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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5590 del 20 maggio 1995
«Le dichiarazioni rese dalla parte in sede di libero interrogatorio ai sensi dell'art. 420 c.p.c. possono essere poste a base della decisione, pur non avendo un valore confessorio, ma non consentono al giudice, in relazione al loro contenuto, di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 567 del 19 gennaio 1995
«Con riguardo al danno provocato dallo scoppio di una bombola di gas, nell'ipotesi in cui non si fornisca la prova della causa dello scoppio, possono operare cumulativamente la presunzione di responsabilità a carico del produttore-distributore,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6028 del 29 maggio 1995
«La domanda di revocazione di una sentenza pronunciata per effetto del dolo di una della parti in danno dell'altra (art. 395 comma primo n. 1 c.p.c.) non richiede l'esistenza di una prova precostituita; se tuttavia il dolo consiste nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6337 del 6 giugno 1995
«Anche nel rito del lavoro il giudicato cosiddetto esterno, ove intervenga nel corso del giudizio di primo grado, può essere eccepito fino all'udienza di discussione della causa non trovando preclusione alcuna nel disposto dell'art. 417 c.p.c., e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6441 del 8 giugno 1995
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro il giuramento decisorio può essere deferito, in grado d'appello, in qualsiasi momento della causa, secondo la testuale previsione dell'art. 437, secondo comma, c.p.c., e quindi anche nel corso della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6520 del 9 giugno 1995
«Ai fini della validità della procura alle liti rilasciata dal legale rappresentante di una persona giuridica (nella specie amministratore delegato di una società per azioni) ove l'atto al quale la procura si riferisce rechi nell'intestazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6595 del 12 giugno 1995
«In tema di domanda di reintegrazione nel possesso ex art. 703 c.p.c. ed avverso il provvedimento con cui il pretore dichiara che il giudice difetta di giurisdizione, così definendo l'intero giudizio, è inammissibile il regolamento preventivo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6709 del 14 giugno 1995
«Nel rito del lavoro, è assolutamente precluso al giudice integrare o modificare il dispositivo di sentenza, come deliberato e letto in udienza, e deve ritenersi atto abnorme e giuridicamente inesistente – e come tale inidoneo a passare in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6776 del 15 giugno 1995
«La sentenza con la quale il giudice adito dichiara la propria competenza senza investire il merito della causa può essere impugnata esclusivamente con il regolamento di competenza a norma dell'art. 42 c.p.c., con la conseguenza che ove detta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6977 del 19 giugno 1995
«La parte che deduca come mezzo di impugnazione per cassazione un vizio di motivazione della sentenza impugnata, da correlarsi alla mancata ammissione di incombenti istruttori da sé articolati, ha l'onere di indicare, nel ricorso, il momento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7022 del 21 giugno 1995
«La legge 26 marzo 1983, n. 84, che ha sostituito, in materia di trasporti aerei internazionali, ai fini della responsabilità del vettore, la somma in franchi d'oro Poincarè di cui alla Convenzione di Varsavia del 12 ottobre 1929 emendata dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7127 del 23 giugno 1995
«Fra le controversie non deferibili ad arbitri rientrano tutte quelle per le quali è prevista la competenza funzionale ed inderogabile del giudice ordinario, come, in particolare, i procedimenti speciali di convalida di licenza o di sfratto per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7964 del 21 luglio 1995
«Il principio secondo cui il provvedimento che dispone la consulenza tecnica rientra nel potere discrezionale del giudice del merito, incensurabile in sede di legittimità, va contemperato con l'altro principio secondo cui il giudice deve sempre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8375 del 29 luglio 1995
«Qualora nella contemporanea pendenza della stessa causa dinnanzi a giudici diversi, il giudice successivamente adito si pronunci sulla competenza e tale pronuncia venga impugnata con istanza di regolamento di competenza, la Suprema Corte che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8382 del 1 agosto 1995
«L'impugnazione di uno dei soggetti condannati in solido al risarcimento dei danni autorizza gli altri al gravame incidentale tardivo se tra i debitori siavi controversia sulla individuazione dell'autore della illecita condotta produttiva dei danni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9770 del 15 settembre 1995
