano oggetto, fatti che, all'esito del suo rituale compimento, non possono non considerarsi definitivamente accertati) deriva dalla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10578 del 3 giugno 2004
«In tema di partecipazione al riparto dell'attivo fallimentare dei creditori tardivi, l'art. 71 legge fall. — che prevede l'ammissione al passivo di chi, per effetto del positivo esperimento dell'azione revocatoria da parte del curatore, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28480 del 22 dicembre 2005
«La peculiare disciplina dettata dall'art. 73, secondo comma, della legge fall., che assicura al compratore una tutela più ampia rispetto a quella accordata al promittente acquirente dall'art. 72, quarto comma, trova giustificazione nel fatto che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16135 del 9 luglio 2009
«L'ordinamento processuale ammette sentenze di condanna condizionate, quanto alla loro efficacia, al verificarsi di un determinato evento futuro ed incerto, alla scadenza di un termine prestabilito o ad una controprestazione specifica, sempre che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6329 del 12 luglio 1996
«Nell'ordinamento processuale vigente sono ammesse sentenze nelle quali l'efficacia della condanna è subordinata al verificarsi di determinati eventi futuri ed incerti o al sopravvenire di un termine o al preventivo adempimento di una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12505 del 7 luglio 2004
«Con riferimento alla norma dell'art. 72 della legge fallimentare, in fattispecie di preliminare di permuta di area edificabile con fabbricato da realizzare sull'area medesima, il trasferimento della proprietà del bene, con la relativa consegna,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18187 del 9 settembre 2004
«La sentenza non definitiva, nella parte in cui, statuendo solo sull'an ravvisi la necessità di ulteriore istruttoria per la liquidazione del quantum non spiega effetti vincolanti sulla sentenza definitiva (giacché la mancata acquisizione della...»