-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3744 del 27 marzo 1992
«Tra i motivi di particolare valore morale o sociale previsti dall'attenuante di cui all'art. 62, comma primo, n. 1, c.p., non rientra quello di terrorismo. La norma suddetta, invero, conferisce rilievo unicamente a valori obiettivamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22024 del 16 ottobre 2009
«Qualora l'attore abbia spontaneamente notificato un atto di citazione integrativo, rimediando con esso alle deficienze del primo, e l'abbia depositato in riferimento alla controversia anteriormente iscritta a ruolo sulla base della prima...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12858 del 19 novembre 1999
«L'accettazione da parte del cancelliere degli atti depositati dalla parte che si costituisce senza l'annotazione di alcun rilievo formale fa presumere la regolarità degli atti medesimi e quindi anche l'esistenza e la tempestività della procura se...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12363 del 5 dicembre 1998
«Il difetto di procura del convenuto non incide sulla regolarità del contraddittorio, ma rileva unicamente ove la non rituale presenza del convenuto nel processo abbia recato pregiudizio all'attore (nella specie, per la condanna alle spese che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6936 del 8 aprile 2004
«Tuttavia, in tanto può porsi il problema della contestazione del fatto ed assumere rilievo la non contestazione — quale indice, in positivo e di per sé, di una linea difensiva incompatibile con la negazione del fatto — in quanto l'allegazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9247 del 25 giugno 2002
«La nota d'iscrizione a ruolo, di cui agli artt. 168 c.p.c. e 71 att. c.p.c., non ha il rilievo di una domanda di parte, o anche di una semplice istanza, ma assume il limitato valore di un atto interno, diretto a portare la causa, in ordine alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6162 del 27 novembre 1984
«Tale nullità si converte in motivo di gravame, ai sensi dell'art. 161 c.p.c., e, non rientrando fra i casi, tassativamente indicati dall'art. 354 c.p.c., di rimessione della causa al giudice di primo grado, il suo rilievo comporta che il giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19583 del 22 maggio 2002
«L'omessa o tardiva trasmissione al tribunale del riesame della richiesta di misura cautelare personale non determina la perdita di efficacia del provvedimento coercitivo a norma dell'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p., in quanto si riferisce ad un...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13007 del 23 dicembre 1997
«Gli interessi dovuti, dopo la dichiarazione di fallimento, sui crediti privilegiati per contributi di previdenza sociale trovano collocazione nel passivo della procedura in via chirografaria, posto che l'estensione del privilegio agli accessori...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5443 del 11 aprile 2001
«Nella normativa denunciata, infatti, non è ravvisabile alcuna violazione né nel principio del giudice naturale (che si riferisce all'ufficio giudiziario investito della competenza giurisdizionale e non al singolo magistrato) né del diritto di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2413 del 2 marzo 1995
«La S.C. ha rigettato il motivo di impugnazione sulla base del suindicato principio e del rilievo che non era stata lamentata — né si era verificata — la deliberazione della sentenza da parte di un collegio diversamente composto da quello che aveva...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6051 del 12 marzo 2010
«In tema di violazione del principio del contraddittorio, l'omessa indicazione alle parti, ad opera del giudice, di una questione rilevabile d'ufficio, sulla quale si fondi la decisione, comporta la nullità della sentenza per violazione del diritto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17007 del 2 agosto 2007
«La domanda di indennizzo per arricchimento senza causa e quella di adempimento contrattuale non sono intercambiabili, non costituendo articolazioni di un'unica matrice, ma riguardando diritti per l'individuazione dei quali è indispensabile il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17152 del 27 luglio 2006
«Nel vigore del regime delle preclusioni di cui al nuovo testo degli artt. 183 e 184 c.p.c. introdotto dalla legge n. 353 del 1990, la questione della novità della domanda risulta del tutto sottratta alla disponibilità delle parti — e pertanto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4497 del 24 febbraio 2011
«La concessione del termine di cui all'art. 184 cod. proc. civ. - nel testo modificato dall'art. 18 della legge 26 novembre 1990, n. 353, applicabile "ratione temporis" - non è rimessa alla discrezionalità del giudice, ma consegue automaticamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24278 del 22 novembre 2007
