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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2991 del 10 febbraio 2006
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per cassazione avverso i provvedimenti definitivi di contenuto decisorio adottati dal tribunale fallimentare, e dunque anche avverso il decreto che pronuncia sul compenso...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16817 del 3 ottobre 2012
«L'art. 140 c.p.c. prescrive, per la validità della notifica con il rito degli irreperibili, il deposito di copia dell'atto presso la casa comunale, rappresentando questa la sede del comune nei confronti dei terzi, nonchè il luogo degli atti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4529 del 10 aprile 2000
«Nel rito del lavoro, il termine assegnato dal giudice per la rinnovazione della notificazione del ricorso introduttivo (in caso di notifica nulla o inesistente) è perentorio, secondo l'espressa disciplina al riguardo dell'art. 291 c.p.c. — da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13338 del 1 giugno 2010
«Il principio secondo il quale la notifica a mezzo del servizio postale si perfeziona con la consegna dell'atto all'ufficiale giudiziario, pone a carico del notificante, a fronte della puntuale contestazione ad opera della controparte della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10837 del 11 maggio 2007
«La distinzione dei momenti di perfezionamento della notifica per il notificante e il destinatario dell'atto, risultante dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, trova applicazione solo quando dall'intempestivo esito del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31912 del 3 agosto 2007
«La presentazione dell'impugnazione prima del deposito della motivazione non è di per sè causa di inammissibilità se le censure dedotte si riferiscono ad aspetti della decisione inequivocabilmente evincibili dalla conoscenza del solo dispositivo, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 3827 del 15 febbraio 2013
«In tema di correzione di errore materiale, quando sia trascorso oltre un anno dal deposito dell'ordinanza di cui si chiede la correzione, il ricorso deve essere notificato non al difensore, ma alla parte personalmente, in quanto l'art. 288, terzo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24271 del 28 ottobre 2013
«Ne consegue che, nel processo del lavoro, se l'evento interviene dopo il deposito in cancelleria del ricorso in appello, ma antecedentemente al decreto di fissazione dell'udienza di discussione ex art. 435 c.p.c., e sebbene si tratti di una fase...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1282 del 6 maggio 1999
«È ammissibile, ai sensi dell'art. 111, comma 2, Cost., il ricorso per cassazione avverso il decreto della corte d'appello che — pronunciando in sede di gravame contro il provvedimento del tribunale emesso ai sensi dell'art. 2 octies, comma 7,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 992 del 16 luglio 1998
«È inammissibile il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111, comma secondo, Cost. avverso il decreto della corte d'appello che — pronunciando in sede di gravame contro il provvedimento del tribunale, emesso ai sensi dell'art. 2 octies, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1419 del 16 maggio 2000
«È tardivo e perciò inammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso un provvedimento reso, in qualità di giudice dell'esecuzione, dalla corte d'appello, che non sia presentato nelle forme di cui all'art. 123 c.p.p., ma venga presentato o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19697 del 11 settembre 2009
«In tema di fallimento, qualora sia applicabile la disciplina c.d. intermedia prevista dal D.L.vo n. 5 del 2006 per le procedure apertesi nel periodo compreso tra il 16 luglio 2006 ed il 1° gennaio 2008 (data di entrata in vigore delle ulteriori...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3689 del 9 novembre 1994
«In materia di estradizione, nessun obbligo esiste in capo alla autorità giudiziaria di fornire alle parti gli atti relativi alle fonti normative, di cui vigore ed efficacia vanno verificati, a prescindere dalla conoscenza concreta che ne abbia la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4731 del 22 aprile 1993
«Ne deriva che (in tali controversie) la procura a ricorrere per cassazione rilasciata al difensore dopo la lettura in udienza del dispositivo della sentenza ma prima del deposito della stessa non può considerarsi speciale ai sensi degli artt. 83 e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2706 del 4 febbraio 2009
«Ne consegue che se pure, come nella specie, il professionista attestatore - già consulente della società proponente il concordato e rappresentante dei suoi soci di maggioranza e di quelli della società assuntrice del concordato in alcune assemblee...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 423 del 21 gennaio 1988
