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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«...il quale il tribunale della libertà è chiamato a decidere, i tre giorni di cui all'art. 309, ottavo comma, c.p.p. non possono intendersi se non come complessivi nel caso di rinvio dell'udienza al fine di garantire a pieno il diritto di difesa.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3340 del 18 aprile 1997
«...pena di decadenza, nella prima udienza, istanza o difesa successiva al deposito della relazione, del quale, ai sensi del secondo comma dell'art. 157 c.p.c., sia stata data comunicazione, nelle forme di legge, al difensore della parte interessata.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34559 del 15 ottobre 2002
«Ne consegue che in questi ultimi casi, non essendovi contrasto di interessi da dirimere, non v'è soccombenza dell'amministrazione e non può essere pronunciata la sua condanna alla rifusione delle spese, nonché degli eventuali diritti e onorari di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11908 del 12 dicembre 1992
«Non costituisce, pertanto, violazione dei diritti di difesa dell'indagato né il mancato avviso al difensore né l'aver proceduto da parte della polizia giudiziaria senza attendere l'arrivo del difensore, qualora questi abbia comunque avuto notizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2301 del 2 marzo 1992
«L'eccezione, formulata per la prima volta in sede di appello, circa la nullità per violazione del diritto di difesa, dell'accertamento presso il servizio di polizia scientifica relativo al prelievo del guanto di paraffina e alla lettura degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10688 del 12 dicembre 1996
«...stupefacenti; al contempo ha rilevato che la verificatasi violazione dei diritti della difesa nell'esperimento di tale incombente aveva concretato una nullità che doveva ritenersi sanata in quanto tardivamente eccepita solo nei motivi di appello).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10590 del 9 dicembre 1996
«La nullità dell'accertamento tecnico non ripetibile disposto dal P.M. ai sensi dell'art. 360 c.p.p. per omissione dell'avviso alla persona indagata e al difensore, attinendo all'intervento e all'assistenza della stessa in operazione alla quale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«La circostanza che secondo la normativa CEE-Aima il diritto al premio spettante agli utilizzatori acquirenti di tabacco direttamente dai produttori, per l'attività di trasformazione del prodotto greggio destinata all'esportazione, maturi quando il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44022 del 7 dicembre 2001
«In tema di «informazione di garanzia», prevista dall'art. 369 c.p.p., e di «informazione della persona sottoposta alle indagini sul diritto di difesa», prevista dall'art. 369 bis c.p.p. (introdotto dall'art. 19 della legge 6 marzo 2001 n. 60), ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17498 del 10 maggio 2007
«Nel procedimento di applicazione delle misure cautelari nell'ambito dell'udienza di convalida dell'arresto in flagranza, qualora il pubblico ministero non sia presente, ma si limiti a trasmettere, ai sensi dell'articolo 390, comma 3 bis, del...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1455 del 3 giugno 1995
«Infatti, non sussiste violazione del diritto di difesa in quanto questo è costituzionalmente garantito «in ogni stato e grado del giudizio», per cui il diritto stesso è menomato dall'omessa previsione nel nuovo codice di rito, di un obbligo a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 937 del 10 gennaio 2002
«...purché sia avanzata prima dell'inizio della discussione per non alterare le regole del contraddittorio in relazione agli elementi di difesa apportati dall'imputato, sui quali deve essere ammessa la facoltà delle altre parti di prendere la parola.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46023 del 28 novembre 2003
«...la prima udienza, non accorre accordare ancora un nuovo termine di pari durata, poiché il diritto di difesa è stato già pienamente garantito e l'ulteriore dilazione non trova alcuna giustificazione sotto il profilo logico o strettamente normativo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30286 del 9 settembre 2002
«...di esame dell'imputato sollecitata dai difensori, dopo che lo stesso si era rifiutato di sottoporsi all'incombente istruttorio, a seguito del rigetto della richiesta della difesa di espletamento dell'esame prima di quello del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1937 del 21 gennaio 2011
