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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 28822 del 26 luglio 2002
«L'art. 159, comma 1, c.p.p. nella parte in cui prescrive che, prima della pronuncia di un eventuale decreto di irreperibilità, l'autorità giudiziaria disponga nuove ricerche anche nel luogo di nascita dell'imputato, trova applicazione anche con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14712 del 10 aprile 2001
«La legge, con il consentire all'imputato o indagato l'assistenza di due difensori, conferisce all'istituto della difesa un carattere di inscindibilità, in presenza del quale non può distinguersi, ai fini dell'obbligatorietà dell'avviso che sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5465 del 9 febbraio 2001
«In tema di restituzione in termini, posto che l'art. 175, comma 2, c.p.p. accorda all'imputato, ai fini dell'impugnazione di pronunce di condanna, un trattamento più favorevole rispetto a quello previsto, in via generale, per le altre parti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32678 del 3 ottobre 2006
«In tema di restituzione nel termine per proporre impugnazione contro una sentenza contumaciale, le notificazioni effettuate al difensore d'ufficio sono di per sé inidonee a dimostrare l'effettiva conoscenza del procedimento o del provvedimento in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6330 del 23 giugno 1993
«Tale violazione - non sanzionata specificamente (a differenza di quanto avveniva nel sistema del codice abrogato) come vizio del decreto di citazione dall'art. 601, ultimo comma, nuovo c.p.p., in relazione all'art. 429 dello stesso codice - dà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4081 del 7 aprile 1994
«Le dichiarazioni di persona imputata in reato connesso, rese alla polizia giudiziaria, senza l'assistenza del difensore, a norma dell'art. 350, comma 7, c.p.p., non possono essere utilizzate nel dibattimento, ma possono essere prese in conto nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 267 del 11 gennaio 2012
«Il testimone esaminato in ordine a reati per i quali abbia già riportato condanna va sentito ai sensi dell'art. 197-bis, comma primo, cod. proc. pen., ma senza ricevere gli avvisi previsti dall'art. 64 cod. proc. pen.; ne consegue che l'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 513 del 22 gennaio 1993
«In particolare (salvo l'avviso al titolare dello scarico per presenziare con l'assistenza di un consulente tecnico all'inizio delle operazioni) non è prescritta, a pena di nullità, la redazione di un verbale delle operazioni di analisi, secondo le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3643 del 16 settembre 1998
«... Ne segue che, nel giudizio di cognizione la sua esclusione dà luogo, indipendentemente dalla presenza, o non, dei consulenti di parte, a nullità di ordine generale attinente all'assistenza dell'imputato. Tale conclusione va estesa al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11421 del 25 novembre 1995
«Il principio vigente in materia di rogatoria internazionale, secondo cui le prove raccolte all'estero sono utilizzabili in Italia alla sola condizione che siano state assunte legalmente con riferimento alla legge del luogo in cui sono state...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8588 del 27 febbraio 2008
«In tema di disciplina di rogatorie dall'estero, nel caso l'autorità giudiziaria estera consenta alla trasmissione diretta all'autorità giudiziaria italiana della relativa documentazione e le rispettive autorità centrali di governo nulla osservino...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2486 del 25 febbraio 1999
«Ciò in quanto l'oggetto della tutela penalistica va individuato in termini più ampi, nel valore della dignità umana in quanto tale, ed è dunque irragionevole escludere dalla protezione i soggetti incapaci. (Nella fattispecie, relativa ad ingiuria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49523 del 14 novembre 2001
«In tema di interrogatorio di persona in stato di custodia cautelare, il comma 4 dell'art. 294 c.p.p. non indica alcun termine tassativo per l'avviso al difensore prima del compimento dell'atto, limitandosi a richiederne la tempestività, in modo da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6317 del 8 febbraio 2000
«La disposizione di cui all'art. 299, comma 4 ter, c.p.p., secondo la quale il giudice è tenuto a disporre perizia per accertare le condizioni di salute del soggetto sottoposto alla custodia cautelare in carcere qualora, in relazione ad esse, sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8636 del 27 febbraio 2008
«L'impossibilità assoluta, da parte della madre, di provvedere all'assistenza della prole di età inferiore ai tre anni, prevista dall'art. 275, comma quarto, c.p.p. come condizione ostativa, di regola, all'applicazione della custodia cautelare in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47473 del 7 dicembre 2004
