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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3648 del 17 giugno 1985
«Qualora un bene, in comunione fra il debitore ed altre persone non obbligate verso il creditore, venga pignorato da quest'ultimo come oggetto di proprietà esclusiva del debitore medesimo, ai suddetti partecipanti non obbligati deve riconoscersi la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3803 del 11 novembre 1975
«La sua omissione, in mancanza di una espressa sanzione di nullità, non comporta alcuna lesione dei diritti dei comproprietari non debitori, i quali possono, in ogni caso, proporre opposizione di terzo prima della vendita dei beni ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8205 del 4 aprile 2013
«La fase della vendita forzata inizia dopo l'ordinanza che ne stabilisce le modalità e la data, per concludersi con il provvedimento di trasferimento coattivo del bene che segue l'aggiudicazione. Pertanto, il termine finale per proporre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1503 del 17 maggio 1966
«Per l'art. 442 c.p., del quale è oggetto il fatto di detenere per il commercio, o di mettere in commercio, ovvero di distribuire per il consumo, sostanze alimentari o medicinali che sono stati da altri avvelenati, corrotti, adulterati o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43027 del 3 dicembre 2010
«Integra il reato previsto dall'art. 470 c.p. il porre in vendita biglietti di ingresso a manifestazioni sportive recanti il contrassegno SIAE contraffatto, in quanto quest'ultimo ha natura giuridica di impronta di pubblica autenticazione e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20448 del 29 settembre 2014
«Ne consegue che non solo la necessità di un uso diretto ma anche il sopravvenire d'un imprevisto deterioramento della condizione economica del comodante - che giustifichi la restituzione del bene ai fini della sua vendita o di una redditizia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26051 del 10 dicembre 2014
«Nel caso di vendita da parte di uno dei coeredi di bene ereditario che costituisce l'intera massa, l'effetto traslativo dell'alienazione non resta subordinato all'assegnazione in sede di divisione della quota all'erede alienante, dal momento che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4152 del 31 gennaio 1997
«In materia di specie protette, a differenza del vecchio testo dell'art. 2 legge 7 febbraio 1992, n. 150, che qualificava come reato anche la semplice detenzione di esemplari vivi o morti degli animali selvatici e delle piante, o loro parti o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2897 del 12 aprile 1986
«La configurazione giuridica del fatto commesso da commercianti consistente nel detenere per vendere e nel porre in vendita merce con marchi contraffatti di società o produttori, i cui prodotti sono protetti da brevetto, è quella del reato previsto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 387 del 27 marzo 1973
«Il reato previsto dall'art. 474 c.p. può essere commesso soltanto con il porre in commercio o con il detenere per la vendita prodotti industriali con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati, mentre il reato previsto dall'art. 517 c.p....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30572 del 30 dicembre 2011
«In tema di compravendita, l'impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano il bene inidoneo all'uso cui è destinato (ovvero che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico), va adempiuto, ove non ne sia determinato il luogo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10614 del 23 maggio 2016
«La compravendita di un bene ad un prezzo inferiore a quello effettivo non realizza, di per sé, un "negotium mixtum cum donatione", occorrendo non solo una sproporzione tra le prestazioni di entità significativa, ma anche la consapevolezza, da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9968 del 16 maggio 2016
«In materia di vendita a campione, il giudice può vagliare qualsiasi risultanza probatoria al fine di accertare eventuali difformità della merce rispetto al campione convenuto, utilizzando, al riguardo, anche documenti nella disponibilità della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11952 del 13 marzo 2017
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 388, comma secondo, cod. pen., l'elusione del provvedimento del giudice può consistere anche in una condotta che ostacola dall'esterno un'attività esecutiva integralmente affidata ad altri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 247 del 11 gennaio 1992
«In tema di eccessiva onerosità sopravvenuta, nel caso in cui il convenuto, nell'esercizio della facoltà di disporre liberamente dei propri interessi, anziché chiedere di rimettere al giudice la determinazione del contenuto delle modifiche da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14294 del 8 giugno 2017
