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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 387 del 20 aprile 1993
«L'ordinanza camerale assunta ex art. 600 comma secondo c.p.p. (che ricalca l'art. 589 bis vecchio codice di rito), conseguita ad apposita istanza di revoca o sospensione della provvisoria esecuzione della provvisionale, nella fase degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5398 del 12 aprile 1990
«L'impugnazione contro le ordinanze emesse nel corso degli atti preliminari al dibattimento può essere proposta, a pena di inammissibilità, soltanto con l'impugnazione contro le sentenze; ciò la conseguenza che le ordinanze dibattimentali — salve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26792 del 1 luglio 2009
«Il fenomeno processuale dell'estensione dell'impugnazione in favore del coimputato non impugnante (o l'impugnazione del quale sia stata dichiarata inammissibile), di cui all'art. 587 c.p.p., opera di diritto come rimedio straordinario che, al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21641 del 6 maggio 2004
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione in materia cautelare (art. 587 c.p.p.), la frammentazione del procedimento, derivante dalla diversità dei mezzi di impugnazione proposti, non preclude l'estensione degli effetti favorevoli della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In caso di abolitio criminis, poiché tale evento fa venire meno, ancor più che la validità e la efficacia della norma penale incriminatrice, la sua stessa esistenza nell'ordinamento, ogni giudice che sia formalmente investito della cognizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7379 del 23 giugno 2000
«È illegittima la sentenza di appello che disattenda la censura proposta dall'imputato, concernente la richiesta di revoca della sospensione condizionale della pena, applicata di ufficio dal giudice di primo grado, motivata con il rilievo della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24731 del 31 maggio 2004
«La Corte di cassazione può applicare le sanzioni sostitutive previste dall'art. 53 Legge 689/81 in virtú della disciplina transitoria introdotta dall'art. 5 comma terzo Legge 134/2003, ma non può travalicare i limiti posti dalla legge alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23852 del 24 maggio 2004
«La previsione dell'art. 673 c.p.p. è circoscritta alla revoca di sentenze di condanna e di proscioglimento o di non luogo a procedere per estinzione del reato o difetto di imputabilità, nei casi di abrogazione o declaratoria di illegittimità...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 20 del 6 dicembre 1996
«Anche nel giudizio penale il giudicato può avere una formazione non simultanea, bensì progressiva: ciò avviene sia quando una sentenza di annullamento parziale venga pronunciata nel processo cumulativo e riguardi solo alcuni degli imputati ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21543 del 4 giugno 2002
«Qualora la Corte di cassazione annulli senza rinvio, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato, la sentenza emessa dal giudice di appello, disponendo la confisca revocata da quest'ultimo, il giudice competente per l'esecuzione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3923 del 1 febbraio 2002
«Nel caso in cui il ricorso straordinario per la correzione di un errore di fatto è inammissibile, perché riferito ad una decisione della Corte di cassazione anteriore all'entrata in vigore della legge 26 marzo 2001, n. 128, che nell'introdurre il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1722 del 13 settembre 1993
«Nel caso in cui la Cassazione annulli l'ordinanza, con la quale il tribunale del riesame abbia revocato il provvedimento cautelare della custodia in carcere, non spetta al giudice di legittimità disporre il ripristino della medesima, in attesa...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 30 marzo 1998
«Dall'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto al procedimento penale discende che giudice della inconciliabilità dei fatti posti a fondamento del provvedimento di applicazione della misura con quelli stabiliti in una sentenza penale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2244 del 24 febbraio 1998
«L'istituto della revisione, di cui agli artt. 629 e segg. c.p.p., non è applicabile nel caso di sopravvenienza di nuove prove che siano idonee a dimostrare la legittima provenienza dei beni che siano stati confiscati in base alla legislazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1012 del 29 marzo 2000
«Nell'ipotesi in cui il fatto per il quale è intervenuta condanna irrevocabile venga depenalizzato, l'interessato può chiedere al giudice dell'esecuzione la revoca della relativa sentenza o decreto ai sensi dell'art. 673 c.p.p.: di conseguenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4837 del 28 ottobre 1998