«Il ricorso per cassazione, avverso il provvedimento con cui il tribunale abbia liquidato il compenso al commissario giudiziale dell'amministrazione controllata, è soggetto alla sospensione dei termini durante il periodo feriale, stante la non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11848 del 30 ottobre 1992
«Con riguardo alla posizione delle imprese escluse dal fallimento perché soggette al regime della liquidazione coatta amministrativa, spetta alla giurisdizione amministrativa la tutela rispetto sia al decreto ministeriale che ordina la liquidazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1900 del 27 gennaio 2011
«In tema di riassunzione, una volta eseguito tempestivamente il deposito del ricorso in cancelleria, il termine di sei mesi di cui all'art. 305 cod. proc. civ. non ha alcun ruolo nella successiva notifica dell'atto volta a garantire il corretto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14854 del 28 giugno 2006
«Verificatasi una causa d'interruzione del processo, in presenza di un meccanismo di riattivazione del processo interrotto, destinato a realizzarsi distinguendo il momento della rinnovata edictio actionis da quello della vocatio in ius, il termine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2548 del 6 febbraio 2007
«In base all'art. 311 c.p.c. il procedimento davanti al giudice di pace è retto dalle norme relative al procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica; ne consegue che, ai sensi degli artt. 74 e 75 disp. att. c.p.c., qualora nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11657 del 19 novembre 1998
«L'appello avverso una sentenza pronunciata all'esito di un giudizio celebrato, in primo grado, con rito ordinario è inammissibile, perché tardivo, se proposto con la forma prescritta per l'impugnazione delle sentenze pronunciate all'esito di rito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7158 del 1 agosto 1997
«Nel procedimento di impugnazione della sentenza di separazione personale dei coniugi, l'appello va proposto con ricorso e non con citazione; tuttavia, ove l'appello sia stato proposto con citazione, in applicazione del principio generale di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10725 del 19 settembre 1992
«Contro le sentenze di separazione personale e di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, pubblicate successivamente alla data di entrata in vigore della L. 5 marzo 1987, n. 74 — ancorché rese in procedimenti anteriormente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 10440 del 6 maggio 2013
«L'inammissibilità dell'appello, in ragione del deposito del relativo atto oltre il termine annuale di decadenza previsto dall'art. 327, primo comma, c.p.c. ("ratione temporis" vigente), è rilevabile in ogni stato e grado del giudizio e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7703 del 16 maggio 2003
«La circostanza che dal verbale di udienza risulti l'avvenuto deposito del ricorso in appello notificato non impedisce al giudice di verificare, al momento della decisione, se la circostanza sia in effetti corrispondente alla realtà, e di trarne le...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13679 del 22 luglio 2004
«In ipotesi di ricorso per cassazione congiuntamente avverso la sentenza definitiva e quella non definitiva, la Corte di Cassazione, ove rilevi — attraverso l'esame degli atti — la mancanza di una valida dichiarazione di riserva facoltativa di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14212 del 6 luglio 2005
«Nel giudizio di cassazione la procura speciale non può essere rilasciata a margine o in calce di atti diversi dal ricorso o dal controricorso, stante il tassativo disposto dell'art. 83, terzo comma, c.p.c., che implica la necessaria esclusione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2461 del 5 marzo 1998
«Con riguardo al ricorso per cassazione proposto da una società o da un ente, se il mandato difensivo sia stato rilasciato non dal soggetto al quale per legge o statuto è attribuita la legale rappresentanza della parte ricorrente ma da altro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13077 del 14 luglio 2004
«In caso di mancata trascrizione, sulla copia del ricorso per cassazione notificato, degli estremi della procura speciale rilasciata dal ricorrente al difensore, non si versa in ipotesi di inammissibilità del ricorso ove la procura sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11047 del 24 ottobre 1995
«Nel caso di sospensione del processo a seguito di ricorso per regolamento di giurisdizione proposto ai sensi dell'art. 41 c.p.c., il termine perentorio di sei mesi previsto dall'art. 367, secondo comma, c.p.c. per la riassunzione del giudizio,...»