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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 228 del 10 gennaio 1995
«La violazione o falsa applicazione di norme di diritto, che, ai sensi dell'art. 360 n. 3 c.p.c., ricorre nel caso di errata interpretazione o applicazione di una norma, non può essere denunciata in cassazione come vizio di omessa, insufficiente e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5526 del 19 maggio 1995
«La parte che con ricorso per cassazione denunzi sotto il profilo del difetto di motivazione l'interpretazione del contratto collettivo da parte del giudice di merito in ordine all'inquadramento di determinate mansioni in una certa qualifica ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5748 del 25 maggio 1995
«Al fine di far valere, ex art. 360, n. 5, c.p.c., il vizio di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia prospettati dalle parti o rilevabili d'ufficio, è necessario che il ricorrente indichi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3888 del 26 aprile 1996
«In tema di responsabilità del precettore per i danni subiti dall'allievo nel tempo in cui è a lui affidato, il direttore didattico, per la sua attività meramente amministrativa di organizzazione e di controllo dei maestri, deve considerarsi non un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 408 del 19 gennaio 1996
«È inammissibile per difetto di interesse, non configurandosi al riguardo una situazione di soccombenza, il ricorso per cassazione proposto, sotto il profilo della violazione di legge o del difetto di motivazione, contro una sentenza che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9514 del 30 ottobre 1996
«La deliberazione del Consiglio Nazionale Forense approvata con D.M. 24 novembre 1990, n. 392, contenente la determinazione degli onorari e dei diritti spettanti agli avvocati e procuratori in materia civile e penale integra un regolamento adottato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9801 del 9 novembre 1996
«Nel giudizio di cassazione, il requisito della produzione da parte del ricorrente di copia autentica della sentenza (o altra decisione) impugnata, previsto a pena di improcedibilità dall'art. 369, secondo comma, n. 2, c.p.c., può ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10261 del 20 ottobre 1997
«Il controllo di legittimità devoluto alla Corte di cassazione trova i suoi invalicabili limiti (al di là delle ipotesi di questioni rilevabili ex officio) nell'oggetto e nel contenuto dei motivi di ricorso (e non di eventuali, ulteriori — e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10598 del 28 ottobre 1997
«Il sindacato della Corte di cassazione sulla sentenza del giudice di rinvio, gravata di ricorso per infedele esecuzione dei compiti affidati con la precedente pronunzia di annullamento, si risolve nel controllo dei poteri propri di detto giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13045 del 27 dicembre 1997
«La deduzione di un vizio di motivazione della sentenza impugnata con ricorso per cassazione conferisce al giudice di legittimità non il potere di riesaminare il merito della intera vicenda processuale sottoposta al suo vaglio, bensì la sola...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 265 del 13 gennaio 1997
«Qualora, con il ricorso per cassazione, venga dedotta l'incongruità o illogicità della motivazione della sentenza impugnata per l'asserita mancata valutazione di risultanze processuali è necessario, al fine di consentire al giudice di legittimità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4196 del 13 maggio 1997
«La presunzione di colpa prevista dall'art. 2051 c.c. per i danni cagionati dalle cose in custodia, gravante su colui che esercita il potere fisico sulla cosa stessa, costituisce estrinsecazione del dovere di vigilare e di tenere la cosa sotto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10514 del 22 ottobre 1998
«Gli obblighi di correttezza e buona fede che, nel rapporto di lavoro, hanno la funzione di salvaguardare l'interesse della controparte alla prestazione dovuta e all'utilità che la stessa le assicura, imponendo una serie di comportamenti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10759 del 28 ottobre 1998
«La presunzione di responsabilità di cui all'art. 2051 c.c. non opera nei confronti della P.A. per danni cagionati a terzi da beni demaniali sui quali è esercitato un uso ordinario, generale e diretto da parte dei cittadini, quando l'estensione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6248 del 23 giugno 1998