«Ai fini dell'ammissibilità della richiesta di revisione, nel caso previsto dall'art. 630, comma 1, lett. c) c.p.p., per «prove nuove» possono intendersi anche quelle che, pur se entrate a far parte del materiale acquisito nel precedente giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1875 del 15 ottobre 1993
«Il disposto dell'art. 633, comma terzo, c.p.p. postula l'intervento di una pronuncia irrevocabile di condanna per il reato o i reati in conseguenza dei quali si assume essere stata emessa la sentenza di cui si domanda la revisione. (Nella specie,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3067 del 27 luglio 1992
«In tema di revisione, non può ritenersi conforme al disposto di cui all'art. 633, primo comma, c.p.p., nella parte in cui esso prescrive che la richiesta debba «contenere l'indicazione specifica delle ragioni e delle prove che la giustificano»,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3776 del 26 giugno 1997
«La pronuncia di inammissibilità della richiesta di revisione emessa rebus sic stantibus — in attesa che sia accertata con sentenza irrevocabile l'esistenza di una delle causali previste dall'art. 633, commi primo e secondo, c.p.p. — non preclude...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5900 del 7 dicembre 1996
«L'art. 635 c.p.p., nel prevedere la possibilità di sospensione della esecuzione, con eventuale applicazione di una delle misure coercitive ivi indicate, in caso di presentazione di richiesta di revisione, non postula l'esistenza di una palmare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5077 del 17 gennaio 2000
«La immediata impugnabilità delle ordinanze in materia di libertà personale riguarda esclusivamente quei provvedimenti che, pur emessi contestualmente alla sentenza, sono comunque dotati di autonomia concettuale e giuridica, come le ordinanze in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2555 del 30 giugno 1999
«L'ordinanza con cui la Corte d'appello dichiara l'inammissibilità della richiesta di revisione non è revocabile né ricorribile per cassazione, non essendo tali rimedi espressamente previsti dalla legge.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2624 del 3 luglio 1996
«Ai fini della revisione, non ha alcuna rilevanza la circostanza che il condannato abbia potuto dare causa — per dolo o per colpa — alla sentenza da revocare. Invero l'esclusione, in tale ipotesi, della riparazione dell'errore giudiziario a favore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3216 del 14 novembre 1997
«Attesa la possibilità di formazione progressiva del giudicato penale, e considerato che l'irrevocabilità, ai sensi dell'art. 650 c.p.p., dà luogo, di regola, all'esecutività della decisione, deve ritenersi che, in presenza di capi di sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22665 del 4 giugno 2001
«È abnorme il provvedimento del Gip il quale nel rigettare l'istanza di revoca del sequestro preventivo di un immobile abusivo ne differisca, per ragioni di mera opportunità, il termine di sgombero fissato dal P.M., così esercitando il potere di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4548 del 21 novembre 1994
«Contro i provvedimenti del pubblico ministero, emessi quale organo dell'esecuzione, non è ammessa impugnazione, ma solo incidente di esecuzione. (Fattispecie relativa a ricorso per cassazione avverso ordine di revoca del condono del P.M., in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1610 del 25 agosto 1993
«Il provvedimento impositivo del pagamento delle somme devolute alla Cassa delle ammende, in conseguenza della dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione, al pari di quello conseguente al rigetto, non è revocabile. L'istanza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4943 del 7 settembre 2000
«Qualora la persona condannata con sentenza irrevocabile lamenti sia l'erronea indicazione delle generalità nella sentenza stessa, sia la propria estraneità al fatto, adducendone le prove, sono configurabili due distinte questioni: la prima,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2455 del 25 settembre 1999
«La sentenza con cui il Gip dichiara l'estinzione del reato per oblazione non è una decisione di non luogo a procedere, ma va considerata come sentenza di proscioglimento dell'imputato e, come tale, deve essere eseguita in luogo della sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 701 del 28 febbraio 1992
«L'art. 579 c.p.p. (1930), al pari dell'art. 669 c.p.p. vigente, presuppone l'intervenuta irrevocabilità ed eseguibilità di più sentenze pronunciate per lo stesso fatto nei confronti della stessa persona. Esso non è quindi operante, per difetto di...»