«La dichiarazione giudiziale di falsità contenuta in una sentenza penale, per poter operare come causa di revocazione ai sensi dell'art. 395 n. 2 c.p.c., presuppone che il relativo accertamento possa svolgere efficacia nei confronti delle parti del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10691 del 29 novembre 1996
«Nel caso in cui il lavoratore contesti in giudizio la sussistenza di una giusta causa o di un giustificato motivo a fondamento del licenziamento impugnato, è coinvolta in ogni suo aspetto la valutazione giuridica dei fatti richiamati dal datore di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10756 del 2 dicembre 1996
«Il provvedimento emesso ante causam in sede di procedura d'urgenza di cui all'art. 700 c.p.c., sia che accolga sia che respinga l'istanza, è del tutto inidoneo ad assumere valenza di giudicato tra le parti, anche nel caso in cui il giudice adito,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1815 del 7 marzo 1996
«Per l'applicazione della norma di cui all'art. 111 c.p.c. — la quale dispone che, nel caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso, la sentenza emessa contro il dante causa spiega i suoi effetti anche contro il successore a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2238 del 16 marzo 1996
«Ai fini dell'applicabilità dell'art. 384 comma 1 c.p.c., nel testo novellato dall'art. 66 della legge 26 novembre 1990, n. 353, alla stregua del quale la Corte di cassazione (quando accoglie il ricorso per violazione o falsa applicazione di norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2264 del 18 marzo 1996
«Il principio per cui la costituzione in giudizio della parte intimata, implicando il raggiungimento dello scopo della notificazione, ne sana i vizi con effetto ex tunc, si applica anche all'ipotesi in cui il vizio della notificazione derivi dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2493 del 22 marzo 1996
«Il giudice di appello che dichiari la nullità della sentenza per la mancata interruzione (automatica) del processo a seguito della morte del procuratore, deve trattenere la causa e giudicare nel merito in virtù del principio della conversione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2740 del 27 marzo 1996
«Quando l'attore lamenta la violazione di un suo diritto previa allegazione di uno specifico fatto relativo ad un determinato rapporto giuridico, competente a decidere la controversia è il giudice indicato dalla legge in relazione a tale rapporto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3083 del 3 aprile 1996
«L'art. 391 bis c.p.c. (introdotto dall'art. 67 della legge n. 353 del 1990 ed in vigore a decorrere dal 1° gennaio 1993, ai sensi del primo comma dell'art. 62 della stessa legge) – a norma del quale la pendenza del termine per la revocazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3370 del 11 aprile 1996
«Nell'ipotesi di sospensione contrattuale del rapporto di lavoro (nella quale rientra la sospensione del lavoratore sottoposto a procedimento penale, unilateralmente disposta dal datore di lavoro conformemente a quanto previsto dal contratto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 340 del 17 gennaio 1996
«La responsabilità della P.A. per danni conseguenti a difetto di manutenzione delle strade è configurabile quando risulti violato il limite posto alla discrezionalità amministrativa dalla norma primaria e fondamentale del neminem laedere e,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 408 del 19 gennaio 1996
«È inammissibile per difetto di interesse, non configurandosi al riguardo una situazione di soccombenza, il ricorso per cassazione proposto, sotto il profilo della violazione di legge o del difetto di motivazione, contro una sentenza che non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4199 del 6 maggio 1996
«Ove nello stesso giudizio siano proposte più domande, una soggetta alla sospensione dei termini nel periodo feriale (a norma dell'art. 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742) ed altra non soggetta a tale termine (a norma dell'art. 3 della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4610 del 18 maggio 1996
«Con riguardo all'ipotesi di revocazione di cui al n. 3 dell'art. 395 c.p.c. — che presuppone che il documento decisivo, non potuto produrre in giudizio, sia preesistente alla decisione impugnata — al fine di verificare la rilevanza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 47 del 5 gennaio 1996
«L'opposizione agli atti esecutivi dà luogo ad una causa inscindibile, di cui sono legittimi contraddittori tutti i soggetti indicati nell'art. 485 c.p.c. e, perciò, oltre al creditore procedente, ai creditori intervenuti ed al debitore, anche il...»