«...sia avanzata prima dell'inizio della discussione per non alterare le regole del contraddittorio in relazione agli elementi di difesa apportati dall'imputato stesso, sui quali deve essere ammessa la facoltà delle altre parti di prendere la parola.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6777 del 23 febbraio 2006
«È illegittima la decisione del giudice di appello che dichiari inutilizzabili i documenti (nella specie consulenza, bilanci, relazioni ecc) — prodotti dalla difesa dell'imputato, in sede di udienza preliminare, prima della richiesta del giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 2618 del 20 settembre 1990
«...tra P.M. e imputato. La richiesta formulata dalla difesa prima della decisione di concessione dei doppi benefici di legge, sul rilievo che il diritto di libertà dell'imputato non potrebbe essere delegato ad alcuno se non mediante procura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10569 del 3 novembre 1992
«Essa è pertanto da considerare tardiva e, quindi, inammissibile, quando sia stata proposta dopo che abbiano avuto luogo la contestazione del reato, l'esposizione introduttiva del pubblico ministero e la concessione del termine a difesa, la quale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Purtuttavia il difensore dell'imputato latitante o evaso, è sempre legittimato, a norma dell'art. 165, comma terzo, c.p.p., a proporre la dichiarazione di ricusazione in nome e per conto del suo assistito, che è da lui rappresentato “ad ogni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49587 del 5 luglio 2001
«La previsione di cui all'art. 465, comma 2, c.p.p. che impone la comunicazione e notificazione del provvedimento di anticipazione d'udienza almeno 7 giorni prima della nuova data fissata, si pone a tutela del diritto di difesa e trova applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 809 del 21 gennaio 1999
«...ex art. 705, comma secondo, lett. b) c.p.p., il mancato rispetto del diritto fondamentale di difesa costituzionalmente garantito nel nostro Stato con riguardo all'ipotesi del processo in contumacia dell'imputato svoltosi nello Stato francese.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7937 del 18 luglio 1995
«In tale situazione non si impone la lettura ex art. 511 c.p.p., delle richieste e dei decreti di cui sopra posto che non essi, ma solo le trascrizioni, le quali risultino tempestivamente effettuate nei termini di scadenza, contengono i dati...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10820 del 20 marzo 2012
«...determinazione - in ordine ai riti speciali - dell'imputato, il quale non assume liberamente il rischio del dibattimento, con la conseguenza che il diniego del rito speciale si tradurrebbe in una ingiustificata compressione del diritto di difesa.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5072 del 29 aprile 1998
«Il reato concorrente suscettibile di contestazione da parte del P.M. a norma dell'art. 517 c.p.p. deve emergere per la prima volta dalla istruttoria dibattimentale perché, se era già a conoscenza del P.M. nella fase degli atti di indagine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1431 del 15 gennaio 2002
«Tale soluzione, suggerita dalla lettera della legge e dalla necessità di garantire il diritto di difesa dell'interessato, appare oggi la sola congruente con nuovi ed essenziali profili del processo penale, dalla configurazione dell'accesso al rito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11861 del 18 ottobre 1999
«...fra accusa contestata e sentenza risulta violato allorché vi sia una sostanziale immutazione del fatto contestato, tale cioè da pervenire ad una sostituzione dell'oggetto dell'imputazione capace di compromettere l'esercizio del diritto di difesa.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1842 del 12 febbraio 1999
«Il principio di correlazione tra sentenza e accusa contestata è violato soltanto quando il fatto ritenuto in sentenza si trovi rispetto a quello contestato in rapporto di eterogeneità o di incompatibilità sostanziale, nel senso che si sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9431 del 6 novembre 1996
«La diversità del fatto accertato in giudizio dal fatto contestato viola i principi dell'immutabilità dell'accusa e del contraddittorio, espressione del più generale diritto di difesa, ed obbliga il giudice, a norma dell'art. 521, a pena di nullità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3606 del 15 novembre 1995
«...ex art. 516 c.p.p., la posizione dell'imputato non sarebbe cambiata. Egli avrebbe dovuto difendersi dalla più ampia imputazione così come nel dibattimento conseguente al nuovo decreto di rinvio a giudizio, senza lesione dei diritti di difesa.»