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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3370 del 11 aprile 1996
«Nell'ipotesi di sospensione contrattuale del rapporto di lavoro (nella quale rientra la sospensione del lavoratore sottoposto a procedimento penale, unilateralmente disposta dal datore di lavoro conformemente a quanto previsto dal contratto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3682 del 18 aprile 1996
«Ai sensi dell'art. 4 della legge 1 giugno 1971 n. 221, le limitazioni urbanistiche dettate dai primi tre commi dell'art. 17 della legge 6 agosto 1967 n. 765 sono rese inapplicabili, per i comuni non inclusi negli appositi elenchi approvati dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 39 del 2 maggio 1996
«Nel rito del lavoro, la costituzione dell'appellato mediante deposito in cancelleria del fascicolo e di una memoria difensiva, da effettuarsi entro il termine previsto dall'art. 436, primo comma, c.p.c., si configura come un onere per l'appellato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 408 del 19 gennaio 1996
«È inammissibile per difetto di interesse, non configurandosi al riguardo una situazione di soccombenza, il ricorso per cassazione proposto, sotto il profilo della violazione di legge o del difetto di motivazione, contro una sentenza che non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4610 del 18 maggio 1996
«Con riguardo all'ipotesi di revocazione di cui al n. 3 dell'art. 395 c.p.c. — che presuppone che il documento decisivo, non potuto produrre in giudizio, sia preesistente alla decisione impugnata — al fine di verificare la rilevanza del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5313 del 7 giugno 1996
«Proposta in primo grado dall'Inps domanda di pagamento dei contributi previdenziali e delle relative sanzioni sui compensi per lavoro straordinario erogati dal datore di lavoro, la successiva domanda con cui in grado d'appello l'istituto,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5443 del 13 giugno 1996
«La sentenza che accoglie la domanda revocatoria fallimentare ha natura costitutiva, in quanto modifica ex post una situazione giuridica preesistente, sia privando di effetti, nei confronti della massa fallimentare, atti che avevano già conseguito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5631 del 19 giugno 1996
«Quando tra gli stessi soggetti pendano due diversi giudizi che prospettino la stessa questione di diritto – quale l'inclusione o meno della maggiorazione prevista per il lavoro notturno prestato in turni avvicendati nella base di calcolo della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5790 del 22 giugno 1996
«In caso di ritardato pagamento dei compensi dovuti per prestazioni professionali ad ingegneri ed architetti non trovano applicazione le disposizioni dell'art. 429, terzo comma, c.p.c., in materia di interessi e rivalutazione, salvo che nei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6260 del 9 luglio 1996
«Poiché nei procedimenti in materia di lavoro, in caso di contrasto tra dispositivo letto in udienza e motivazione, il dispositivo – immodificabile – viene ad essere privo della necessaria motivazione, la sentenza va annullata anche di ufficio da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 652 del 29 gennaio 1996
«La norma di cui al comma 4 dell'art. 155 c.c. — secondo la quale l'abitazione nella casa familiare spetta di preferenza e ove sia possibile al coniuge cui vengono affidati i figli — ha carattere eccezionale ed è dettata nell'esclusivo interesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7933 del 29 agosto 1996
«In caso di corresponsione da parte del fondo di garanzia gestito dall'Inps, ai lavoratori già dipendenti di società fallita, del trattamento di fine rapporto, ai sensi dell'art. 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297, la surrogazione di diritto del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8492 del 26 settembre 1996
«In caso di morte di una delle parti nel corso del giudizio di primo grado, la sua legittimazione attiva e passiva si trasmette agli eredi, i quali vengono a trovarsi per tutta la durata del giudizio in una situazione di litisconsorzio necessario,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 914 del 2 febbraio 1996
«Ove venga denunciato un errore di diritto o un vizio di ragionamento nell'interpretazione di un contratto da parte del giudice del merito, la parte non può limitarsi a richiamare genericamente le regole di cui agli artt. 1362 ss. c.c., ma deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10019 del 14 ottobre 1997
«È viziata da difetto di motivazione la sentenza di merito che, nel riconoscere il diritto alla rivalutazione di somme liquidate a titolo risarcitorio, applichi un determinato coefficiente ricavato dagli indici Istat senza fornire ulteriori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10261 del 20 ottobre 1997
