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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2019 del 19 febbraio 1993
«Nel procedimento per ingiunzione, la fase monitoria e quella di cognizione, che si apre con l'opposizione, fanno parte di un unico processo, nel quale l'onere delle spese è regolato in base all'esito finale del giudizio. Di conseguenza,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2052 del 20 febbraio 1993
«L'art. 389 c.p.c. autorizza a proporre davanti al giudice di rinvio, oltre le domande restitutorie o riparatorie conseguenti alla cassazione della sentenza di merito, ogni altra domanda che, sia pure in modo indiretto, si ricolleghi alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2106 del 22 febbraio 1993
«Con l'ingiunzione di pagamento — dovendo questa avere ad oggetto, ai sensi dell'art. 633, primo comma, c.p.c., esclusivamente una somma liquida di denaro o una determinata quantità di cose fungibili o una cosa mobile determinata — il creditore non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2211 del 23 febbraio 1993
«L'impugnazione per revocazione correlata, a norma dell'art. 395 n. 3 c.p.c., al recupero di documenti non potuti produrre nel giudizio conclusosi con la pronuncia della sentenza impugnata per fatto dell'avversario o per causa di forza maggiore,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2444 del 26 febbraio 1993
«L'art. 704 c.p.c. nel disporre che le azioni possessorie per fatti che avvengano durante la pendenza del giudizio petitorio devono essere proposte davanti al giudice di quest'ultimo, pone in essere una deroga per ragioni di connessione alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2542 del 2 marzo 1993
«L'art. 351 della L. 20 marzo 1865, n. 2248 all. F, che subordina il sequestro del prezzo di appalto delle opere pubbliche, durante la loro esecuzione, all'autorizzazione dell'autorità amministrativa da cui l'impresa dipende, deve ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2642 del 4 marzo 1993
«Il procedimento promosso avanti al pretore, a norma degli artt. 700 e 701 c.p.c., pur avendo carattere cautelativo e strumentale rispetto alle statuizioni che in sede di cognizione ordinaria saranno successivamente adottate dal giudice competente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2713 del 5 marzo 1993
«La causa di garanzia, anche impropria, purché riconducibile a quelle contemplate dagli artt. 409 e 442 c.p.c., può inserirsi nella causa principale mediante la chiamata in giudizio di un terzo ai sensi dell'art. 420, nono comma, c.p.c., consentita...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3557 del 25 marzo 1993
«Costituisce domanda nuova, preclusa in appello ai sensi dell'art. 437 secondo comma c.p.c., quella proposta dall'assicurato il quale dopo aver preteso in giudizio il riconoscimento del proprio diritto alla pensione di invalidità da epoca...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3657 del 27 marzo 1993
«Nel giudizio promosso per il ripristino della pensione di invalidità revocata dall'Inps non costituisce domanda nuova, preclusa in appello ai sensi dell'art. 437 secondo comma c.p.c., quella proposta dall'assicurato in via subordinata per ottenere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3738 del 29 marzo 1993
«Nel giudizio di opposizione all'ordinanza ingiunzione emessa ai sensi dell'art. 35 della L. n. 689 del 1981, quale si faccia valere la nullità del provvedimento emesso dall'ente previdenziale, derivante dall'omessa contestazione o notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4763 del 22 aprile 1993
«Le sentenze pronunciate in altro processo tra parti diverse hanno valore di documentazione delle risultanze dei mezzi di prova allora esperiti, da cui il giudice può attingere elementi di giudizio, senza però essere vincolato alla valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4773 del 23 aprile 1993
«Attiene alla fase dell'ammissibilità, e non del merito, della querela di falso, la questione dell'impugnabilità dell'attestazione di testi fidefacenti in un testamento pubblico riguardo all'identificazione del testatore, poiché pur essendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5028 del 29 aprile 1993
«La revoca, a seguito del giudizio di primo grado, del decreto ingiuntivo opposto non esclude che il creditore possa recuperare le spese sostenute per ottenere il provvedimento, allorché lo stesso risulti confermato nel successivo grado di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5394 del 12 maggio 1993
«Il principio secondo cui l'art. 346 c.p.c. (decadenza dalle domande e dalle eccezioni non riproposte in appello) non si applica con riferimento alle questioni rilevabili d'ufficio deve coordinarsi con il sistema delle preclusioni e con l'art. 342...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5485 del 14 maggio 1993