«La temerarietà della pretesa comportante l’annullamento della transazione ex art. 1971 c.c., come può essere eccepita dal convenuto per paralizzare la domanda dell'attore che faccia valere come titolo della sua richiesta la transazione stessa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14481 del 6 giugno 2018
«Qualora, in seguito alla suddivisione di un terreno in sede di vendita forzata, alcuni dei lotti così formati risultino interclusi, gli acquirenti degli stessi hanno diritto di ottenere dagli altri proprietari il passaggio ai sensi dell'art. 1054...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17937 del 10 aprile 2017
«Sussiste l'aggravante della minorata difesa, con riferimento alle circostanze di luogo, note all'autore del reato e delle quali egli, ai sensi dell'art. 61, n. 5, cod. pen., abbia approfittato, nell'ipotesi di truffa commessa attraverso la vendita...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12213 del 16 marzo 2018
«Ai fini della configurabilità del reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice di cui all'art. 388, comma primo, cod. pen. non è sufficiente che gli atti dispositivi compiuti dall'obbligato sui propri o altrui beni siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1733 del 12 aprile 1978
«Pertanto, qualora la conversione già disposta non sia stata ancora eseguita e non siasi proceduto alla vendita o all'assegnazione, il giudice dell'esecuzione può, su istanza del debitore, revocare il precedente provvedimento e disporre la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6067 del 18 dicembre 1978
«Il deposito dei documenti che, a norma del capoverso dell'art. 567 c.p.c., debbono accompagnare l'istanza di vendita, costituisce un onere del creditore per l'ulteriore svolgimento del processo esecutivo, e, pertanto, la mancanza di tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 291 del 23 gennaio 1985
«Nell'espropriazione forzata immobiliare, dopo che sia stata disposta la vendita con incanto e sia avvenuta l'aggiudicazione definitiva, il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione dichiari la decadenza dell'aggiudicatario, per non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3447 del 8 giugno 1985
«Nel processo esecutivo per espropriazione forzata immobiliare, la ordinanza di aggiudicazione, resa in esito alla vendita con incanto, non determina il trasferimento del diritto di proprietà sul bene pignorato in favore dell'aggiudicatario,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8537 del 18 giugno 1992
«Qualora la sentenza di primo grado costitutiva a favore del promissario acquirente, ai sensi dell'art. 2932 c.c., del trasferimento della metà della proprietà di un fondo in regime di comunione fra coniugi, sia stata impugnata dal coniuge del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2512 del 22 marzo 1996
«In tema di espropriazione immobiliare il debitore esecutato è carente di interesse a proporre opposizione agli atti esecutivi, per violazione delle disposizioni che disciplinano le modalità dell'incanto, se non deduce contestualmente che dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4923 del 17 aprile 2000
«Nell'esecuzione forzata, il creditore procedente ha interesse, onde prevenire una propria responsabilità risarcitoria a norma dell'art. 96 c.p.c., a proporre opposizione agli atti esecutivi se, dopo la sua rinuncia agli atti del processo esecutivo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4811 del 2 aprile 2001
«L'accoglimento in primo grado della domanda di accertamento dell'autenticità delle sottoscrizioni apposte su una scrittura privata di compravendita immobiliare comporta che dalla scrittura risulti implicitamente accertato il carattere di contratto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 837 del 16 gennaio 2007
«L'autonomia di ciascuna fase del processo esecutivo, rispetto a quella che precede, comporta che le situazioni invalidanti che si producano in una determinata fase, comprese quelle costituenti nullità insanabili, sono suscettibili di rilievo nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18784 del 28 agosto 2009
«A norma dell'art. 404, secondo comma, c.p.c., i creditori e gli aventi causa di una delle parti del processo, i quali subiscano pregiudizio per effetto di una sentenza emessa a carico del loro debitore, possono proporre opposizione di terzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 29385 del 28 dicembre 2011
«Per proporre l'impugnazione per revocazione, ai sensi dell'art. 395, primo comma, n. 3 c.p.c., deve ritenersi "decisivo" il documento che, oltre ad essere stato ritrovato dopo la sentenza, sia astrattamente idoneo, se acquisito agli atti, a...»