-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32418 del 29 agosto 2001
«...diretta a giudizio davanti al giudice monocratico, salvo che venga fatta richiesta di giudizio abbreviato, nel qual caso il termine va individuato in quello di cinque giorni, stabilito dal secondo periodo del primo comma dell'art. 464 c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31085 del 9 agosto 2001
«Il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta della parte alla autorizzazione alla citazione dei testi per genericità dei capitoli di prova, in quanto formulati per relationem al capo di imputazione, è illegittimo, ma non abnorme,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2361 del 5 maggio 2000
«È qualificabile come abnorme, e pertanto suscettibile di essere direttamente impugnata con ricorso per cassazione, l'ordinanza con la quale il giudice del dibattimento, in sede di controllo della regolare costituzione delle parti, ritenuto che la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7161 del 19 giugno 2000
«Solo se la detenzione sopravviene a ridosso immediato dell'udienza può ammettersi che la comunicazione avvenga direttamente in udienza anche attraverso il difensore, purché risulti circostanziata e riferisca la volontà dell'imputato di essere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25239 del 21 giugno 2001
«Il criterio distintivo tra l'omicidio volontario e l'omicidio preterintenzionale risiede nell'elemento psicologico, nel senso che nell'ipotesi della preterintenzione la volontà dell'agente è diretta a percuotere o a ferire la vittima, con...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1582 del 11 febbraio 1998
«...può mai rientrare nell'ipotesi prevista dall'art. 606 comma 1 lett. d) c.p.p., mentre, quando sia stato effettuato in fase di indagine preliminare, costituisce atto irripetibile e come tale confluisce direttamente nel fascicolo del dibattimento.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4721 del 30 gennaio 2008
«In tema di esame testimoniale, il divieto di porre domande suggestive riguarda l'esame condotto dalla parte che ha un interesse comune al testimone e non invece il controesame o l'esame condotto direttamente dal giudice per il quale non vi è il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2224 del 29 febbraio 1996
«Infatti, in mancanza di una richiesta specifica dei difensori diretta alla rinnovazione del dibattimento, ben possono essere utilizzate, anche senza contraddittorio, le dichiarazioni dei testi acquisite al fascicolo del dibattimento di secondo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23597 del 19 giugno 2002
«L'art. 78, comma 2, disp. att. c.p.p., in base al quale “gli atti non ripetibili compiuti dalla polizia straniera possono essere acquisiti nel fascicolo del dibattimento se le parti vi consentano ovvero dopo l'esame testimoniale dell'autore degli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1431 del 15 gennaio 2002
«...retrocessione del giudizio verso l'udienza preliminare nei casi in cui la modifica dell'imputazione (art. 516, comma 1 ter, c.p.p.) o la contestazione di nuovi reati (art. 517, comma 1 bis) riguardino fattispecie sottratte alla citazione diretta.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7704 del 31 luglio 1997
«...dettata. (Fattispecie di lesioni colpose gravi in danno di lavoratore, per cui il giudice di merito aveva ritenuto non rientrante nell'addebito di colpa generica la colpa specifica di omissione di sorveglianza diretta o di nomina di un preposto).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6208 del 26 giugno 1997
«Qualora nella sentenza di condanna i fatti di reato (nella specie omessa annotazione di corrispettivi nelle scritture contabili, omessa dichiarazione dei redditi ai fini delle imposte dirette e ai fini Iva, omessa dichiarazione di sostituto di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 29 del 9 gennaio 1997
«...parte dell'organo competente, non viene a crearsi alcuna situazione di pregiudizio, dovendo questo risiedere e rinvenirsi non già in una mera eventualità ma unicamente nell'attualità degli effetti direttamente prodotti dal provvedimento impugnato.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9815 del 16 settembre 1998
«La semplice lettura, da parte del giudice che decide, degli atti di istruzione probatoria in precedenza raccolti da giudice diversamente composto non è sufficiente a garantire il rispetto del principio di immutabilità del giudice di cui all'art....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9362 del 13 agosto 1998
«Il principio dell'immutabilità del giudice non è violato qualora la sentenza sia deliberata dal giudice che ha partecipato all'intero dibattimento ed ha provveduto, direttamente, alle acquisizioni probatorie, alla risoluzione di questioni...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3339 del 29 luglio 1996
