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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3763 del 16 luglio 1998
«...ovvero non provveda il codice penale. (Fattispecie nella quale il giudice di merito aveva erroneamente ritenuto applicabile la sanzione dell'art. 17 T.U.L.P.S., ammettendo l'imputato all'oblazione speciale prevista dall'art. 162 bis c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5604 del 14 novembre 1997
«...contemplate dal codice penale che riguardano direttamente sostanze deflagranti, nulla rilevando in contrario il fatto che, di regola, il termine «esplosivi» esprima un concetto diverso da quello espresso con la locuzione «materie esplodenti».»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3605 del 21 marzo 1988
«...nel caso in cui si tratti di esplosivo che, per la quantità e la qualità presenti il requisito della micidialità mentre sono applicabili le ipotesi contravvenzionali previste dal codice penale qualora l'esplosivo manchi di tale caratteristica.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27633 del 20 marzo 2013
«Una tale interpretazione non può ritenersi in contrasto con il principio di stretta legalità, ma costituisce l'esito di una lettura estensiva della norma penale, consentita in quanto tale e giustificata dall'evidente intenzione del legislatore di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2350 del 12 marzo 1997
«La sanzione penale è, pertanto, correlata ad un ingresso in luogo vietato ed è prevista per il solo fatto che un divieto sia stato legittimamente imposto, indipendentemente dalle ragioni che in concreto hanno determinato la limitazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 473 del 8 gennaio 2013
«Ai fini della sussistenza del reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale (art. 684 c.p.), è irrilevante che la notizia sia stata già diffusa da altra fonte di informazione e non desunta direttamente dagli atti processuali,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8205 del 2 marzo 2010
«La contravvenzione di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale è punibile sia a titolo di dolo che di colpa.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6338 del 30 maggio 1994
«Nella contravvenzione prevista dall'art. 684 c.p. - che punisce chiunque, in tutto o in parte, anche per riassunto, e a guisa di informazione, atti o documenti di un processo penale, di cui sia vietata la pubblicazione - l'elemento oggettivo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11691 del 21 agosto 1990
«Al fine della configurabilità del reato di cui all'art. 684 c.p., il divieto di pubblicazione di atti o documenti di un procedimento penale si riferisce solo agli atti e documenti del processo destinati alla lettura nel pubblico dibattimento. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7674 del 27 settembre 1984
«Ai fini della sussistenza del reato di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, è irrilevante che la notizia sia stata già diffusa da altra fonte di informazione e non desunta direttamente dagli atti processuali, perché con la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 683 del 24 gennaio 2001
«Alla stregua, poi, di quanto disposto dagli artt. 13 e 14 dello stesso provvedimento normativo, la sanzione amministrativa trova applicazione, in luogo di quella penale, anche con riguardo ai fatti commessi prima dell'entrata in vigore della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9337 del 31 agosto 1994
«Con la disposizione di cui all'art. 708 c.p. (possesso ingiustificato di valori) il legislatore ha voluto prevenire future aggressioni patrimoniali in quanto, sospettandosi logicamente la provenienza delittuosa delle cose detenute senza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2790 del 7 marzo 1987
«Per affermare la penale responsabilità in ordine al reato di incauto acquisto, ascrivibile a titolo di colpa — a differenza del delitto di ricettazione — è sufficiente che l'agente abbia omesso i necessari accertamenti anche in ordine ad una sola...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6166 del 16 marzo 2007
«...giurisdizione e norme processuali, ordinamento civile e penale e giustizia amministrativa (art. 117 Cost. lett. c), con la sola possibilità di attribuire condizioni particolari di autonomia limitatamente all'organizzazione della giustizia di pace.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12502 del 30 dicembre 1985
«L'art. 61 della tariffa annessa al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641, sulla disciplina delle tasse sulle concessioni governative, non consente all'autorità amministrativa, in deroga al divieto di cui agli artt. 718 e seguenti del codice penale, di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10642 del 15 settembre 1999
