-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8676 del 24 agosto 1990
«L'audizione di testimoni da parte del pretore nella prima fase del procedimento possessorio, ai sensi del terzo comma dell'art. 689 c.p.c., non preclude l'ammissione di prova testimoniale sulle stesse circostanze nella successiva fase di merito,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 15 aprile 1994
«Perché il difensore possa proporre impugnazione avverso una sentenza emessa in assenza dell'imputato nel procedimento camerale di appello ex art. 599 c.p.p. non occorre il conferimento di specifico mandato. (La Cassazione ha ritenuto che ai fini...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3282 del 4 aprile 1987
«L'obbligo della specificazione dei fatti dedotti a prova in articoli separati sui quali i testimoni debbono essere sentiti sussiste anche per il rito del lavoro nel quale il disposto dell'art. 244 c.p.c., avente portata generale, si combina con...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40243 del 28 ottobre 2008
«Integra il reato di omicidio colposo la condotta dell'amministratore della società proprietaria di uno stabile e del soggetto incaricato della manutenzione del medesimo i quali omettano di predisporre le cautele necessarie a rendere palese...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42764 del 10 novembre 2003
«L'atto di impugnazione deve contenere, a pena di inammissibilità, specifiche richieste che il giudice può anche desumere implicitamente dall'atto, purché lo scopo perseguito dalla parte risulti in modo inequivoco, giacchè è ammesso supplire e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3608 del 21 aprile 1997
«È inammissibile sia l'impugnazione proposta dall'imputato, che si limiti a richiamare semplicemente i motivi dedotti in appello o presentati dal coimputato o dal responsabile civile o, fuori termine, dal suo difensore; sia dall'impugnazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9188 del 16 aprile 2013
«Il socio di società di capitali non è incapace a testimoniare, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., nel giudizio promosso dalla medesima società nei confronti del proprio amministratore e di un terzo per l'annullamento di un contratto che si assume...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4619 del 22 febbraio 2013
«L'aver reso testimonianza in un precedente grado del giudizio non impedisce al testimone di assumere la rappresentanza di una parte nel grado successivo, in quanto, salva la valutazione circa l'attendibilità del testimone medesimo, la procura non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14987 del 7 settembre 2012
«In tema di prova per testimoni, l'amministratore di una società è incapace a testimoniare soltanto nel processo in cui rappresenti la società medesima, non potendo assumere contemporaneamente la posizione di parte e di teste, ovvero se nella causa...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16499 del 28 luglio 2011
«Colui che, a norma dell'art. 246 c.p.c., è incapace a testimoniare in un determinato giudizio perché titolare di un interesse che potrebbe legittimarlo a partecipare al giudizio medesimo, non riacquista la suddetta capacità per l'intervento di un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22030 del 2 settembre 2008
«Il giudizio sulla capacità del teste deve essere effettuato con riferimento al momento in cui la deposizione viene resa, restando irrilevante che, successivamente, il teste medesimo sia divenuto parte per successione "mortis causa" alla parte...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20731 del 3 ottobre 2007
«Il collega di lavoro del dipendente sottoposto a procedimento disciplinare per fatto addebitato ad entrambi in concorso non è titolare di interesse, neppure ad adiuvandum che possa legittimare la sua partecipazione al giudizio nel quale il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10545 del 9 maggio 2007
«Il lavoratore subordinato è incapace a testimoniare nei giudizi di opposizione ad ordinanza-ingiunzione, nei casi in cui l'addebito che ha dato luogo alla sanzione attenga ad elementi del rapporto di lavoro di chi depone come teste, non potendo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11034 del 12 maggio 2006
«L'interesse che determina l'incapacità a testimoniare, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., è solo quello giuridico, personale, concreto ed attuale, che comporta o una legittimazione principale a proporre l'azione ovvero una legittimazione secondaria ad...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3432 del 3 aprile 1998
«L'interesse a partecipare al giudizio previsto come causa d'incapacità a testimoniare dall'art. 246 c.p.c. si identifica con l'interesse a proporre la domanda e a contraddirvi previsto dall'art. 100 dello stesso codice, sicché deve ritenersi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9126 del 28 agosto 1993
