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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6077 del 16 giugno 1990
«Il giudice di rinvio, il quale ritenga definitivamente soccombente la parte vittoriosa in cassazione, non può condannare la controparte alla restituzione delle somme riscosse a titolo di spesa, in forza della sentenza cassata, ma deve detrarre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4349 del 26 marzo 2001
«...di legittimità da parte del convenuto soccombente e dalla stessa Corte d'ufficio, la violazione da parte dell'attore in prime cure dell'art. 163 n. 3 (o dell'art. 414 n. 3) c.p.c. per insufficiente determinazione della cosa oggetto della domanda.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17134 del 23 agosto 2005
«...natura dell'eventuale credito fatto valere in giudizio, cui semplicemente accede, ma ha natura ordinaria, corrispondendo ad un diritto autonomo del difensore, che sorge direttamente in suo favore e nei confronti della parte dichiarata soccombente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 118 del 11 gennaio 1986
«Conseguentemente, qualora dopo tale lettura e della pedissequa ordinanza di prosecuzione del giudizio per l'ulteriore istruttoria, si dia luogo, in immediata prosecuzione, alla prima udienza istruttoria, la parte soccombente, che ometta di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12101 del 18 maggio 2010
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, qualora l'appello abbia contenuto esclusivamente rescindente, in quanto il riscontro del motivo di invalidità esaurisce l'oggetto della cognizione riservata al giudice di secondo grado, la parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6663 del 5 aprile 2004
«Tale principio è applicabile anche nel giudizio di secondo grado, avendo l'appellato, pur non soccombente, l'onere di riproporre la contestazione, in modo espresso, con la memoria di costituzione. (Nella specie, relativa al diritto all'assegno di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1112 del 20 gennaio 2005
«Ne consegue che, ove la sentenza di primo grado abbia negato, sia pure implicitamente, il diritto alla rivalutazione, è indispensabile, onde impedire che il giudicato precluda al giudice di secondo grado l'esercizio del potere ufficioso,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11170 del 29 luglio 2002
«Più in generale, va aggiunto che, il giudice che condanni la parte soccombente al pagamento non solo delle spese processuali effettivamente sostenute fino al momento della decisione, ma anche, genericamente, a quelle successive conseguenti, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24691 del 6 dicembre 2010
«...natura dell'eventuale credito fatto valere in giudizio, cui semplicemente accede, ma ha natura ordinaria, corrispondendo ad un diritto autonomo del difensore, che sorge direttamente in suo favore e nei confronti della parte dichiarata soccombente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4293 del 25 giugno 1988
«...restando esperibile per la parte soccombente con la impugnazione della detta sentenza soltanto la richiesta, al giudice dell'appello, di sospensione o revoca della clausola di provvisoria esecuzione (cosiddetta inibitoria) ex art. 351, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2331 del 9 agosto 1973
«Il provvedimento, in forma di sentenza, con il quale il giudice, adito per un procedimento di istruzione preventiva, anziché limitarsi ad ammettere od a respingere, con decreto, inaudita altera parte, o con ordinanza, il mezzo istruttorio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19499 del 30 settembre 2015
«Al tutore di persona interdetta, già costituito e soccombente in primo grado, non necessita l'autorizzazione del giudice tutelare per appellare la relativa sentenza, mancando, in tale ipotesi, diversamente da quella dell'inizio "ex novo" del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3879 del 30 marzo 2000
«L'istituto della distrazione delle spese processuali a favore del difensore antistatario ha carattere generale e può perciò trovare applicazione non solo nei procedimenti che si concludono con una sentenza di condanna nei confronti della parte...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 23522 del 5 novembre 2014
«In tema di compenso dovuto al consulente tecnico d'ufficio, il decreto di liquidazione che pone lo stesso a carico di entrambe le parti (o di una di esse) non è implicitamente assorbito dalla regolamentazione delle spese di lite ex art. 91 cod....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2474 del 21 febbraio 2012
«L'avvocato distrattario può richiedere alla parte soccombente solamente l'importo dovuto a titolo di onorario e spese processuali e non anche l'importo dell'Iva che gli sarebbe dovuta, a titolo di rivalsa, dal proprio cliente, abilitato a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 809 del 14 gennaio 2011