«Ai fini del superamento del divieto di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 275, comma 4, c.p.p., nei confronti del padre di prole di età inferiore a tre anni, quando la madre sia impossibilitata a dare assistenza a detta prole, deve riguardarsi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47073 del 9 dicembre 2003
«In tema di misure cautelari personali, anche in assenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, non sussiste il divieto della custodia cautelare in carcere previsto dall'art. 275, quarto comma, c.p.p. nei confronti dell'imputato padre di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 795 del 15 maggio 1996
«In tema di provvedimenti coercitivi, la ratio della limitazione al potere del giudice di scegliere la misura cautelare personale, introdotta dall'art. 5 L. 8 agosto 1995, n. 332, che ha modificato l'art. 275, comma 4, c.p.p., secondo cui non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2097 del 7 agosto 1993
«La revoca della misura cautelare della custodia in carcere, ai sensi dell'art. 89 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (T.U. delle norme in materia di stupefacenti), quale novellato, ultimamente, dall'art. 5, D.L. 14 maggio 1993, n. 139, convertito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1361 del 20 gennaio 2004
«In tema di applicazione di misure cautelari personali, il deposito in cancelleria, previsto a beneficio del difensore dall'art. 293, comma 3, c.p.p., delle ordinanze applicative delle misure dopo la loro notificazione o esecuzione non deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3583 del 14 settembre 1994
«Né l'inosservanza di detto adempimento può costituire, in difetto di espressa previsione, causa di nullità alcuna, non essendo essa riconducibile ad alcuna delle ipotesi di nullità di ordine generale di cui all'art. 178, lettera c), c.p.p., dal...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9764 del 14 giugno 2012
«Ai fini della configurabilità del contratto atipico di "vitalizio alimentare", il quale si differenzia dalla rendita vitalizia, di cui all'art. 1872 c.c., per il fatto di avere ad oggetto prestazioni basate sull' "intuitus personae", non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14510 del 14 agosto 2012
«L'art. 2237 c.c., il quale pone a carico del cliente che receda dal contratto d'opera il compenso per l'opera svolta (indipendentemente dall'utilità che ne sia derivata), può essere derogato dai contraenti, i quali possono subordinare il diritto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5002 del 28 gennaio 1998
«Ne consegue che il ritardo nella notifica, e quindi della conoscenza del provvedimento, ha solo l'effetto di ritardare la decorrenza del termine d'impugnazione per l'interessato, ma non dà luogo a nullità, perché non ne pregiudica l'intervento,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1511 del 19 luglio 1993
«...ed al giudice degli eventuali gradi di giurisdizione la verifica della correttezza e della legittimità del provvedimento. La mancata specificazione determina una nullità cosiddetta a regime intermedio, concernendo l'assistenza dell'indagato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34576 del 15 ottobre 2002
«In tema di rogatorie internazionali, poiché l'art. 696 c.p.p., pur dopo le modifiche introdotte dall'art. 9 della legge 5 ottobre 2001 n. 367, mantiene valido il principio della prevalenza delle convenzioni e del diritto internazionale generale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6962 del 12 febbraio 2013
«Sono utilizzabili nel giudizio abbreviato le dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria, senza assistenza difensiva, dalla persona sottoposta alle indagini sul luogo e nell'immediatezza del fatto durante l'esecuzione di una perquisizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11908 del 12 dicembre 1992
«In tema di ispezione e perquisizione ad iniziativa della polizia giudiziaria, l'avvertimento del diritto all'assistenza del difensore (art. 114 att. c.p.p.) deve essere dato senza necessità di pronuncia o attestazione di alcuna formula...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12564 del 12 dicembre 1991
«...e. L'assistenza del difensore dell'interessato è essenziale appunto nei casi in cui l'operazione tecnica non potrebbe essere ripetuta nelle stesse condizioni. Il nuovo codice consente l'assistenza del difensore, senza previo avviso, appunto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10646 del 24 ottobre 1991
«Non è prevista alcuna nullità per l'ipotesi di inosservanza della disposizione di cui al secondo comma dell'art. 386 c.p.p., la quale stabilisce che dell'avvenuto arresto o fermo gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria informano...»