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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2973 del 7 novembre 1996
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 300, comma quarto, c.p.p., che prevede la perdita di efficacia della custodia cautelare in caso di condanna, ancorché sottoposta a impugnazione, ad una pena pari o inferiore alla custodia già subita, qualora si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3331 del 5 agosto 1996
«Qualora nei confronti di un soggetto vengano emesse in momenti diversi due ordinanze di custodia cautelare in carcere, l'una per il reato di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo mafioso consumato fino a una determinata data e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3355 del 19 ottobre 1996
«Poiché con la procedura per la correzione degli errori materiali può porsi rimedio in sede di legittimità anche alla mancata cognizione di fatti storici che investono elementi essenziali della decisione, qualora si accerti, successivamente alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36 del 21 febbraio 1996
«Il giudice dell'esecuzione ha il potere-dovere di interpretare il giudicato e di renderne espliciti il contenuto e i limiti, ricavando dalla sentenza irrevocabile tutti gli elementi, anche non chiaramente espressi, che siano necessari per finalità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3926 del 4 gennaio 1996
«Al fine della individuazione della particolare complessità del dibattimento che giustifica, ex art. 304, comma 2, c.p.p., la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, occorre fare riferimento alla situazione processuale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44 del 4 gennaio 1996
«Quando la concessione delle attenuanti generiche non rappresenti la risultante di una pronuncia formulata all'esito di un giudizio di cognizione, ma si ponga quale semplice elemento dell'accordo delle parti, non può valere la regola secondo cui i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4463 del 9 febbraio 1996
«Il potere discrezionale del giudice di sospendere i termini della custodia cautelare quando si proceda per i reati indicati nell'art. 407, comma 2, c.p.p., lettera a) e qualora il dibattimento sia particolarmente complesso deve, con riguardo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4658 del 11 ottobre 1996
«È illegittimo il provvedimento che rigetta un'istanza di liberazione condizionale ritenendo insussistente il sicuro ravvedimento del condannato per il solo fatto che questi, con la sentenza di condanna, era stato riconosciuto seminfermo di mente.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4895 del 15 maggio 1996
«Le sentenze che possono dar luogo a conflitti di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28 c.p.p., pur non essendo impugnabili, non si sottraggono all'ulteriore controllo giurisdizionale, perché, qualora diano concretamente luogo al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5291 del 24 gennaio 1996
«Il giudice per le indagini preliminari che non intenda accogliere la richiesta di archiviazione del P.M. deve fissare la data dell'udienza in camera di consiglio, dandone avviso al P.M., al sottoposto alle indagini, alla persona offesa e al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5976 del 12 giugno 1996
«Per analogia con quanto disposto dall'art. 33 comma 2 c.p.p., in ordine alle condizioni di capacità del giudice — alla cui stregua non devono considerarsi ad esse attinenti le disposizioni sulla destinazione del giudice agli uffici giudiziari e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6169 del 19 giugno 1996
«Ai fini di escludere la punibilità per il reato di falsa testimonianza deve ritenersi che la ritrattazione di quest'ultima, resa in un giudizio civile, possa essere effettuata anche nel processo penale avente ad oggetto l'accertamento del reato in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6750 del 5 febbraio 1996
«Il provvedimento — di carattere oggettivamente decisorio, indipendentemente dalla sua qualificazione come ordinanza o come sentenza — con il quale la Corte di cassazione dichiari l'inammissibilità di un ricorso non è suscettibile di revoca e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6916 del 8 luglio 1996
«Nessuna nullità della sentenza è configurabile nel rifiuto del pubblico ministero, presente in udienza, di concludere nel merito; non rileva sul punto, infatti, il disposto di cui all'art. 178, lett. b) c.p.p., che sanziona con la nullità la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7445 del 24 luglio 1996
«Tra i reati abrogati dall'art. 1 della legge 15 febbraio 1996, n. 66 (Norme contro la violenza sessuale) vi è quello di cui all'art. 523 c.p. — ratto a fine di libidine: tale abrogazione, però, è solo apparente dato che le ipotesi abrogate si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7527 del 25 luglio 1996