«Pertanto, in relazione all'esecuzione forzata, nel caso in cui si configuri la suddetta eventualità, il rimedio da esperire sarà quello dell'opposizione ai sensi dell'art. 617 c.p.c., mentre con riferimento all'opposizione all'esecuzione vengono...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4718 del 29 agosto 1984
«L'omessa motivazione circa la reiezione delle istanze di ammissione di mezzi istruttori non assume rilievo allorché, dal complesso delle ragioni svolte nella sentenza, possa argomentarsi la superfluità, l'inconcludenza e l'irrilevanza delle prove...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9024 del 30 aprile 2005
«Ne consegue che quando il contenuto della scrittura privata inter alios venga contestato, il documento non viene in rilievo come prova legale e la verità o meno del suo contenuto, dimostrabile con ogni mezzo di prova, è affidata al libero...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4842 del 5 aprile 2002
«La disposizione dell'art. 65 legge fall. (a norma del quale sono privi di effetto rispetto ai creditori i pagamenti di crediti che scadono nel giorno della dichiarazione di fallimento o posteriormente, se tali pagamenti sono stati eseguiti dal...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5478 del 9 giugno 1997
«Né alcun rilievo assume la comparizione dell'imputato al dibattimento di secondo grado, la quale non può, di per sé, valere come ratifica dell'impugnazione proposta dal difensore privo di specifico mandato (vedi la sentenza della Corte cost. 5...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20652 del 25 settembre 2009
«Inoltre, non incorre nella violazione del principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato il giudice d'appello che, rimanendo nell'ambito del "petitum" e della "causa petendi", confermi la decisione impugnata sulla base di ragioni...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 539 del 19 gennaio 1998
«Il reato di cui all'art. 378 c.p. è reato di pericolo, e, in quanto tale, rimane integrato da qualsiasi comportamento idoneo, sia pure in astratto, a intralciare il corso della giustizia, sicché nessun rilievo scriminante può allegarsi alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3759 del 29 marzo 1993
«La mancata intimazione ai testi non comporta decadenza dalla prova testimoniale ove l'omissione di tale adempimento — necessario, appunto, per evitare la decadenza predetta (oltre che per l'adozione, nei confronti dei testi non comparsi, dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1020 del 17 gennaio 2013
«Nell'ipotesi di mancata comparizione in udienza di testimoni ritualmente citati dalla parte interessata, qualora il giudice non abbia esercitato il potere di ordinare una nuova intimazione o di disporne l'accompagnamento coattivo, ai sensi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21727 del 11 ottobre 2006
«Allorquando sussista una situazione che, in ragione di nessi tra procedimenti pendenti avanti allo stesso ufficio giudiziario, riconducibili alle fattispecie di cui agli artt. 273 o 274 c.p.c., avrebbe dovuto giustificare la rimessione al capo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2587 del 27 febbraio 1998
«Diversamente operando, si finirebbe inevitabilmente per conferire rilievo penale ad atti di volizione interna che possono essere valutati soltanto ai fini dell'esistenza dell'elemento psicologico, ma non anche ai fini della ravvisabilità...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6396 del 3 maggio 1990
«In tema di omicidio volontario non assume rilievo il criterio della prevedibilità, sia pure in grado elevato, dell'evento morte, ma quello della effettiva previsione del probabile o possibile decesso come conseguenza dell'azione, ciò nonostante...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11842 del 25 giugno 2004
«Infatti l'essenza volitiva della sentenza si concreta nel «dispositivo» destinato ad accogliere l'ordine formale con il quale viene data concreta attuazione al precetto normativo, mentre la motivazione esprime, invece, il momento «logico» della...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3278 del 11 dicembre 1995
«Ed infatti, la mancata instaurazione del contraddittorio nei confronti del terzo proprietario non è irrilevante, posto che il citato art. 100, comma 2, prevede anche che si applichino, in quanto compatibili, le norme del codice di procedura penale...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13641 del 10 aprile 2002
«In tema di sequestro probatorio, il rapporto di pertinenza fra le cose sequestrate e l'ipotesi di reato per cui si procede non può essere considerato in termini esclusivi di relazione immediata, ben potendo acquisire rilievo ed essere oggetto di...»