«La capacità di testimoniare differisce dalla valutazione della attendibilità del teste operando su piani diversi, perché l'una, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., dipende dalla presenza di un interesse giuridico (non di mero fatto) che potrebbe...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21670 del 23 settembre 2013
«Il ricorso per cassazione proposto dai genitori quali esercenti la potestà sul figlio, quando lo stesso sia già divenuto maggiorenne, con riguardo a giudizio per i danni da questo subiti in un infortunio scolastico, rimanendo inammissibile in...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5857 del 17 giugno 1997
«In tema di impugnazioni, poiché il nuovo codice non distingue più tra dichiarazione di impugnazione e motivi, compendiando il tutto in un unico atto, e poiché non si rende necessaria una formale dichiarazione con l'analitica indicazione degli...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7162 del 23 luglio 1993
«È ammissibile l'impugnazione (nella specie ricorso per cassazione), quando, pur essendo stata presentata la sola dichiarazione di gravame senza motivi, l'atto venga rinnovato nei termini integralmente attraverso il deposito di un documento unico,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4792 del 28 aprile 1992
«In tema di impugnazioni, la nuda dichiarazione di appellare priva delle contestuali o successive (purché nei termini di rito) enunciazioni dei motivi e degli altri elementi indicati nell'art. 581 nuovo c.p.p., è da ritenersi inidonea a produrre...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11377 del 16 maggio 2006
«L'incapacità a testimoniare, prevista dall'articolo 246 c.p.c., che si identifica con l'interesse a proporre la domanda o a contraddirvi di cui all'articolo 100 c.p.c., determina la nullità della deposizione e non può essere rilevata d'ufficio, ma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13068 del 14 luglio 2004
«La parte civile può legittimamente rendere testimonianza nel processo penale, non esistendo all'interno del processo penale una norma come l'art. 246 c.p.c., e tale testimonianza può essere sottoposta al cauto e motivato apprezzamento del giudice,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11083 del 11 giugno 2004
«L'azione revocatoria fallimentare prevista dall'art. 67 legge fall. non viola la previsione, protetta dalle norme costituzionali di cui agli artt. 1,4, 35 e 36 Cost., del diritto del lavoratore nei confronti del datore di lavoro al pagamento degli...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9061 del 12 maggio 2004
«L'eccezione di incapacità a testimoniare deve essere sollevata in sede di assunzione della prova, o nella prima difesa successiva, o al più tardi dal momento della acquisita conoscenza della nullità stessa ove successiva, restando, in difetto,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3956 del 18 marzo 2003
«Ove la capacità a deporre del teste non possa essere messa in discussione per non essere state la relativa questione tempestivamente sollevata, il giudice del merito non è esonerato dal potere-dovere di esaminare l'intrinseca attendibilità di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12634 del 15 novembre 1999
«Le disposizioni che comminano la nullità delle deposizioni testimoniali assunte in violazione del divieto di cui agli artt. 246 e 247 c.p.c. sono dettate nell'esclusivo interesse delle parti, sicché le nullità ivi previste si considerano sanate...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7028 del 17 luglio 1998
«Il giudice di merito, nel provvedere in ordine all'eccezione di incapacità di un testimone, che si deduca essere portatore di un interesse idoneo a legittimare la sua partecipazione al giudizio (nella specie, sulla base dell'allegazione di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5161 del 31 gennaio 1996
«In tema di impugnazione, il requisito della specificità dei motivi, richiesto espressamente dall'art. 581 c.p.p. a pena di inammissibilità, implica a carico della parte impugnata non solamente l'onere di dedurre le censure che intende muovere su...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7477 del 11 agosto 1997
«Non incorre in alcuna decadenza la parte che intima un teste a comparire (art. 250 c.p.c.) in un termine inferiore ai tre giorni previsti dall'art. 103 att. c.p.c.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5265 del 12 ottobre 1982
«Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo imposto alla parte dagli artt. 250 c.p.c. e 104 disp. att. dello stesso codice, non è sufficiente l'inoltro all'ufficiale giudiziario della richiesta di citazione dei testi, occorrendo invece che tale atto...»