«...93 c.p.c. nel processo stesso, sostituendosi alla parte difesa, mentre non può far valere il medesimo credito in un diverso giudizio, poiché tra il difensore della parte vittoriosa ed il soccombente non v'è alcun rapporto di diritto sostanziale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27041 del 12 novembre 2008
«In virtù del provvedimento di distrazione delle spese processuali in favore del difensore con procura della parte vittoriosa (art. 93 c.p.c. ), si instaura, fra costui e la parte soccombente, un rapporto autonomo rispetto a quello fra i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 267 del 12 gennaio 1984
«Il sistema del patrocinio a spese dello Stato, escludendo ogni rapporto fra il difensore della parte non abbiente assistita e la parte soccombente non assistita, è incompatibile con l'istituto della distrazione delle spese previste dall'art. 93...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9062 del 15 aprile 2010
«L'istanza di distrazione delle spese processuali consiste nel sollecitare l'esercizio del potere/dovere del giudice di sostituire un soggetto (il difensore) ad altro (la parte) nella legittimazione a ricevere dal soccombente il pagamento delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20547 del 24 settembre 2009
«...il difensore munito di procura, il quale abbia chiesto, ai sensi dell'art. 93 c.p.c., la distrazione, a proprio favore, delle spese di giudizio e degli onorari, è titolare di un diritto proprio ed autonomo nei confronti della parte soccombente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11746 del 24 giugno 2004
«La parte soccombente non ha interesse ad impugnare il provvedimento di distrazione delle spese emesso a favore del difensore della parte avversa, trattandosi di un provvedimento che incide esclusivamente sui rapporti tra detta parte vittoriosa e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9097 del 7 luglio 2000
«...importi liquidati dal giudice, onde rimuovere il pregiudizio costituito dall'esposizione al rischio che il difensore distrattario nell'esercizio della facoltà di scelta attribuitagli, richieda a lui il pagamento invece che alla parte soccombente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13752 del 20 settembre 2002
«Nel caso di riforma o annullamento della sentenza, costituente titolo esecutivo, di condanna al pagamento delle spese e degli onorari in favore del difensore della parte già vittoriosa, il quale abbia reso la dichiarazione di cui all'art. 93...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2728 del 17 aprile 1986
«Nel giudizio di rinvio a seguito di cassazione della sentenza con la quale sia stata disposta la condanna del soccombente — in favore del difensore dichiaratosi antistatario — al pagamento delle spese e degli onorari, facendo in tal modo sorgere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 388 del 17 gennaio 1984
«...di rinvio legittimato passivo della domanda di restituzione ex art. 389 c.p.c. in ordine alle spese già attribuitegli è il suddetto difensore distrattario, stante il diretto rapporto creato tra lui e il soccombente dalla sentenza impugnata.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21590 del 12 ottobre 2009
«La responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. integra una particolare forma di responsabilità processuale a carico della parte soccombente che abbia agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, con la conseguenza che non può farsi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4383 del 23 febbraio 2009
«Le condanne alle spese ed al risarcimento dei danni per responsabilità processuale aggravata, ai sensi, rispettivamente, degli artt.91 e 96 c.p.c., integrando pronunce accessorie e conseguenziali alla decisione della causa, presuppongono che nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3876 del 30 marzo 2000
«La sentenza con la quale il giudice compensi le spese di lite, indicando le circostanze che integrano i giusti motivi per detta pronuncia, contiene una implicita esclusione dei presupposti richiesti per la condanna della parte soccombente al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7620 del 26 marzo 2013
«...valutata con riguardo non tanto alle domande proposte, quanto, piuttosto, alla palese e strumentale infondatezza dei motivi dell'appello e, più in generale, alla condotta processuale tenuta dalla parte soccombente nella fase di gravame.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1037 del 2 febbraio 1994
«Ai fini della condanna al risarcimento dei danni per responsabilità aggravata, ex art. 96, secondo comma, c.p.c., della parte soccombente che abbia chiesto ed ottenuto, provvedendo poi ad eseguirle, misure cautelari a tutela di un diritto...»