«Ai fini della configurabilità della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. — inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità — la legalità dell'ordine impartito dall'Autorità per ragioni di sicurezza pubblica non è condizionata dall'apposizione o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7718 del 7 agosto 1996
«In presenza di una causa di estinzione del reato non sono rilevabili in cassazione vizi di motivazione della sentenza, perché l'inevitabile rinvio della causa all'esame del giudice di merito dopo la pronuncia di annullamento è incompatibile con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7977 del 13 agosto 1996
«Deve escludersi che sia richiesta la licenza di P.S. di cui all'art. 86 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (T.U.L.P.S.) qualora in esercizi non aperti al pubblico non vengano somministrate bevande alcooliche; ne consegue che nel caso di inosservanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8285 del 5 settembre 1996
«La rinuncia all'impugnazione fatta dall'imputato prima del deposito della sentenza non influisce sulla dichiarazione presentata nei termini dal difensore poiché può validamente rinunciarsi solo all'impugnazione già presentata, cioè a un diritto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 913 del 29 gennaio 1996
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti il giudice ha l'obbligo di disporre la revoca del beneficio di cui all'art. 163 c.p., concesso in precedenza, qualora ricorrano i presupposti ex art. 168 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11054 del 2 dicembre 1997
«In materia di impugnazioni, l'appello di P.M. contro la sentenza di assoluzione investe l'intera sentenza con effetto pienamente devolutivo, con la conseguenza che il giudice è legittimato a rivalutare tutte le precedenti risultanze processuali e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11538 del 15 dicembre 1997
«Non può essere dedotto come vizio della sentenza, con ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 606, comma primo, lett. d) c.p.p. la mancata assunzione di una perizia richiesta dalla parte, stante la tradizionale considerazione della perizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11541 del 15 dicembre 1997
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto unicamente al fine di far valere la prescrizione del reato, intervenuta nel periodo intercorrente tra il deposito della sentenza di merito e la scadenza del termine per proporre ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1210 del 12 febbraio 1997
«In sede di rinvio il giudice deve mantenersi nei binari tracciati dalla Corte di cassazione ed attenersi al principio affermato nella sentenza di annullamento; ne deriva che egli non può assolvere l'imputato ai sensi dell'art. 129, primo comma,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 124 del 13 febbraio 1997
«Non è consentito il ricorso alla procedura di correzione degli errori materiali per emendare gli errori concettuali di fatto in cui sia incorso il giudice di legittimità; diversamente opinando si potrebbe dare ingresso ad una inammissibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2355 del 12 marzo 1997
«L'art. 659 c.p. prevede la contravvenzione di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Il bene giuridico tutelato da tale norma si identifica con il turbamento della tranquillità pubblica o privata che per sua intrinseca natura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2584 del 8 agosto 1997
«Ai fini della formulazione del giudizio prognostico di particolare complessità, richiesto per dar luogo alla sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., deve ritenersi consentito al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2603 del 27 agosto 1997
«In tema di correzione degli errori materiali, deve dichiararsi il non luogo a provvedere quando l'errore sulle generalità dell'imputato non sia contenuto nella sentenza, ma nell'estratto notificato a cura della cancelleria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2626 del 18 marzo 1997
«Anche nel giudizio speciale di cui all'art. 444 c.p.p. (cosiddetto patteggiamento) il tempo necessario per la prescrizione dei reati va determinato con riguardo alla pena stabilita per il reato ritenuto in sentenza ed in particolare tenendo conto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2706 del 7 gennaio 1997
«Nel caso di incompletezza o incertezza del dispositivo il giudice dell'esecuzione ha il potere-dovere di interpretare il titolo esecutivo (sentenza passata in giudicato) e di renderne espliciti il contenuto e i limiti, ricavando dalla sentenza...»