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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4883 del 27 maggio 1996
«Il legato in sostituzione di legittima, al pari di ogni altro legato, ai sensi dell'art. 649, primo comma, c.c., si acquista ipso iure senza bisogno di accettazione. Peraltro, il comportamento del beneficiario di tale legato suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5982 del 28 maggio 1993
«Poiché il legato si acquista senza bisogno di accettazione (art. 649 c.c.), non viene a crearsi rispetto alla condizione giuridica del bene o del diritto che ne è oggetto quella situazione di incertezza o, comunque, di pendenza che caratterizza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4930 del 27 aprile 1993
«L'investitura dell'ufficio di esecutore testamentario è geneticamente collegata ad una fattispecie complessa a formazione progressiva, rivestita da forme richieste ad substantiam, sia per la nomina che per l'accettazione: e ciò in armonia con il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1619 del 4 giugno 1974
«Presupposto dell'amministrazione che la legge conferisce all'esecutore testamentario, è il possesso dei beni ereditari, senza del quale non è data all'esecutore l'attuazione dei compiti che gli sono propri. Ove, pertanto, l'esecutore non sia in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 398 del 26 gennaio 1985
«Con riguardo a divisione ereditaria allorquando i crediti e i debiti tra coeredi derivano dallo stato di comunione ereditaria, l'imputazione di essi allo scopo di assicurare il soddisfacimento delle ragioni creditorie, mediante il prelevamento dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15583 del 26 luglio 2005
«Un progetto di divisione di comunione, redatto da un terzo, cui sia stato affidato tale compito, ove si presenti di contenuto tale da integrare gli elementi della proposta e dell'accettazione della divisione e venga sottoscritto per adesione da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25041 del 27 novembre 2006
«L'art. 732 c.c., che fa obbligo di notificare al coerede la proposta di alienazione della quota ereditaria, al fine di consentirgli di esercitare il diritto di prelazione, prevede che l'accettazione di essa da parte del suo destinatario determini,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7231 del 29 marzo 2006
«L'effetto dichiarativo-retroattivo della divisione — che poggia in via esclusiva sull'art. 757 c.c. e che l'art. 1116 c.c. estende al rapporto fra comproprietari che non sono coeredi — comporta che ciascun condividente sia considerato titolare ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10734 del 4 maggio 2010
«A norma dell'art. 117 cod. civ., e dei principi generali in tema di interesse ad agire, il matrimonio può essere impugnato dai terzi a condizione che essi abbiano un interesse legittimo ed attuale all'impugnazione; a tal fine, gli eredi necessari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6057 del 16 novembre 1981
«Con riguardo alla donazione in favore di un minore, l'inosservanza delle norme circa l'autorizzazione all'accettazione integra una mera ragione di annullabilità dell'atto, ai sensi dell'art. 322 c.c., deducibile soltanto dai soggetti contemplati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1026 del 14 marzo 1977
«La notificazione (da eseguirsi per mezzo di ufficiale giudiziario) dell'accettazione della donazione — stabilita, dall'art. 782, secondo comma, c.c., per i casi in cui proposta ed accettazione siano contenute in atti distinti — costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4153 del 18 dicembre 1975
«Qualora una proposta di donazione nulla per vizi sostanziali o formali (nella specie, perché contenuta in una scrittura privata, anziché in un atto pubblico), sia seguita da una nuova proposta valida, l'accettazione del beneficiario è idonea a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1134 del 24 febbraio 1982
«L'attribuzione patrimoniale di un quadro ad una parrocchia, perché sia destinato alla contemplazione dei fedeli nella chiesa, non costituisce datio ob causam (contratto innominato del genere do ut facias in cui l' accipiens si impegna a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3819 del 9 giugno 1986
«L'azione di risoluzione della donazione per inadempimento dell'onere, da cui la medesima sia gravata ai sensi dell'art. 793 c.c., va proposta, in caso di morte del donatario cui siano succeduti dei figli minori, nei confronti di tutti questi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2899 del 24 luglio 1975
«Mentre la donazione con riserva di usufrutto in favore del donante configura un negozio unitario, avente ad oggetto il trasferimento immediato della nuda proprietà ed, a termine, il trasferimento dei diritti corrispondenti all'usufrutto, mantenuti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6280 del 3 giugno 1995