«Il controllo di legittimità devoluto alla Corte di cassazione trova i suoi invalicabili limiti (al di là delle ipotesi di questioni rilevabili ex officio) nell'oggetto e nel contenuto dei motivi di ricorso (e non di eventuali, ulteriori — e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10598 del 28 ottobre 1997
«Il sindacato della Corte di cassazione sulla sentenza del giudice di rinvio, gravata di ricorso per infedele esecuzione dei compiti affidati con la precedente pronunzia di annullamento, si risolve nel controllo dei poteri propri di detto giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1232 del 10 febbraio 1997
«In controversia relativa alla materia locatizia, soggetta al rito del lavoro, la mancanza negli atti di causa del verbale dell'udienza di discussione non comporta di per sé che debbano ritenersi non eseguite le formalità previste dall'art. 429...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12465 del 9 dicembre 1997
«Con riferimento alla sentenza di cassazione con rinvio, nell'ipotesi di jus superveniens dopo la deliberazione della Corte — ancorché prima della pubblicazione della relativa sentenza, non viola l'art. 384 c.p.c. il giudice di rinvio che si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12794 del 17 dicembre 1997
«Se un'ordinanza fuori udienza – nella specie emessa dal presidente del collegio in accoglimento dell'istanza di anticipo dell'udienza di decisione della causa – è comunicata (art. 134, secondo comma, c.p.c.) presso la cancelleria anziché nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1581 del 20 febbraio 1997
«I principi di legalità, buon andamento e imparzialità dell'amministrazione, i quali implicano che nessuna posizione di preminenza spetti all'autorità se non nei limiti previsti dalla legge, operano nel senso che gli atti ad efficacia durevole in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 245 del 13 gennaio 1997
«La notificazione della sentenza effettuata nei confronti del dante causa, dopo che sia intervenuta la successione a titolo particolare nel diritto controverso è idonea a far decorrere i termini brevi di impugnazione di cui agli artt. 325 e 326...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2720 del 27 marzo 1997
«L'interpretazione degli arbitri in ordine al contenuto di una clausola contrattuale può essere contestata con l'impugnazione di nullità del lodo solo in relazione alla violazione di regole di diritto e non anche pertanto tramite la mera deduzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3984 del 7 maggio 1997
«È inammissibile in appello — in quanto costituente domanda nuova — il mutamento della causa petendi, ancorché determinato dal sopravvenire di un decreto ministeriale, posto che lo ius superveniens suscettibile di incidere sui rapporti giuridici in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5264 del 12 giugno 1997
«La norma novellata di cui all'art. 669 septies c.c., nel prevedere che l'ordinanza di incompetenza emessa nei procedimenti cautelari non preclude la riproposizione della medesima domanda, va interpretata nel senso che essa esclude, sì, la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5303 del 12 giugno 1997
«L'errore di fatto, che può dar luogo a revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395 n. 4) c.p.c., richiamato dall'art. 391 bis c.p.c., consiste nell'erronea percezione degli atti di causa che si sostanzia nella supposizione di un fatto la cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5580 del 23 giugno 1997
«Nel caso in cui il giudice dell'esecuzione non abbia dato alcuna, precisa qualificazione giuridica alla proposta opposizione, definendola, genericamente, «opposizione a precetto», (che, in realtà, può contenere tanto la generale contestazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5837 del 30 giugno 1997
«L'art. 360, n. 4, c.p.c., nel consentire la denuncia di vizi di attività del giudice che comportino la nullità della sentenza o del procedimento, non tutela l'interesse all'astratta regolarità dell'attività giudiziaria, ma garantisce solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6069 del 5 luglio 1997
«Considerata la facoltà del giudice di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti e di accoglierla parzialmente, non si verifica la violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato quando, lamentata da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6664 del 19 luglio 1997
«Non costituisce motivo di inammissibilità del ricorso incidentale la circostanza che, con esso, venga impugnato un provvedimento diverso da quello oggetto del ricorso principale, a condizione che si tratti di provvedimento adottato nello stesso...»