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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1800 del 7 marzo 1990
«Anche in tema di separazione consensuale, l'ammontare dell'assegno di mantenimento deve ritenersi soggetto alla clausola implicita del rebus sic stantibus ; con la conseguenza che il giudice può e deve disporne la modifica quando l'equilibrio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8555 del 20 novembre 1987
«L'accordo dei coniugi in sede di separazione consensuale, che l'assegno di mantenimento venga in futuro adeguato automaticamente all'eventuale deprezzamento della moneta, non svincola il meccanismo del mutamento dalle condizioni patrimoniali dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2372 del 10 aprile 1985
«In tema di separazione personale, l'assegno, che venga cumulativamente fissato a carico di un coniuge per sopperire alle esigenze dell'altro coniuge e del figlio minore a quest'ultimo affidato, non può essere ridotto per il solo fatto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2261 del 9 aprile 1984
«L'assegno di mantenimento per il coniuge e per i figli dovuto in seguito a pronunzia di separazione (o di divorzio), va determinato con riferimento alla situazione in atto al momento della decisione, e pertanto, rispetto alla misura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3323 del 29 maggio 1982
«I fatti antecedenti alla separazione consensuale possono essere invocati da un coniuge, al fine di conseguire un mutamento del titolo della separazione con pronuncia di addebitabilità a carico dell'altro coniuge, solo quando deduca e dimostri di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3341 del 6 luglio 1978
«L'assegno di mantenimento dovuto al coniuge separato, consistente in una prestazione che non si esaurisce nello stretto necessario per la sopravvivenza, ma comprende tutto quanto sia richiesto per un tenore di vita adeguato alla sua posizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28 del 7 gennaio 2008
«In materia di revisione dell'assegno di mantenimento, il diritto a percepirlo di un coniuge ed il corrispondente obbligo a versarlo dell'altro, nella misura e nei modi stabiliti dalla sentenza di separazione o dal verbale di omologazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14886 del 22 ottobre 2002
«L'assegno di mantenimento a favore del coniuge, fissato in sede di separazione personale, decorre dalla data della relativa domanda, in applicazione del principio per il quale un diritto non può restare pregiudicato dal tempo necessario per farlo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7770 del 20 agosto 1997
«L'assegno di mantenimento a favore del coniuge, fissato in sede di separazione, decorre dalla data della domanda, se in tale momento esistevano le condizioni per l'emanazione del relativo provvedimento, con la conseguenza che tale decorrenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8977 del 25 agosto 1993
«In tema di modifica delle condizioni della separazione, quando l'assegno di mantenimento risulti concordato in un verbale di separazione consensuale omologato, la riduzione giudiziale dell'assegno dovuto al coniuge separato ha efficacia non dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5749 del 20 maggio 1993
«In tema di separazione personale dei coniugi, il principio secondo cui l'assegno di mantenimento deve decorrere dalla data della domanda trova applicazione quando a quella data sussistevano in concreto i correlativi presupposti. Ove, invece, le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5384 del 5 giugno 1990
«In tema di separazione personale tra i coniugi, la riduzione dell'assegno di mantenimento fissato dal presidente dei tribunale, disposta per il peggioramento delle condizioni economiche dell'obbligato, ha efficacia dal momento in cui diviene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9326 del 16 dicembre 1987
«In applicazione del principio stabilito nell'art. 445 c.c., in materia di alimenti l'assegno di mantenimento è dovuto al coniuge separato a norma dell'art. 156 c.c. dalla data in cui i coniugi sono autorizzati a vivere separatamente dal presidente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3202 del 15 maggio 1986
«In tema di assegno di mantenimento, nel rapporto fra coniugi separati, il principio, secondo il quale il relativo obbligo insorge dalla data della domanda dell'avente diritto (in applicazione della regola fissata per gli alimenti dall'art. 445...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 572 del 30 gennaio 1985
«Qualora l'assegno di mantenimento, con la sentenza di separazione dei coniugi, venga quantificato in misura maggiore rispetto a quella fissata in via provvisoria dal presidente del tribunale, in considerazione della svalutazione monetaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2128 del 3 marzo 1994
