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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2318 del 11 marzo 1997
«In tema di insolvenza fraudolenta, a differenza di quanto previsto dall'art. 62 n. 6 c.p. — secondo cui il risarcimento del danno idoneo ad integrare la circostanza attenuante comune ivi disciplinata deve avvenire «prima del giudizio» — l'art. 641...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47469 del 11 dicembre 2003
«In tema di rifiuto di generalità (art. 651 c.p.), atteso che il bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice è costituito dal potere-dovere di vigilanza attribuito dalla legge all'amministrazione di appartenenza del pubblico ufficiale al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4184 del 24 febbraio 2006
«Conseguentemente, il danno biologico inteso come danno all'integrità psico-fisica della persona in sé considerata, a prescindere da ogni possibile rilevanza o conseguenza patrimoniale della lesione può in astratto conseguire sia all'una che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15112 del 17 giugno 2013
«In applicazione del principio di autonomia e separazione dei giudizi penale e civile, il giudice civile investito della domanda di risarcimento del danno da reato deve procedere ad un autonomo accertamento dei fatti e della responsabilità con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«L'obbligazione restitutoria conseguente alla dichiarazione di inefficacia, ai sensi dell'art. 64 della legge fall., di un pagamento eseguito dal fallito nel "periodo sospetto", ha natura di debito di valuta e non di valore, atteso che l'atto posto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11544 del 5 novembre 1998
«Poiché il concetto di condanna penale comprende in un unicum inscindibile sia l'accertamento della responsabilità che la determinazione della pena, non è concepibile, in via generale, che si formi un giudicato di condanna nell'ipotesi in cui, pur...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41136 del 19 novembre 2001
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 593 comma terzo c.p.p., come modificato dall'art. 18 della legge 24 novembre 1999 n. 468 (il quale ha previsto, tra l'altro, la inappellabilità delle sentenze di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17172 del 6 agosto 2007
«In tema di risarcimento del danno conseguente a reato, fermo restando che l'azione legittimamente esercitata in sede civile può essere proseguita e decisa in tale sede, l'estinzione del giudizio, derivante dal trasferimento dell'azione civile nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24746 del 21 novembre 2006
«La provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo e l'ipoteca giudiziale conseguente che sia stata iscritta sulla sua scorta sono destinate a cedere non solo di fronte ad un accertamento negativo del diritto di credito fatto valere con la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4547 del 26 agosto 1985
«Il danneggiato da reato può chiedere al giudice civile, a tutela del suo diritto al risarcimento del danno, anche durante la pendenza della sua costituzione di parte civile nel procedimento penale a carico del danneggiante, sequestro conservativo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6168 del 21 aprile 1989
«Pertanto la detta misura può essere applicata solo se vi sia una immediata correlazione tra il danno non patrimoniale subito dalla parte civile e la pubblicazione della sentenza con cui il colpevole del reato che ha cagionato tale danno viene...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1479 del 18 febbraio 1997
«In base al terzo comma dell'art. 2947 c.c., il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, che sia considerato dalla legge come reato, si prescrive nello stesso termine di prescrizione del reato se quest'ultimo si prescrive in un termine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32137 del 17 agosto 2011
«In caso di uccisione di un familiare, ai congiunti superstiti spettano "iure proprio" il risarcimento dei danni patrimoniali e morali (essendovi reato), ed "iure successionis" il risarcimento del danno biologico cosiddetto terminale spettante al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1031 del 14 gennaio 2003
«In tema di obbligazioni nascenti dal reato, la morte di una persona causata dall'altrui fatto illecito non fa acquistare al defunto - e quindi agli eredi - né il diritto al risarcimento del danno biologico né quello al risarcimento del danno per...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 145 del 7 gennaio 1984