«Ai provvedimenti emessi de plano non è applicabile l'art. 525, comma secondo, c.p.p. che si riferisce direttamente alle deliberazioni prese dai giudici a conclusione del dibattimento e la cui interpretazione può essere estesa sino a ricomprendere...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2110 del 23 febbraio 1996
«Il delitto di calunnia può essere commesso non solo nella forma diretta, cioè attraverso una denuncia presentata all'autorità giudiziaria, ma anche in forma indiretta, cioè attraverso una segnalazione del fatto-reato a un'altra autorità che a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45861 del 23 novembre 2012
«In ipotesi di sentenza di patteggiamento che abbia omesso illegittimamente di dichiarare la falsità di un documento la Corte di Cassazione, investita del relativo ricorso, può adottare direttamente i provvedimenti previsti dall'art. 537 cod. proc....»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9344 del 31 agosto 1994
«...confronti sia stata avanzata da altra rispetto a lei contendente. Ne deriva che l'impugnazione presentata dal coimputato, diretta ad ottenere la modificazione della sentenza per ragioni personali, non deve essere notificata agli altri coimputati.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9441 del 11 giugno 2012
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge n. 990 del 1969 (applicabili "ratione temporis"), l'azione diretta nei confronti dell'assicuratore del responsabile spetta al danneggiato quando il sinistro sia avvenuto in un'area che, sebbene privata,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8090 del 3 aprile 2013
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile "ratione temporis") l'azione diretta, spettante al danneggiato da un sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore del responsabile, è ammessa anche per i sinistri...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8846 del 12 agosto 1995
«Tale principio non trova deroga neppure nel caso in cui la polizza preveda l'estensione della copertura assicurativa ai danni causati da sinistri verificatisi indistintamente sulle aree private, poiché tale patto è operativo soltanto nei rapporti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8305 del 31 marzo 2008
«Ai fini dell'applicabilità delle norme sull'assicurazione obbligatoria degli autoveicoli (ed in particolare di quelle sull'azione diretta del danneggiato nei confronti dell'assicuratore del responsabile) deve considerarsi in «circolazione» il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2791 del 24 marzo 1999
«...su strada pubblica, o su area a questa equiparata, ai sensi dell'art. 1 legge 24 dicembre 1969 n. 990, sufficiente per l'esperibilità dell'azione diretta del danneggiato, ai sensi dell'art. 18 della stessa legge, nei confronti dell'assicuratore.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 950 del 30 gennaio 1992
«...ad essa agganciato, coperto da garanzia assicurativa presso altro assicuratore per il solo rischio statico, non ha azione diretta contro l'assicuratore del rimorchio neppure se il sinistro siasi verificato durante la sosta dell'autotreno.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4518 del 23 agosto 1985
«Qualora il terzo trasportato da veicolo a motore, in quanto privo di azione risarcitoria diretta nei confronti dell'assicuratore della responsabilità civile inerente alla circolazione del veicolo (nella specie, trattandosi di sinistro anteriore...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5698 del 21 maggio 1991
«A norma delle disposizioni degli artt. 1 secondo (rectius: terzo - N.d.R.) comma e 18 primo comma della L. 24 dicembre 1969, n. 990, il danneggiato in seguito a sinistro derivante dalla circolazione di autoveicolo, per il quale vi è obbligo di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 295 del 26 luglio 1995
«Ciò in omaggio ad un principio di gerarchia delle prove, implicito nel nostro sistema processuale, in virtù del quale la prova diretta prevale su quella indiziaria, e logica, in quanto idonea più di questa a dimostrare il thema probandum ed a...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23958 del 25 maggio 2004
«...così determinando la regressione alla fase delle indagini preliminari dell'intero procedimento, anche per i reati di competenza del giudice monocratico per i quali l'azione penale era stata validamente esercitata mediante citazione diretta.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19494 del 27 aprile 2004
«...con ordine di formulazione dell'imputazione, spetta al pubblico ministero, una volta adempiuto a tale incombente, emettere il decreto di citazione a giudizio, ove trattisi di reati per i quali l'art. 550 c.p.p. prevede la citazione diretta.»