«...consistente nel semplice esercizio di detti giuochi, pur se svolta in forma organizzata, o dalla partecipazione ad essi, continua ad essere sanzionata non dalla summenzionata disposizione speciale ma dagli artt. 718 e seguenti del codice penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1068 del 6 febbraio 1997
«...di persone o animali e giochi di abilità), sono esclusi l'esercizio e la partecipazione ai giochi d'azzardo (anche videopoker), pur se svolti in forma organizzata, che continuano ad essere sanzionati dagli artt. 718 ss. del codice penale.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7979 del 15 luglio 1992
«Perché agli effetti della legge penale possa ritenersi sussistere il requisito della «pubblicità» del fatto è sufficiente, ai sensi dell'art. 266, quarto comma, n. 2, c.p., che il fatto sia commesso, oltre che in luogo pubblico o aperto al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2194 del 18 febbraio 1987
«...specificamente all'indirizzo della querelante, la Suprema Corte ha ritenuto che legittimamente, emesso decreto penale passato in cosa giudicata per il reato di atti contrari alla pubblica decenza, si era poi proceduto per il reato di ingiurie).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22037 del 10 giugno 2010
«...di una sanzione penale in caso di sua violazione. (In motivazione la Corte ha precisato che l'estensione della norma sanzionatoria dell'art. 731 c.p. a detta ipotesi si risolverebbe in un'inammissibile interpretazione analogica "in malam partem").»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8425 del 13 giugno 1989
«Anche dopo la legge di depenalizzazione n. 689 del 1981 la inosservanza dell'obbligo di istruzione dei minori è assistita da sanzione penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6199 del 21 giugno 1993
«Il soggetto attivo del reato ex art. 733 c.p. può essere rappresentato sia dal proprietario sia dal possessore o dal detentore, dato che un'interpretazione eccessivamente restrittiva del termine «proprio» paradossalmente escluderebbe dalla tutela...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7083 del 17 giugno 1988
«...rilievo penale solo se ed in quanto vengano posti in essere senza l'intervento autorizzativo, che lo Stato attua attraverso gli organi appositamente predisposti (Ministero della pubblica istruzione - Soprintendenza alle autorità e belle arti).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 248 del 12 gennaio 1993
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 734 c.p. è demandato sempre al giudice penale l'accertamento della sussistenza della distruzione o alterazione delle bellezze naturali dei luoghi soggetti alla speciale protezione dell'autorità,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32125 del 23 luglio 2004
«L'eventuale autorizzazione amministrativa, anche se regolare, non esclude la sussistenza del reato di cui all'art. 734 c.p. ma può assumere semmai rilevanza in materia di valutazione dell'elemento psicologico del reato, spettando al giudice penale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15299 del 30 marzo 2004
«In tema di tutela del patrimonio paesistico ed ambientale, ai fini della applicabilità della ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 734 c.p., l'accertamento della sussistenza della distruzione o alterazione delle bellezze naturali dei luoghi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 107 del 3 marzo 1997
«In tema di coltivazione di cave la competenza esclusiva riconosciuta alla regione dallo statuto speciale della Regione Siciliana (art. 14 lett. f, e lett. h) non menoma le competenze del giudice penale in materia di tutela ambientale. Per tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3125 del 27 marzo 1996
«...del bene ambientale, le opere autorizzate non possono integrare il reato di cui all'art. 734 c.p., perché l'autorizzazione costituisce un modo di gestione del vincolo sul luogo protetto, secondo regole alle quali la norma penale effettua rinvio.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 601 del 29 gennaio 1997
«E ciò non perché le norme della predetta legge si pongano in rapporto di specialità con le norme del codice penale, dato che è diversa la loro oggettività giuridica, ma perché un comportamento venatorio che è consentito dalla predetta legge n. 157...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36059 del 8 settembre 2004
«...assistito personalmente alla commissione del fatto, avendo egli ricevuto un danno morale per il vincolo di affetto che lo lega all'animale. (Fattispecie in cui si è ritenuta ammissibile la costituzione di parte civile nel procedimento penale).»