«Anche colui che per circostanze contingenti si trovi ad esercitare un potere soltanto materiale sulla cosa può dal danneggiamento di questa risentire un danno al suo patrimonio, indipendentemente dal diritto che egli abbia all'esercizio di quel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5788 del 22 maggio 1993
«Nel giudizio di cassazione è valida la procura ad litem apposta dall'intimato a margine dell'originale del controricorso depositato in cancelleria a norma dell'art. 370 c.p.c., mentre è irrilevante che la stessa procura non risulti anche dalle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5792 del 22 maggio 1993
«La proposizione del ricorso per cassazione avverso sentenza che sia stata impugnata anche con revocazione, qualora sia anteriore alla comunicazione della sentenza definitiva del giudizio revocatorio, non comporta, per effetto di tale circostanza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6312 del 5 giugno 1993
«Nel pignoramento presso terzi, la fissazione dell'udienza per la dichiarazione dell'obbligo del terzo senza il rispetto del termine di cui agli artt. 543, terzo comma, e 501 c.p.c., non dà luogo, nei confronti del terzo, a nullità dell'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6843 del 19 giugno 1993
«L'art. 346 c.p.c., nel considerare rinunciate le domande ed eccezioni non accolte nella sentenza di primo grado (o perché respinte o perché non esaminate) si riferisce a quelle ragioni delle parti in cui il giudice non può pronunciarsi se ne...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7290 del 3 luglio 1993
«Il provvedimento relativo al rilascio dell'immobile locato, ex art. 665 c.p.c., non è impugnabile con regolamento di competenza, trattandosi di provvedimento provvisorio che non decide alcun punto della controversia, né contiene, per sua natura o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7321 del 5 luglio 1993
«Nel caso di fusione (o incorporazione) di società, la nascita del nuovo ente — con la conseguente estinzione delle società fuse (o di quella incorporata) e l'attuazione, a favore della nuova persona giuridica, di una successione universale analoga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7394 del 7 luglio 1993
«L'opposizione con la quale il debitore fa valere l'irregolarità del pignoramento di un credito, incorporato in un titolo di credito emesso da un terzo, perché eseguito con le forme del pignoramento presso terzi (art. 543 c.p.c.) anziché con quelle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7448 del 7 luglio 1993
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, che nel sistema delineato dal codice di procedura civile, si atteggia come un procedimento il cui oggetto non è ristretto alla verifica delle condizioni di ammissibilità e di validità del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 782 del 22 gennaio 1993
«La costituzione in giudizio di più parti, per mezzo di uno stesso procuratore cui sia stato conferito il mandato con unico atto da tutte sottoscritto è valida solo quando fra le medesime parti non vi sia conflitto di interessi – che può essere non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 835 del 23 ottobre 1993
«Il giudice della esecuzione che, rilevata la sua incompetenza per materia e valore sulla opposizione alla esecuzione, rimette le parti dinnanzi al giudice competente, ai sensi dell'art. 616 c.p.c., non chiude il giudizio di opposizione, che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8396 del 27 luglio 1993
«Non è censurabile in sede di legittimità il giudizio (anche implicito) espresso dal giudice di merito in ordine alla superfluità della prova testimoniale dedotta da una parte, specie quando lo stesso giudice abbia, con ragionamento logico e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8724 del 16 agosto 1993
«L'avvocato che abbia espletato l'incarico ricevuto dal proprio cliente non è tenuto al rendimento del conto con il connesso onere del cliente di contestare specificamente le singole voci esposte nella parcella, essendo sufficiente una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9565 del 17 settembre 1993
«Con riguardo alle controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatorie, la preventiva sperimentazione del procedimento amministrativo costituisce requisito per la procedibilità (e non la proponibilità) della domanda giudiziale e la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9845 del 5 ottobre 1993
«L'art. 704 c.p.c., derogando alla generale regola della competenza funzionale del pretore in materia possessoria (artt. 8 e 703 c.p.c.), riserva al giudice del giudizio petitorio la competenza sulla domanda possessoria solo quando questa sia...»