«In tema di interpretazione di una clausola compromissoria, il carattere rituale ovvero irrituale dell'arbitrato in essa previsto va desunto con riguardo alla volontà delle parti ricostruita secondo le ordinarie regole di ermeneutica contrattuale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12941 del 22 novembre 1999
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni inesatte, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5945 del 15 giugno 1999
«È correttamente motivata la decisione di merito la quale abbia ritenuto corresponsabile di un sinistro stradale il conducente il quale, pur avendo reagito secondo l'istinto comune dinanzi ad un ostacolo imprevisto ed imprevedibile (e cioè frenando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6121 del 18 giugno 1999
«Per aversi imputazione degli effetti dannosi a norma dell'art. 2051 c.c. è necessario che il danno si sia verificato nello sviluppo di un agente insito nella cosa e che il soggetto convenuto abbia per il rapporto con la cosa l'obbligo di vigilare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10820 del 16 agosto 2000
«Dal combinato disposto degli artt. 366, comma primo n. 5 e 369, comma secondo n. 3 si ricava, con argomento a contrario, che la mancata indicazione sulla copia del ricorso notificato alla controparte, degli estremi della procura speciale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11061 del 24 agosto 2000
«La revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 395, n. 4 c.p.c., riguarda le ipotesi di decisioni adottate su ricorsi per nullità della sentenza o del procedimento e cioè per vizi in procedendo, di cui non si è tenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12 del 4 gennaio 2000
«Ai fini della regolare instaurazione del rapporto processuale rileva che la procura speciale risulti apposta sull'originale dell'atto introduttivo, giacché è sulla base del contenuto di questo che avviene l'iscrizione a ruolo della causa e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1258 del 12 dicembre 2000
«Il conflitto reale positivo di giurisdizione, denunciabile in ogni tempo con ricorso per cassazione a norma dell'art. 362, comma secondo, n. 1, c.p.c., si verifica quando due organi appartenenti a diversi ordini giurisdizionali abbiano entrambi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14953 del 18 novembre 2000
«Il controllo della motivazione in fatto è connesso, pur essendo intrinsecamente diverso per le modalità con cui si svolge, al sindacato sull'applicazione della legge perché controllare che sia logicamente giustificato l'accertamento del fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15001 del 21 novembre 2000
«Gli elementi che differenziano, alla stregua del parametro normativo, il lavoro subordinato da quello autonomo sono l'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro con conseguente limitazione della sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6524 del 19 maggio 2000
«La banca trattaria, cui sia presentato per l'incasso un assegno bancario, ha il dovere di pagarlo se l'eventuale irregolarità (falsificazione o alterazione) dei requisiti esteriori non sia rilevabile con la normale diligenza inerente all'attività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10041 del 24 luglio 2001
«Qualora, con il ricorso per cassazione, venga fatta valere la inesatta interpretazione di una norma contrattuale, il ricorrente è tenuto, in ossequio al principio dell'autosufficienza del ricorso, a riportare nello stesso il testo della fonte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1676 del 6 febbraio 2001
«L'art. 42 c.p.c. – come novellato dalla legge 26 novembre 1990, n. 353 –, nel rendere impugnabili con il regolamento di competenza i provvedimenti che dichiarano la sospensione del processo ai sensi dell'art. 295 del codice di rito, esclude che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7052 del 23 maggio 2001
«L'obbligo, incombente in capo al datore di lavoro ex artt. 4 del D.P.R. n. 547 del 1955 e 2087 c.c., di vigilare sulla osservanza da parte dei lavoratori delle misure di sicurezza, non si estende fino a comprendere quello di impedire comportamenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7852 del 11 giugno 2001
«Il ricorrente per cassazione il quale denunci vizi della sentenza correlati al rifiuto del giudice di merito di dare ingresso ai mezzi istruttori ritualmente introdotti oppure l'omessa valutazione da parte dello stesso di una certa deposizione, ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9950 del 21 luglio 2001
«L'interpretazione dei contratti collettivi di diritto comune è riservata, data la natura dei contratti stessi, all'esclusiva competenza del giudice di merito, le cui valutazioni soggiacciono, in sede di legittimità, ad un sindacato limitato alla...»