«Nel procedimento per la separazione personale dei coniugi la richiesta di alimenti costituisce un «minus» necessariamente ricompreso in quella di mantenimento e pertanto il riconoscimento al coniuge separato di un assegno alimentare in luogo del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2654 del 13 marzo 1991
«Qualora l'assegno alimentare, nel rapporto fra coniugi separati, venga riconosciuto e liquidato sulla base della disponibilità, da parte dell'onerato, di una determinata fonte di reddito, l'accertamento della temporaneità di tale reddito, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3115 del 21 maggio 1984
«È nulla la rinuncia al pagamento dell'assegno fissato per la moglie ed i figli in sede di separazione consensuale omologata, sia pure limitata agli «arretrati», ove l'assegno medesimo abbia natura alimentare, e tale nullità può essere fatta valere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3334 del 21 maggio 1981
«Nel giudizio di separazione personale, l'assegno alimentare, dovuto a norma dell'art. 156 comma terzo c.c., decorre, ai sensi dell'art. 445 c.c., dal momento della domanda giudiziale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10273 del 28 maggio 2004
«Il sequestro conservativo sui beni del coniuge obbligato a corrispondere all'altro coniuge un assegno di mantenimento, previsto dall'art. 156, sesto comma, c.c., non ha natura cautelare perché prescinde dal periculum in mora , ma soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4776 del 12 maggio 1998
«Il provvedimento di sequestro di beni del coniuge obbligato all'assegno di mantenimento previsto dall'art. 156 sesto comma c.c. è provvedimento di natura non cautelare in quanto a differenza del sequestro conservativo, presuppone un credito già...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11062 del 19 maggio 2011
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 156, sesto comma, c.c., nell'attribuire al giudice, in caso d'inadempimento dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento, il potere di ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23668 del 6 novembre 2006
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 156, sesto comma, c.c., nell'attribuire al giudice, in caso d'inadempimento dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento, il potere di ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1398 del 27 gennaio 2004
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'art. 156, sesto comma, il quale prevede che, nel caso in cui il coniuge non adempia l'obbligo di versare l'assegno di mantenimento in favore dell'altro coniuge e dei figli, il giudice può ordinare ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19527 del 19 dicembre 2003
«In tema di assegno di mantenimento a seguito di separazione personale tra coniugi, la richiesta di emissione dell'ordine a terzi, ai sensi dell'art. 156, sesto comma, c.c., di versamento diretto a proprio favore di parte delle somme di denaro da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12204 del 2 dicembre 1998
«In tema di assegno di mantenimento, la disposizione legislativa di cui all'art. 156 c.c., per effetto della quale il giudice può dispone, nel caso in cui eventuali terzi risultino obbligati a versare (anche periodicamente) somme di danaro al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6557 del 17 luglio 1997
«In tema di separazione personale dei coniugi, la previsione di cui all'art. 156, sesto comma, c.c., in base alla quale il giudice ha il potere di ordinare al terzo, tenuto a corrispondere anche periodicamente somme all'obbligato, che una parte di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8871 del 23 agosto 1993
«In tema di separazione di coniugi, mentre spetta al tribunale, quale giudice di cognizione, di provvedere all'ordine di pagamento a terzi che una parte della somma da essi dovuta «all'obbligato» all'assegno di mantenimento, sia versata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1095 del 14 febbraio 1990
«Il non puntuale adempimento dell'obbligo di mantenimento del coniuge separato — anche se con pochi giorni di ritardo rispetto alla scadenza imposta — legittima, ove tale comportamento provochi fondati dubbi sulla tempestività dei futuri pagamenti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2270 del 24 febbraio 1993
«In tema di separazione consensuale, le modificazioni pattuite dai coniugi successivamente all'omologazione, trovando fondamento nell'art. 1322 c.c., devono ritenersi valide ed efficaci, anche a prescindere dallo speciale procedimento disciplinato...»