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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9521 del 21 dicembre 1987
«Il giudice del merito può incorrere in contraddizione quando nel momento in cui imputi alla parte di non assolvere l'onere probatorio di provare i fatti costitutivi della domanda, nega la prova offerta, senza dimostrarne le ragioni del diniego, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4800 del 13 novembre 1989
«Nel rito del lavoro, applicabile anche in materia locativa, opera il principio secondo cui la contumacia del convenuto, pur essendo liberamente apprezzabile dal giudice ai sensi dell'art. 116 c.p.c., non importa ammissione della domanda, né, al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6018 del 28 maggio 1991
«In materia di prova del danno da incidenti stradali, l'omessa produzione da parte del danneggiato delle dichiarazioni dei redditi ai fini dell'applicazione della norma contenuta nel primo comma dell'art. 4 della L. 26 febbraio 1977, n. 39, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6702 del 13 giugno 1991
«Nel caso di azione di ripetizione d'indebito ex art. 2033 c.c. spetta al creditore oltre agli interessi legali sulla somma riconosciuta come dovutagli anche l'ulteriore risarcimento ex art. 1224 comma secondo c.c. conseguente a svalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7986 del 18 luglio 1991
«In tema di azione di garanzia per i vizi della cosa venduta, il principio secondo cui l'onere della prova dei difetti che rendono la cosa inidonea all'uso o ne diminuiscono il valore incombe sul compratore, non trova deroga con riguardo alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10240 del 5 settembre 1992
«Il compromesso e la clausola compromissoria per arbitrato irrituale devono essere redatti per iscritto a pena di nullità solo se relativi a rapporti giuridici per i quali la forma scritta è richiesta ad substantiam, mentre, se relativi ad altri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10680 del 27 ottobre 1993
«La prova liberatoria che il vettore ai sensi dell'art. 1681 c.c., ha l'onere di fornire per sottrarsi alla responsabilità per i danni alla persona subiti dal trasportato non si esaurisce nella dimostrazione della generica assenza di colpa del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2211 del 23 febbraio 1993
«L'onere della prova dell'osservanza del termine considerato e quindi della tempestività e dell'ammissibilità dell'impugnazione incombe alla parte che questa abbia proposto, sicchè il mancato soddisfacimento di tale onere comporta che il gravame...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4857 del 26 aprile 1993
«L'opposizione a decreto ingiuntivo investe il giudice del potere-dovere di statuire sulla pretesa fatta valere con domanda di ingiunzione e sulle eccezioni contro di essa proposte, anche se il decreto sia stato emesso fuori dai casi stabiliti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8724 del 16 agosto 1993
«...dell'effettività delle prestazioni a far sorgere l'onere della prova a carico del creditore (attore in senso sostanziale) nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo emesso sulla base della parcella e del parere dell'ordine professionale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11074 del 22 dicembre 1994
«L'onere del disconoscimento della scrittura privata, e correlativamente l'eventuale verificarsi del riconoscimento tacito ai sensi dell'art. 215 c.p.c., presuppongono che il documento prodotto contro una parte provenga dalla stessa, ovvero da un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3409 del 12 aprile 1994
«La parte, che denuncia la necessità della sospensione del giudizio a norma dell'art. 295 c.p.c., deve fornire anche la prova circa la ricorrenza di tutti indistintamente gli estremi per l'adozione del relativo provvedimento ed innanzitutto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6 del 3 gennaio 1994
«...impiego del numerario in attività vantaggiose, l'impossibilità di realizzare in futuro lo stesso prezzo per il quale si è ricevuta offerta per effetto del mutamento di valori immobiliari etc., dei quali incombe al danneggiato l'onere della prova.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10406 del 4 ottobre 1995
«Nel rito del lavoro, il potere del giudice d'appello in tema di ammissione di nuove prove (art. 437 c.p.c.) –che non può sostituire l'onere probatorio incombente sulle parti – può essere esercitato ai fini della decisione della causa; l'omessa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4062 del 7 aprile 1995
«In tema di revocazione ai sensi dell'art. 395, n. 3, c.p.c. (ritrovamento di uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario), il termine di impugnativa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6977 del 19 giugno 1995