«Il reato di cui all'art. 455 c.p. configura una fattispecie plurima che si realizza con l'introduzione nel territorio dello Stato o con l'acquisto e la detenzione di monete contraffatte ed alterate ovvero con la spendita o la messa in circolazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12338 del 13 settembre 1990
«La valenza paritaria dell'amnistia e della prescrizione, già ritenuta sussistente nel vigore della L. 3 agosto 1978, n. 405 e alla luce delle disposizioni contenute nell'art. 12 di detta legge, che contemplano decisione sugli effetti civili...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3601 del 23 gennaio 2008
«Allorché l'azione civile per il risarcimento del danno sia esercitata nel processo penale, ha luogo l'interruzione della prescrizione del relativo diritto per tutta la durata del processo e il termine riprende a decorrere dalla data in cui diviene...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12559 del 29 marzo 2001
«Qualora il danno produttivo del diritto al risarcimento derivi dalla commissione di un fatto costituente reato ed il termine prescrizionale del suddetto diritto venga quindi a coincidere, ai sensi dell'art. 2947, comma III, c.c., con quello...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37606 del 12 ottobre 2007
«In tema di colpa specifica, nell'ipotesi della violazione di una norma cautelare c.d. «elastica» - che indica, cioè, un comportamento determinabile in base a circostanze contingenti - è comunque necessario che l'imputazione soggettiva dell'evento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12261 del 4 novembre 1986
«In tema di oblazione nelle contravvenzioni punite con pena alternativa, le «conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore» la cui permanenza non rende ammissibile l'oblazione stessa, sono quelle attinenti al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13456 del 2 aprile 2007
«Ove ricorra uno dei reati prodromici previsti dai commi 1, 2, e 3 dell'art. 51 D.Lgs. 22/1997 (ora art. 256 D.Lgs. 152/2006), che cagionino comunque un inquinamento, il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione ex art. 576 c.p.p. avverso il capo della sentenza di condanna che non abbia subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento della somma liquidata a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 80 del 10 marzo 1992
«In tema di riabilitazione, è priva di motivazione l'ordinanza del tribunale di sorveglianza che rigetta la richiesta dell'interessato indicando riassuntivamente le cause ritenute ostative alla concessione della riabilitazione, senza l'indicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35714 del 10 ottobre 2006
«Ai fini della riabilitazione del condannato, non ha efficacia liberatoria in ordine all'adempimento delle obbligazioni civili nascenti dal reato la mancata richiesta di risarcimento del danno da parte della persona offesa che non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46933 del 2 dicembre 2004
«Ai fini del conseguimento della riabilitazione, l'adempimento dell'obbligazione del risarcimento del danno è condizione prevista dalla legge e discendente dal fatto stesso del reato, sicchè non occorre che essa risulti dalla sentenza di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 350 del 17 marzo 1995
«In tema di riabilitazione, nel caso in cui neanche si prospetti che l'istante versi in una situazione di impossibilità ad adempiere, né si fornisca un inizio di prova idonea a dimostrare che lo stesso si sia in qualsiasi maniera attivato nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2995 del 15 ottobre 1992
«Poiché il diritto al risarcimento del danno morale conseguente a reato si trasmette, anche in assenza di determinazione del quantum, agli eredi della persona offesa, non è concedibile, ostandovi il disposto di cui all'art. 179 comma quarto n. 2...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32352 del 22 luglio 2014
«La previsione di cui all'art. 187, comma secondo, c.p. - disponendo che i condannati per uno stesso reato sono obbligati in solido al risarcimento del danno patrimoniale o non patrimoniale - impone la solidarietà nel caso di condanna di più...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31957 del 23 luglio 2013
«La riqualificazione, operata dalla Corte di Cassazione, a seguito dell'entrata in vigore della l. n. 190 del 2012, del delitto di concussione in quello di indebita induzione non fa venir meno il diritto alla restituzione e al risarcimento del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2666 del 19 marzo 1993
«Quando gli elementi di fatto acquisiti al processo consentono di determinare in modo certo il valore del danno cagionato dal reato, ai fini dell'esclusione delle attenuanti del danno lieve e dell'intero risarcimento del danno è sufficiente ed...»