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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12196 del 28 dicembre 1990
«Il cosiddetto obbligo di contrarre — stabilito dalla legge a carico degli imprenditori che esercitino servizi di interesse generale in regime di monopolio giuridico — comporta che l'imprenditore debba stipulare il contratto con chiunque faccia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7159 del 6 luglio 1990
«Nel contratto di fornitura di energia elettrica da parte dell'Enel (il quale, pur vertendosi in tema di servizio pubblico essenziale reso da un ente strumentale dello Stato, ha natura privatistica), deve ritenersi consentita la previsione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10956 del 9 dicembre 1996
«Quindi se un terzo subisce un danno ingiusto provocato dalla esecuzione, da parte di un'impresa consorziata, di opere oggetto di un contratto di appalto stipulato da un consorzio, è questo a risponderne, a titolo di responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13293 del 17 giugno 2011
«In materia di società consortile costituita secondo il tipo delle società di capitali, la causa consortile può comportare la deroga delle norme che disciplinano il tipo adottato, senza però giustificarne lo stravolgimento dei connotati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19102 del 23 aprile 2004
«La nuova figura di reato prevista dall'art. 2636 c.c. (illecita influenza sull'assemblea), pur differenziandosi sotto vari profili, attinenti tanto alla condotta quanto all'elemento soggettivo, dalla precedente, analoga previsione di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6597 del 23 marzo 2011
«La domanda giudiziale volta ad ottenere l'accertamento dell'esistenza di un patto di prelazione in caso di vendita di un bene immobile, in assenza di una specifica previsione normativa al riguardo, non è suscettibile di essere trascritta; il patto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2439 del 3 febbraio 2006
«Qualora la domanda diretta a ottenere la risoluzione di un contratto di compravendita per inadempimento dell'acquirente e di restituzione delle cose in base ad esso consegnate sia stata trascritta prima della dichiarazione di fallimento del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10600 del 19 maggio 2005
«Al principio di ordine generale secondo cui tutte le pronunce giudiziali retroagiscono normalmente al momento della domanda, fanno eccezione le pronunce costitutive che tengono luogo dell'obbligo di concludere un contratto, le quali, essendo fonte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24150 del 10 novembre 2006
«A norma dell'art. 2652, comma primo, n. 6, c.c., l'accoglimento della domanda diretta all'ottenimento della dichiarazione della nullità parziale della vendita effettuata in violazione della disciplina sulla prelazione legale agraria perché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 101 del 15 gennaio 1990
«Tale opponibilità sussiste, a norma dell'art. 45 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, pure nei confronti del fallimento del venditore, ove il fallimento stesso sia stato dichiarato dopo quella trascrizione, salva restando ogni questione sulla validità,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8442 del 20 agosto 1990
«Nel caso in cui nell'atto pubblico di trasferimento di diritti reali immobiliari dietro corrispettivo di un prezzo, sottoscritto dalle parti, sia mancata per qualsiasi motivo, volontario o meno, la sottoscrizione del documento da parte del notaio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5154 del 6 aprile 2001
«La regola generale - ora espressamente tutelata a livello costituzionale, a seguito della nuova formulazione dell'art. 111 Costituzione introdotta dalla legge costituzionale 23 novembre 1999, n. 2 — secondo cui il processo deve svolgersi nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15219 del 5 luglio 2007
«Nell'ambito delle condizioni generali di contratto, la predisposizione della clausula derogativa della ordinaria competenza territoriale non è inclusa tra i criteri legali di attribuzione del foro convenzionale della qualifica di foro esclusivo;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4886 del 1 marzo 2007
«In ipotesi di dichiarazione sottoscritta, pur se contenuta in più fogli dei quali solo l'ultimo firmato, poiché la sottoscrizione, ai sensi dell'art. 2702 c.c., si riferisce all'intera dichiarazione e non al solo foglio che la contiene, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13968 del 16 giugno 2009
«L'erede, continuando la personalità del "de cuius", diviene parte del contratto concluso da quello, restando vincolato al contenuto del medesimo, ancorché questo non sia stato trascritto. Pertanto, dell'acquisto di un immobile nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15383 del 28 giugno 2010