«La parte che deduca come mezzo di impugnazione per cassazione un vizio di motivazione della sentenza impugnata, da correlarsi alla mancata ammissione di incombenti istruttori da sé articolati, ha l'onere di indicare, nel ricorso, il momento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 768 del 23 gennaio 1995
«La decadenza che, in forza del combinato disposto degli artt. 420, comma 5 e 414, n. 5, colpisce l'intempestiva deduzione dei mezzi di prova nel giudizio di primo grado e che opera anche nel giudizio di appello per il richiamo dell'art. 434 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8917 del 17 agosto 1995
«Pertanto, l'avvenuta collisione pone a carico del conducente medesimo una presunzione de facto di inosservanza della distanza di sicurezza, con la conseguenza che, non potendosi applicare la presunzione di pari colpa di cui all'art. 2054 comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11323 del 18 dicembre 1996
«Ne consegue che, in caso di sinistro (nella specie, investimento pedonale), resta onere del conducente fornire la prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile per evitare il sinistro (art. 2054 comma primo c.c.), pur se la inevitabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2192 del 15 marzo 1996
«Il danno cagionato dalla fauna selvatica, che ai sensi della legge 27 dicembre 1977, n. 968 appartiene alla categoria dei beni patrimoniali indisponibili dello Stato, non è risarcibile in base alla presunzione stabilita nell'art. 2052 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2254 del 18 marzo 1996
«L'inadempimento, da parte del convenuto, dell'onere impostogli dal terzo comma dell'art. 416 c.p.c. — a norma del quale, nella memoria difensiva di costituzione questi deve prendere posizione in maniera precisa e non limitata ad una generica...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2258 del 18 marzo 1996
«Nel rito del lavoro, stante il divieto delle udienze di mero rinvio, ogni udienza, compresa la prima è destinata oltreché all'assunzione delle prove, alla discussione e quindi all'immediata pronunzia della sentenza mediante lettura del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2710 del 27 marzo 1996
«In tali casi, la presunzione del carattere prevalentemente personale dell'attività dell'agente opera non come criterio di distribuzione dell'onere della prova, ma come regola di giudizio cui far ricorso quando le risultanze processuali non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7630 del 19 agosto 1996
«Nel rito del lavoro, la preclusione, stabilita dall'art. 416, secondo comma, per le domande riconvenzionali e per le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio che non siano state proposte dal convenuto nella memoria di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7758 del 20 agosto 1997
«In caso di successione a titolo universale nel processo, l'onere del soggetto che si costituisce in giudizio come successore di fornire la prova di tale sua qualità sorge unicamente in presenza di una specifica e tempestiva contestazione ad opera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6272 del 24 giugno 1998
«Solo riguardo a queste ultime, rimesse esclusivamente al potere dispositivo della parte, vale nel rito del lavoro l'onere di allegazione e di prova in primo grado, e la preclusione ex art. 437 c.p.c. in grado d'appello, ampliandosi con la loro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9875 del 5 ottobre 1998
«Ne consegue che quando nel giudizio risulti tale ultima circostanza, il destinatario della notificazione deve ritenersi gravato dall'onere della deduzione e prova della tardività dell'effettiva ricezione dell'atto da parte sua, in quanto tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12538 del 12 novembre 1999
«Ne discende che, in un giudizio di opposizione avverso un lodo arbitrale straniero iniziato successivamente all'entrata in vigore della suddetta legge, erroneamente la corte d'appello avanti alla quale è stata proposta l'opposizione, reputa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13566 del 4 dicembre 1999
«Più in particolare, ove trattisi di una prova per testi, è onere del ricorrente, in virtù del principio dell'autosufficienza del ricorso per cassazione, indicare specificamente le circostanze che formavano oggetto della prova, quale ne fosse la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4648 del 11 maggio 1999
«Nel caso di scontro tra veicoli, l'accertamento della colpa esclusiva di uno dei conducenti e della regolare condotta di guida dell'altro, libera quest'ultimo dalla presunzione di concorrente responsabilità fissata in via sussidiaria dall'art....»