«L'elezione di domicilio (artt. 47 c.c. e 141 c.p.c.) è un atto giuridico unilaterale che spiega efficacia indipendentemente dal consenso o accettazione del domiciliatario. Ne consegue che, fino a quando non intervenga la revoca dell'elezione, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6970 del 8 maggio 2003
«Ai sensi dell'art. 151, c.c., la separazione dei coniugi deve trovare causa e giustificazione in una situazione di intollerabilità della convivenza, che non può essere implicita nella volontà di un coniuge di separarsi; peraltro, la situazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3168 del 13 maggio 1986
«Il comportamento di un coniuge, consistente nel sistematico rifiuto di fissare o comunque concordare con l'altro coniuge la residenza familiare; ove sia privo di apprezzabili giustificazioni (quali quelle derivanti da esigenze di lavoro), e resti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7068 del 24 marzo 2009
«A differenza dell'erede - il quale succede di diritto nella situazione possessoria del "de cuius", pur essendo tenuto all'accettazione dell'eredità - il legatario, che acquista il legato senza bisogno di accettazione, dipende dall'erede per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10992 del 5 maggio 2008
«I consorzi di bonifica hanno natura di enti pubblici economici e, pertanto, le controversie inerenti al rapporto di lavoro dei dipendenti, anche se coinvolgano profili attinenti al piano dell'organizzazione, hanno natura privatistica; ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1028 del 28 gennaio 1995
«L'accettazione, da parte dei condomini, della tabella millesimale predisposta dal venditore-costruttore ed allegata ai singoli contratti di vendita dà luogo ad una convenzione sui criteri di ripartizione delle spese che, anche se si discosta da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 506 del 8 febbraio 1975
«L'accettazione del regolamento condominiale predisposto dal costruttore originario da parte degli acquirenti le porzioni di fabbricato ed il conseguente carattere contrattuale del medesimo non richiedono la contestualità della conoscenza effettiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5449 del 4 giugno 1999
«Il nuovo amministratore di un condominio, se non autorizzato dai partecipanti alla comunione, non ha il potere di approvare incassi e spese condominiali risultanti da prospetti sintetici consegnatigli dal precedente amministratore e pertanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3245 del 10 febbraio 2009
«Il regolamento di condominio trae origine o da un patto stipulato da tutti i condomini ovvero dall'accettazione da parte degli acquirenti delle singole unità immobiliari (piani o porzioni di piano) del regolamento già predisposto dal venditore,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4927 del 14 novembre 1977
«Il regolamento di condominio, afferendo alla sfera condominiale che è sfera di mera gestione, è paradigmaticamente diretto a disciplinare — anche sotto il profilo del concorso economico da parte dei proprietari di piani o porzioni di piano — la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3848 del 27 giugno 1985
«Il divieto, a carico del condomino di edificio, di dare una determinata destinazione alla porzione di sua proprietà esclusiva, traducendosi in una limitazione delle facoltà inerenti al diritto dominicale, non può derivare da una deliberazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7536 del 30 marzo 2006
«Il principio della presunzione di buona fede (art. 1148 c.c.), non limitato all'istituto del possesso di beni, ha portata generale, rilevando, in ambito contrattuale, nell'adempimento del debitore e nell'accettazione dell'adempimento da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2293 del 5 marzo 1988
«Al fine dell'integrazione del requisito del possesso ultrannuale per l'esercizio dell'azione di manutenzione ex art. 1170 c.c., il possesso dell'attore che abbia acquistato l'immobile quale terzo nominato con contratto per persona da nominare va...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21110 del 4 novembre 2004
«In tema di prestazione di opera intellettuale, il professionista, dovendo adempiere l'incarico con la diligenza del buon padre di famiglia, risponde anche per colpa lieve, qualora non assolva l'onere probatorio della necessità della soluzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24791 del 8 ottobre 2008
«Il medico viene meno all'obbligo di fornire un valido ed esaustivo consenso informato al paziente non solo quando omette del tutto di riferirgli della natura della cura cui dovrà sottoporsi, dei relativi rischi e delle possibilità di successo, ma...»