«La fattura commerciale, avuto riguardo alla sua formazione unilaterale ed alla funzione di far risultare documentalmente elementi relativi all'esecuzione di un contratto, si inquadra fra gli atti giuridici a contenuto partecipativo, consistendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14891 del 22 ottobre 2002
«La fattura è un mero documento contabile che può, far prova, ai sensi dell'art. 2710 c.c., dei rapporti intercorsi tra imprenditori, ma che non costituisce atto scritto avente natura contrattuale, ne consegue che essa, rivestendo un carattere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10160 del 20 settembre 1999
«La fattura commerciale, avuto riguardo alla sua formazione unilaterale ed alla sua funzione di far risultare documentalmente elementi relativi all'esecuzione di un contratto (come l'elenco delle merci, il loro prezzo, le modalità di pagamento ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4690 del 12 maggio 1999
«In tema di prova testimoniale dei contratti, il principio per cui le nullità riguardanti l'ammissione e l'espletamento della prova in violazione degli artt. 2721 e ss. c.c. hanno carattere relativo, onde non essendo rilevabili d'ufficio restano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4210 del 6 aprile 1992
«In caso di mancata ammissione della prova testimoniale di un pagamento eccedente il valore di lire cinquemila, ai sensi dell'art. 2721 c.c., richiamato dal successivo art. 2726, la parte che lamenta il mancato uso da parte del giudice del merito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 212 del 21 gennaio 1985
«Pertanto, ove la copia fotostatica o fotografica riguardi un contratto per il quale è richiesta la forma scritta ad substantiam o ad probationem , la parte interessata deve necessariamente produrre in giudizio detto atto in originale o in copia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4522 del 16 aprile 1993
«Poiché la quietanza costituisce solo una dichiarazione della parte che la rilascia di aver ricevuto una determinata somma, senza vincolare anche la parte cui è diretta, quando il venditore deduca che, nonostante nel contratto abbia rilasciato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11881 del 6 agosto 2003
«Il tema di impresa familiare, non è applicabile la disciplina di cui all'art. 230 bis c.c., con riferimento all'attività lavorativa svolta nell'impresa commerciale gestita da una società in nome collettivo di cui sia compartecipe il congiunto (o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4308 del 24 marzo 2001
«Il divieto di deferire giuramento sopra un contratto per la validità del quale sia richiesta la forma scritta, poiché mira ad evitare che il contraente possa in tal via superare la nullità derivante dall'inosservanza della forma prescritta ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8352 del 3 aprile 2007
«Il privilegio generale sui mobili riconosciuto dall'art. 2751 bis , n. 4; c.c. ai «crediti del coltivatore diretto, sia proprietario che affittuario, mezzadro, colono, soccidario o comunque compartecipante, per i corrispettivi della vendita dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21045 del 1 ottobre 2009
«Il privilegio speciale sul bene immobile, che assiste (ai sensi dell'art. 2775 bis c.c.) i crediti del promissario acquirente conseguenti alla mancata esecuzione del contratto preliminare trascritto ai sensi dell'art. 2645 bis c.c., siccome...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3111 del 21 maggio 1984
«Non può pertanto essere configurata come una costituzione di pegno, e se in tal senso intesa dalle parti, deve ritenersi nulla per mancanza di causa, la pattuizione con la quale in un contratto di mutuo fondiario in cartelle, l'istituto mutuante,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19059 del 5 settembre 2006
«...in pegno in favore di altri, giacché essa realizza il duplice effetto di rendere il creditore procedente edotto della circostanza che il bene oggetto del pignoramento è in realtà indisponibile, e di rendergli opponibile il contratto di pegno.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5353 del 18 giugno 1987
«Non ricorre questa ipotesi, ma quella di consegna del pegno ad un adiectus solutionis causa , quando il terzo, per effetto di accordo trilaterale accedente al contratto di pegno, riceve la cosa offerta in garanzia in sostituzione del creditore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7214 del 25 marzo 2009
«In tema di pegno a garanzia di crediti, il principio di accessorietà desumibile dall'art. 2784 cod. civ comporta la nullità per difetto di causa dell'atto costitutivo della prelazione stipulato in relazione ad un credito non ancora esistente, ma...»